Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 2 (5 lettori)

Stato
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ferdo

Utente Senior
Preoccupante la seconda News che andrebbe verso una brutta ipotesi che avevo tratteggiato nei giorni scorsi: l'uscita della Germania dall'Eurozona, anzichè della Grecia o di altri paesi.

Bisogna vedere se i rumors sono "sensati" o campati per aria.
Certamente in Svizzera ci sono le migliori aziende "private" specializzate nella stampa calcografica di valori cartacei.

ma perchè uno stato fa stampare la propria cartamoneta in un paese straniero?! :-?
 

0451850

Forumer attivo
Bce, Coene vede probabile taglio tassi - stampa

venerdì 25 novembre 2011 09:45






BRUXELLES, 25 novembre (Reuters) - E' probabile che la Banca centrale europea tagli ulteriormente i tassi di interesse se persistono le attuali condizioni economiche. Lo ha detto il membro del consiglio Luc Coene, secondo quanto riportato da un giornale belga.
"Se prosegue l'attuale trend, allora è probabile che segua un altro taglio dei tassi", ha detto ieri Coene ad un gruppo di imprenditori belgi, secondo quanto riporta il quotidiano De Tijd.
Gli analisti vedono un 50-50 di probabilità che la Bce abbassi nuovamente il costo del denaro della zona euro a dicembre dopo il taglio di un quarto di punto all'1,25% di inizio novembre.
Coene, che è anche governatore della banca centrale belga, ha aggiunto che acquistare massicciamente titoli di stato dei paesi vulnerabili non è una soluzione sostenibile e può minare la fiducia nella Bce.
"I mercati si accorgeranno che la Bce ha in bilancio molta carta italiana e spagnola e perderanno fiducia nella Bce", ha detto, citato dal giornale.

La BCE se non cambia politica può solo diminuire i tassi... fino a quando?
fino a rasentare lo zero... Poi stamperemo?! Forse e forse sarà tardi.

Ma fino a quando la situazione rimane questa e la Germania non permette strumenti alternativi, non vedo altri strumenti in mano alla BCE che una riduzione progressiva dei tassi.
 

GlobalMacro

Forumer attivo
(ANSA) - Nicolas Sarkozy «è particolarmente irritato dopo il fallimento del summit con Monti e Merkel» di oggi a Strasburgo: lo scrive Arnaud Leparmentier, giornalista di Le Monde che segue l'Eliseo, spiegando che i tre «hanno deciso di non parlare della Bce» perchè «in disaccordo totale sul suo ruolo» per salvare l'euro. I tre leader - scrive Leparmentier - "hanno deciso di non parlare della Bce. Ufficialmente, per rispettarne l'indipendenza, in realtà, perché sono in disaccordo totale sul ruolo che deve assumere l'organismo per salvare l'euro".

Sarkozy, spiega ancora il giornalista de Le Monde, vuole che la Bce "voli in soccorso degli Stati in fallimento. Monti non vuole, ma difende l'idea di avere gli eurobond per ripartire il rischio finanziario in Europa. Merkel non vuole cedere sulla Bce né accettare gli eurobond, accusati di azzerare le pressioni dei mercati sui Paesi meno virtuosi".

Le Monde ricorda anche che a Strasburgo la Merkel ha esaltato la politica Ue "della concorrenza, facendo così grande piacere a Monti, ex commissario alla concorrenza, ma anche grande fastidio a Sarkozy, che detesta questa politica della concorrenza e vuole ridare potere ai politici".


La Merkel ha buttato benzina sul fuoco, Sarkozy e Monti non si amano si sono scontrati al tempo degli aiuti francesi ad Alstom, divide et impera. Kaiser Angela ha vinto ancora una volta, bisognerà vedere alla fine cosa vincerà ...
 

tommy271

Forumer storico
No l'operazione è ortodossa, rientra nei compiti dell'agenzia, è diverso da un acquisto da parte della Buba, non c'è stata creazione di moneta e l'agenzia non ha comprato, questa è un'indoratura della pillola, ai clienti è sempre data la possibilità di comprare direttamente da loro o sul secondario. Lo so bene perché un mio collega voleva aprire un conto lì.




Quanto al nuovo marco è tipicamente tedesco e mi sarei stupito se non l'avessero fatto, durante la guerra fredda per timore di diffusione di falsi marchi in caso di invasione del patto di Varsavia avevano stampato le nuove serie speciali, in 24 ore avrebbero messo fuori corso tutte le precedenti. Le nuove serie dovrebbero essere state distrutte nei primi anni '90 . Per me è un altro mezzo per convincere i riottosi perifierici a risparmiare, anche se nell'emergenza potrebbero farlo davvero, ci sono economisti che lo sostengono.


Durante la Guerra Fredda è accaduto di tutto.
La Germania era, del resto, il primo fronte. La storia delle banconote "speciali" mi è nuova, ma credo che in caso di invasione sarebbe stata l'ultima cosa cui pensare. In ogni caso, credibile.
Può essere invece più credibile la voce messa in giro "ad arte" della stampa di nuovi Deutsche Mark per accrescere le pressioni sui "periferici".

Credo invece sia molto difficoltoso assumersi l'onere storico di voler distruggere l'impalcatura europea costruita a partire dal secondo dopoguerra, difficilmente un leader politico vorrebbe essere associato per questo aspetto.
 
