SINTESI-Mercati in tensione per asta Bund e dibattito ruolo Bce
mercoledì 23 novembre 2011 15:59
BERLINO, 23 novembre (Reuters) - L'esito "disastroso" dell'odierna asta del nuovo decennale tedesco alimenta i timori che la crisi della zona euro stia lambendo Berlino, mentre i leader delle due principali economie del blocco della valuta unica restano divisi sulla modalità di risolvere strutturalmente i problemi nel lungo termine.
A innervosire i mercati finanziari contribuiscono anche alcune notizie di stampa, in parte smentite dal ministro dell'Economia francese, secondo cui il Belgio starebbe facendo pressioni sulla Francia per accrescere l'ammontare del pacchetto di salvataggio del gruppo finanziario Dexia.
Inoltre, l'agenzia di rating Fitch ha sottolineato come la Francia abbia uno spazio limitato per assorbire nuovi shock, come un ulteriore peggioramento del ciclo economico o la necessità di sostenere le banche, senza mettere a rischio la sua tripla A.
La Banca centrale tedesca è stata costretta a sottoscrivere quasi metà del collocamento da 6 miliardi di euro, una delle aste tedesche con la domanda più bassa dall'avvento dell'euro.
"E' stato un disastro completo" ha commentato Marc Oswald, strategist di Monument Securities.
"E' abbastanza per dire che c'è stata una pressione al rialzo sui rendimenti e potrebbe essere l'inizio di un cambio di percezione della Germania" ha detto David Beers di Standard and Poor's nel corso di una conferenza stampa a Dublino.
Il capo dell'agenzia del debito tedesco ha ammesso che la Germania si sta confrontando con un mercato molto nervoso ma ha confermato che le aste di debito programmate da qui alla fine dell'anno si terranno regolarmente.
I segnali che le banche europee abbiano sempre più difficoltà ad accedere al mercato del credito e debbano fare affidamento alla Bce per il funding aggiungono ulteriori pressioni perchè i leader europei riescano a trovare una soluzione durevole e complessiva alla crisi.
FRANCIA E GERMANIA DIVISE SU AMPLIAMENTO MANDATO BCE
Ma Francia e Germania, le due principali economie della zona euro, hanno dimostrato anche oggi di avere opinioni divergenti su come mettere un freno al contagio.
In particolare Parigi e Berlino restano divise sull'ampliamento del mandato della Bce.
In un discorso al Parlamento, la Cancelliera tedesca Angela Merkel ha ribadito il no tedesco all'ipotesi che la Bce possa agire da prestatore da ultima istanza e ha bollato come inappropriato il focus della Commissione Ue sulla soluzione degli Euro bond.
Poco prima il ministro della Finanze francesi Francois Baroin aveva dichiarato che per Parigi l'ampliamento del mandato della Bce - sul modello delle altre banche centrali come la Fed o la Banca d'Inghilterra - costituirebbe l'antidoto più efficace all'estensione della crisi debitoria alle economie più grandi della regione ma resta una soluzione impraticabile per il no di Berlino e per l'espresso divieto in merito presente nel Trattato europeo.