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Forumer storico
Giovedì, il punto: tornati i corsi BBG, e nell'auspicio di poterne disporre stabilmente, anche quella di ieri è stata una giornata interlocutoria per i tds greci.
La sensazione è che, sceso un altro gradino qualche giorno fa, il mercato cerchi un almeno temporaneo assestamento sui prezzi correnti, in attesa di fatti nuovi.
La view del mercato quale emergente dai prezzi resta nel complesso poco fiduciosa sia sui tempi di definizione della vicenda greca, sia sulla consistenza di un eventuale recovery: i titoli compresi fra le scadenze 2014 e 2040 restano ad oggi raggruppati in un differenziale di prezzo inferiore a 5 figure, fra 27/100 e 32/100.
In un quadro di questo tipo, una nota positiva è espressa dal tentativo di consolidamento dei prezzi dei titoli lunghissimi, in risalita di circa 1 punto pct rispetto ai minimi segnati nei giorni scorsi, circostanza questa che ha generato una compressione a meno di cinque figure, rispetto alle sei precedenti, dell'area prezzi comprendente i titoli a scadenza 2014 - 2040.
I prezzi continuano anche ad esprimere scetticismo circa la strategia dell'holdout e del ripagamento a 100 in conseguenza, come denotato dall'andamento dei titoli corti.
Se infatti il bond marzo 2012 sembra assestarsi attorno a 45/100 e chiude a 45,50 (bid 42,91, ask 48,08), i titoli a scadenza maggio 2013 hanno chiuso a 33,57 (4,6%) e 36,53 (7,5%, che tuttavia incorpora circa 3,5 punti di rateo maturato).
Sono dunque, al netto dei ratei, circa 12 le figure di distanza fra il prezzo del marzo 2012 e quelli del maggio 2013, laddove solo 6 figure separano i prezzi dei 2013 da quelli dei titoli lunghissimi.
Per completare il quadro dei corti, l'agosto 2014 ha chiuso a 31,38.
Sulle lunghezze mediane e sui lunghi, poco da segnalare, se non che risalite e ridiscese dei corsi paiono dettate dalle condizioni di liquidità, visto che lo spread bid ask è di norma compreso fra i 15 ed i 20 punti percentuali.
Posizioni un po' più consistenti in uscita generano talvolta cadute dei titoli che magari vengono riassorbite nei giorni successivi.
In questo contesto ieri ha preso un colpo la 2018 in monitor, calata di oltre 10 punti pct, mentre è rimbalzata di circa 5 punti pct la 2024 originariamente a monitor. Questo genere di situazioni si ripete con una certa frequenza in questi giorni.
In recupero sui minimi, si diceva, i lunghissimi: il 2037 ha chiuso a 27,10, il 2040 a 27,14.
Venerdì, il punto: ancora giornata di movimenti abbastanza contenuti, il più delle volte al rialzo, talvolta verso il basso, comunque nell'ottica, per ora, dei movimenti di assestamento sul nuovo bottom di prezzi raggiunto dopo la notizia del referendum poi ritirato.
Fra i corti ha mostrato debolezza il marzo 2012, che perde anche quota 45/100 e chiude a 44,25; rimbalzano invece i due maggio 2013, a 34,06 (4,6%) e 37,00 (7,5%); l'agosto 2014 chiude in risalita anch'esso a 32,32.
Mediani e lunghi: prevalgono anche qui i recuperi dei prezzi, con i 2019 che riagguantano quota 30/100. Continuo a segnalare situazioni di illiquidità che generano forti movimenti dei prezzi su singoli titoli. Ad es. il 2018 ha recuperato per intero quanto perso nella giornata precedente.
Sui lunghissimi, giornata di lievi ribassi: il 2037 chiude a 26,93, il 2040 a 26,97.