Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 1

Stato
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Con l'euro a 1,20 sul dollaro diventa tutto più facile ;).
L'unica incognita è l'inflazione importata. Quanto?



Dunque l'inflazione è un problema grave ma che si può anche rimandare a dopo ........ora risoviamo la "polmonite con complicazioni" ...poi mantenendo monitorati fegato e reni si può anche salvare il malato;)
 
mo' dopo il "6 politico" alle elementari si vuole anche la tripla AAA politica per i bilanci pubblici ? :lol:
Siamo veramente al delirio censorio, all'illusione che basti tappare la bocca a chi denuncia la verita' per mettere le cose a posto.:down:
Le agenzie di rating devono essere libere di dare i voti che vogliono, spetta poi agli investitori - quelli capaci di ragionare con la propria testa almeno :lol: - valutare se seguire o meno le loro indicazioni.

le agenzie di rating devono dare i voti correttamente e secondo gli stessi criteri 'oggettivi' a tutti, altrimenti a che servono ?
è evidente che alcuni non li toccano
queste agenzie vanno rifatte da zero ... o semplicemente eliminate :)
 
Nel corso di una conferenza stampa organizzata presso l'Università Luiss di Roma, il famoso economista francese Jean Paul Fitousi ha analizzato la fase vissuta dall'economia del nostro paese.

Rispondendo a una domanda Fitousi ha sottolineato che "oggi stiamo pagando il costo della mancanza di una governance politica in Europa, che ha permesso di investire agli speculatori senza prendere alcun rischio."

Ha anche sottolineato che non crede che la Grecia possa andare in bancarotta. Dopo tutto, George Papandreou sa cosa fare.
Chi ha bisogno di consigli e lezioni di economia è il cancelliere tedesco.

"L'Unione europea deve dimostrare che effettivamente esiste, riuscendo a risolvere il problema sorto in Grecia", ha insistito il professore francese analista di questioni economiche internazionali.

Fitousi ha inoltre voluto ribadire che "gli Stati Uniti hanno grossi problemi con le finanze pubbliche. Rispetto all'Europa, gli speculatori non hanno colpito l'America perché c'è un forte coordinamento della politiche interne".

Secondo l'economista francese una soluzione parziale per la Grecia, sarebbe quello di aumentare la competitività dell'economia, ridurre il costo del lavoro parallelamente all'adozione di programmi a sostegno dei lavoratori a basso reddito e dei disoccupati.
 
LONDRA, 6 maggio (Reuters) - Il costo di assicurare il debito sovrano di Grecia e di altre economie periferiche della zona euro dal rischio di default è ancora in aumento, con il persistere sui mercati di timori circa una possibile estensione della crisi del debito da Atene ad altri paesi.
Ieri sera, alla chiusura di New York, i Credit default swap (Cds) a cinque anni sui titoli del Tesoro greco sono saliti a 873 punti base da 844, secondo Cma DataVision. Ciò significa che il conto per assicurarsi dal possibile default aumenta a 873.000 euro per ogni 10 milioni di euro di debito a cinque anni ed equivale a una probabilità implicita di default del 50%.
Sempre sulla piazza americana, i Cds sui titoli quinquennali di Portogallo e Spagna sono cresciuti rispettivamente a 457 da 415 e a 254 punti base da 230. Sono in live aumento anche i Cds italiani e irlandesi.
 
Borsa di Milano in rialzo, la Spagna colloca con successo 2,35 miliardi di euro di bond
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Websim - 06/05/2010 10:53:16
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La Borsa italiana sale dopo la conclusione positiva dell'asta per i titoli di Stato spagnoli. L'indice Ftse Mib di Piazza Affari sale dello 0,5%.

A fronte di un'aspettativa di un'emissione da 2-3 miliardi di euro, Madrid ha piazzato 2,35 miliardi di euro di bond governativi con scadenza 5 anni ad un rendimento del 3,58%, contro il 2,8% della precedente emissione. Dal mercato sono arrivate richieste più che doppie rispetto all'offerta, 2,35 volte più alte.
 
Grecia/ Roubini: Contagio può estendersi, euro rischia implodere
di Apcom
Allungare debito greco e riforme Paesi a rischio (Repubblica)

Roma, 6 mag. (Apcom) - "Il breack-up, ovvero l'implosione dell'euro, non può essere esclusa a questo punto. L'effetto contagio è una possibilità reale, e non solo sui paesi più a rischio". Ad affermarlo l'economista Nouriel Roubini, il quale tuttavia aggiunge che la "situazione si può ancora recuperare. Ma - precisa - non con il piano di salvataggio che si vorrebbe attuare, votato al fallimento perché varare un programma di aggiustamento fiscale con il deficit al 10% del Pil è una missione impossibile". Per Roubini serve invece un "più complesso e articolato piano B". Per l'economista, intervistato da 'La Repubblica', è necessario puntare ad "una preliminare ristrutturazione del debito greco, a partire dall'allungamento delle scadenze con l'offerta di nuovi titoli in cambio di quelli esistenti: Un'ipotesi che non piace ai creditori, ma occorre convincerli che altrimenti perdono davvero tutto". E Roubini avverte: "Se il piano A fallisce, non ci saranno più risorse per il piano B". Inoltre, in Grecia e in altri Paesi sono necessarie "riforme strutturali più profonde di quelle prospettate, che sembrano limitate a sacrifici di reddito e sono destinate a infrangersi sui tumulti". Serve infine "un'azione proattiva delle istituzioni comunitarie, con una politica di bassi tassi da parte della Bce, una rapida riforma dei trattati rendendoli più aderenti alla realtà attuale, e uno sforzo ulteriore della Germania perché rafozi i progetti di stimolo della domanda interna e rilanci con decisione la propria economia che è la locomotiva d'Europa".
 