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Imark

Forumer storico
Mercoledì, il punto: ancora una giornata poco entusiasmante, ed ancora una volta, fra le concause - non che la Grecia non abbia problemi "di suo" - la giornata di flight to quality che ha interessato i mercati obbligazionari.

Rispetto al giorno precedente, ha ceduto anche il marzo 2012, in chiusura a 42,10; i due 2013 sono il primo in discesa a 30,25 (4,6%), il secondo fa finalmente prezzo a 35,68; l'agosto 2014 rimbalza invece a 28,82, riassorbendo il calo particolarmente sensibile del giorno precedente.

La scarsa liquidità continua ad incidere per tutti i titoli: come l'ultimo indicato, anche altri possono avere giornate di calo anomalmente alto rispetto a bond di analoga scadenza, e poi recuperare il giorno successivo, talvolta in controtendenza con l'andamento più generale del mercato.

Circa i mediani, il segno resta negativo, ma molto leggero: d'altronde il calo era stato consistente il giorno precedente. Un po' più pesanti, in questo gruppo, i due 2019, scesi entrambi poco sopra i 27/100. L'intera pattuglia è dunque grosso modo fra i 26 ed i 27,5/100.

Passando ai lunghi, anche qui le condizioni di liquidità particolarmente precarie - che il giorno precedente avevano determinato un calo su livelli di prezzo analoghi a quelli di un 2040 - hanno generato ieri un movimento di rimbalzo che ha portato alcuni titoli in origine a monitor a chiudere in rialzo appena sopra 26/100 (il 4,7% 03/2024, il 5,3% 03/2026) mentre il 5,9% 10/2022 ha fatto anche meglio, chiudendo sopra quota 27/100.

Veniamo ai lunghissimi, restano sostanzialmente stabili sui corsi del giorno precedente: il 2037 a 24,99; il 2040 a 25,26.

Giovedì, il punto: ancora giornata di cali, seppure con differenze di intensità evidentemente legate alle condizioni di liquidità del mercato, come detto nei giorni scorsi.

Partendo dai corti, il marzo 2012 flette a 42,00; dei due maggio 2013 uno è fermo a 30,27 (4,6%), l'altro scende ancora a 35,00 (7,5%); l'agosto 2014 scivola a 27,40 (è uno dei titoli più volatili, come ormai sapete).

Circa i mediani, l'arretramento qui è stato pesante: il 2016 ed il 2017 perdono quota 26/100 e vanno a nuovi minimi, poco sopra quota 25/100; tiene meglio il 2018 originariamente a monitor (a 26,75) mentre dei 2019 cede terreno il 6% 07/2019 (a 26,28) tiene invece il 6,5% 10/2019 (a 27,50).

Fra i lunghi, cede il 2022 (che il giorno precedente aveva fatto meglio degli altri) a 26,24, mentre il 2024 ed il 2026 guadagnano terreno, continuando il rimbalzo e portandosi attorno ai 26,50/100.

Cedono i lunghi: il 2037 chiude a 24,29, il 2040 a 24,81.

Tutti i titoli fra il 2014 ed il 2040 sono raccolti nell'arco di prezzo di 3 figure.
 
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giub

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Preoccupante la seconda News che andrebbe verso una brutta ipotesi che avevo tratteggiato nei giorni scorsi: l'uscita della Germania dall'Eurozona, anzichè della Grecia o di altri paesi.

Guarda, arrivati a questo punto direi che è una notizia positiva.
Non so se ci rendiamo conto, ma qui siamo veramente sull'orlo del collasso.
Se la Germania non vuole stampare euro, allora che faccia la sua politica.
Meglio inflazionare e perdere noi un 20% reale che perderne un 40% nominale in condizione di estrema instabilità (se non default) e gravissima e perdurante recessione. L'unica speranza è che l'eurozona ex Germania sia abbastanza ampia e regga, altrimenti il ritorno alle singole valute sarebbe un vero disastro.
 
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tommy271

Forumer storico
Guarda, arrivati a questo punto direi che è una notizia positiva.
Non so se ci rendiamo conto, ma qui siamo veramente sull'orlo del collasso.
Se la Germania non vuole stampare euro, allora che faccia la sua politica.
Meglio inflazionare e perdere noi un 20% reale che perderne un 40% nominale in condizione di estrema instabilità (se non default) default e di recessione. L'unica speranza è che l'eurozona ex Germania sia abbastanza ampia e regga, altrimenti il ritorno alle singole valute sarebbe un vero disastro.

Mah ... non credo.
A quel punto ognuno tornerebbe alle proprie monete.
 

giub

New Membro
Mah ... non credo.
A quel punto ognuno tornerebbe alle proprie monete.

infatti il gioco funzionerebbe se fosse come "suggestionato"...ovvero la Gemania ha già stampato ed esce di botto. A quel punto gli altri paesi non sarebbero pronti e sarebbero costretti a rimanere nell'euro. Oppure ancora meglio un soft exit della sola Germania (o gli altri ruffiani Olanda e Finlandia) dall'euro.
Certo, penso anche io che a quel punto gli altri egoismi prevarrebbero....ma non vedo soluzioni all'orizzonte. Se si continua così altroché haircut sui BTP....quello sarebbe il male minore....purtroppo la crisi di liquidità sta già ammazzando l'economia reale, e quello che si prospetta è molto peggio di una grave recessione......
 
Stato
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