Dal mio punto di vista il vero nemico l'europa ce l'ha in casa. I tedeschi se non avessero le banche coinvolte avrebbero già abbandonato la Grecia, i paesei dell'area euro hanno ormai esaurito il loro compito nell'assorbire il surplus di export tedesco ed ora invece di restituire mettono paletti nell'assistenza.

Non sono cambiati, un popolo di cui è meglio non fidarsi.
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While French President Nicolas Sarkozy swiftly pledged to save Greece from the humiliation of a default, German Chancellor Angela Merkel dragged her feet and only agreed to back a salvage package when the euro zone was threatened by contagion.
Berlin has defended its procrastination, arguing that the delays forced Greece to accept more effective and tougher budget rigor than if Merkel had immediately opened her checkbook.
But France was stunned by her stubbornness and analysts say the crisis has shown that the days when Paris and Berlin could orchestrate EU policy in an harmonious fashion are long gone.
"Franco-German relations are a pale shadow of what they once were," said Dominique Moisi, a founder and senior advisor at the French Institute for International Relations (IFRI).
"The reason is that Germany has become a normal country and is putting its national interest first, which is what France has done for some time. This is a problem, because no one speaks today with Europe in mind."
Differing national interests across the Rhine could yet tear apart the fabric of the European single currency.
In Germany, abiding by the rules and pursuing budget frugality is vital. In France, the word austerity is banned from the political lexicon and deficits have become a way of life.
So while France had no problem helping Greece, despite the fact it lied about its finances, for Germany it was traumatic.
"They see themselves as the ants who work and we are the crickets who sing," said Richard Yung, a Socialist senator who lived in Germany for 14 years. "They feel they've been swindled ... and to a degree you can understand their reasoning."

BUDGET DISCIPLINE
Germany's borrowing limits are enshrined by law, the country's unions have accepted wage restraint to maintain a competitive edge and families still put a premium on thrift, refusing to bow to the Western god of mass consumerism.
This budget discipline made Germany the world's biggest exporter between 2003-2008, only losing the top spot to China in 2009, and giving it the largest trade surplus within Europe.
France is the fifth-largest exporter, but has consistently run up massive trade deficits in recent years and has relied heavily on consumer spending to prop up its fragile economy.
Sarkozy has promised to cut France's runaway budget deficit, and is undertaking a reform of the loss-making pensions system to show he is serious about public finances. But tensions between the euro zone's two economic powerhouses are building.
They surfaced briefly in March when French Economy Minister Christine Lagarde urged Berlin to reduce its reliance on exports and boost domestic consumption, saying massive German surpluses threatened the stability of the euro.
Merkel slapped down the suggestion, putting her EU partners on guard not to challenge the German economic model.

Analysts in Brussels say the differing visions over the economy are part of a broader malaise, with the Franco-German axis, which once powered the construction of Europe, no longer strong enough to drive the disparate, 27-nation bloc.
"The Franco-German tandem has been in bad shape for a long time," said Ulrike Guerot, head of the Berlin office of the European Council on Foreign Relations.
"The problem is that both France and Germany still have that blocking capacity in the European Union, meaning nothing happens without them," she added. "The tandem ... no longer works on the creative ideas side, but on the 'what-we-don't-want' side."

POLAR OPPOSITES
Not all analysts have such a bleak view, arguing that France and Germany combine well in many areas, pointing to cooperation on new regulations for the financial markets and joint efforts on difficult diplomatic dossiers like Iran and Afghanistan.
"They work together well on foreign policy ... and France is getting closer to the Germans over the environment, which is very important," said Brigitte Lestrade, a professor at the Cergy-Pontoise university and an expert on Franco-German ties.
"It is true the motor is turning slowly, but perhaps this is because Sarkozy and Merkel are simply too different," she added.
Although they both belong to the center-right, Sarkozy and Merkel clearly lack the personal chemistry that flowed between some of their predecessors, with the hyperactive French leader a polar opposite of the more reserved German.
Noticeably though, the outspoken Sarkozy has offered up no public criticism of Berlin during the Greek crisis, with French ministers saying in private they understood Merkel's caution, given the fierce public German opposition to any bailout.
But IFRI's Moisi argues that you need more than compatible personalities to re-ignite the dynamism of the early years of EU integration, as the various capitals look increasingly inwards.
"What is happening goes much, much beyond the fact that Sarkozy and Merkel could not be more different," he said.
"I don't see where the good news is going to come from now in Europe. The feeling of being a European is disappearing."
 
CONTAGIO RISCHIO SOVRANO PUO' DIFFONDERSI A SISTEMI BANCARI IN PORTOGALLO, SPAGNA, ITALIA, IRLANDA E GB - MOODY'S
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Reuters - 06/05/2010 11:09:44

Potrebbero anche aggiungere che le banche USA e UK invece sono tecnicamente fallite e statalizzate visto i prestiti e/o le quote di capitale detenute dai propri
stati

E' che se lo diciamo noi non conta sti cazzoni nessuno li rinnega
 
Vediamo se oltre ai soliti luoghi comuni Trichet aggiungerà qualche contenuto:

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Iniziata la riunione a Lisbona del consiglio della Banca centrale europea (BCE), circondata dalla crisi greca e dalle paure diffuse in Spagna e Portogallo.

Il presidente della Bce Jean-Claude Trichet, risponderà alle domande dei giornalisti alla conferenza stampa dopo la riunione, che è prevista per 15:30 (CET).
 
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