Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 2 (11 lettori)

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tommy271

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Test per la dracma

Pubblicato: Lunedi November 28, 2011

Ultimo aggiornamento: 2011/11/28 00:05

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Per la preparazione dei mercati valutari per il ritorno della Grecia alla dracma (Test valuta di mercato per il ritorno della dracma) parla oggi sul quotidiano «Wall Street Journal».

Secondo il giornale americano, il Plc ICAP ha rivelato ieri che i test di sistemi di commercio elettronico per una possibile uscita della Grecia dalla zona euro e tornare alla dracma. "I preparativi sono concentrati sulla determinazione del rapporto tra la dracma e altre monete e come creare i tassi di cambio", ha detto che dirigenti della società che gestisce il più grande sistema di transazioni in valuta interbancari.

Secondo loro, i sistemi ICAP test che permetterebbe alle banche di effettuare transazioni in moneta rispetto al dollaro e l'euro. Tuttavia, ha chiarito che le misure prese nelle ultime settimane è preventivo e non fatta transazioni in denaro a meno che le condizioni del mercato.

Secondo la stessa pubblicazione, e CLS Bank International, che consente alle banche di risolvere le loro transazioni in valuta, facendo prove di simulazione per un eventuale scioglimento dell'euro.

(Ta Nea)
 

tommy271

Forumer storico
Crisi: Noyer (Bce), irrealistico incremento dotazione fondo salva stati



Milano, 28 nov - Il membro della Bce, Christian Noyer, ha detto che un incremento della dotazione del Fondo salva stati sarebbe irrealistico, ma e' favorevole a qualsiasi schema che permetta di effettuare una leva finanziaria sulle somme gia' destinate, in modo da sviluppare una maggiore capacita' di intervento.
Il governatore della Banca di Francia ha dichiarato di essere ottimista per il futuro dell'euro, anche considerando la recente decisione della Banca centrale svizzera di fissare il cambio franco-euro.
Noyer stima che la politica della Bce, che rifiuta di acquistare massicciamente il debito dei paesi in difficolta', sara' ricompensata dai mercati.

(Radiocor)
 

tommy271

Forumer storico
Ha aumentato l'investimento di fondi assicurativi in ​​obbligazioni
Chiarimento del Ministero del Lavoro

PUBBLICAZIONE: 11:20









La prova che vi è stato alcun aumento dei fondi pensione obbligatori sono investiti in titoli del governo greco ha presentato in Parlamento dal Ministero del Lavoro.

I dati inviati alla Camera, per rispondere alle questioni sollevate dal deputato Nikos Nikolopoulos ND, che ha anche chiesto di essere informato "se giustamente informato che a partire da marzo 2010, i fondi pensione sono stati costretti ad acquistare ulteriori obbligazioni greche o buoni del Tesoro o obbligazioni bancarie e titoli Regole di fondi comuni ".

Secondo un documento del Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale, su 2011/09/30, l'autorità di sicurezza sociale del Segretariato generale per la sicurezza sociale svoltasi nel loro portafoglio di titoli di Stato greci valore nominale di euro 7.333.493.580,27 valore corrente 4.209.559.659,98 euro.

Allo stesso modo, il 31.03.2010, la sicurezza sociale detenute in portafoglio di titoli di Stato greci valore nominale di euro 8.113.604.037,68 valore corrente 7.603.249.861,21 euro.

Il documento in questione al Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale Koutroumani Come George dice nel prossimo periodo determinerà i dettagli della limitazione del debito greco e di come l'applicazione dei fondi assicurativi.

Mr. Koutroumanis informa che il 2011/09/30, l'autorità di sicurezza sociale del Segretariato generale della sicurezza sociale detenute nel portafoglio di buoni del tesoro pari a 84,316,077.49 euro, quote di fondi obbligazionari pari a EUR 643,459,482.04 e le obbligazioni bancarie EUR 391,000,000.00 euro denominazioni.
I valori corrispondenti 2010/03/31 stato 86,151,655.53 euro per i buoni del Tesoro, 773,903,678.69 euro per le quote di fondi obbligazionari e 424,555,500.00 euro per le obbligazioni bancarie.

"E 'ovvio che con il riferimento qui sopra per aumentare obbligatoriamente l'investimento di fondi assicurativi nelle categorie di obbligazioni di cui sopra non è corretto", ha detto in un documento scritto.


(To Vima)
 

tommy271

Forumer storico
OCSE: In flessione del 6,1% in Grecia quest'anno

NAFTEMPORIKI.GR Lunedi, November 28, 2011 00:15
Ultimo aggiornamento: 2011/11/28 00:25




Particolarmente inquietante sono le proiezioni dell'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) per l'economia greca.
In particolare, nel suo ultimo rapporto che è stato pubblicato oggi, l'Organizzazione internazionale stima che la depressione sarà formata quest'anno al 6,1% vs 5,5% previsto dal governo e creditori internazionali nel paese.
Nel 2012 il PIL greco è prevista una contrazione del 3%, mentre il ritorno alla "crescita lenta" - solo lo 0,5% - sarà nel 2013, dice l'OCSE.
"I rischi per le prospettive sono seri e rimangono negativi", dice il rapporto dell'agenzia e avverte che "qualsiasi indebolimento della decisione delle autorità di attuare pienamente il programma di aggiustamento potrebbe aumentare il rischio di default."
 

tommy271

Forumer storico
Giappone, fondo Kokusai ha venduto titoli Italia, Spagna, Belgio

lunedì 28 novembre 2011 11:25






TOKYO, 28 novembre (Reuters) - Kokusai Asset Management, il più grande fondo comune di investimento del Giappone, ha detto di aver venduto tutti i suoi titoli obbligazionari italiani, spagnoli e belgi, spaventato dal rialzo dei rendimenti dei titoli italiani di oltre il 7% e da altri segni che la crisi in Europa si sta acuendo.
Il peso dei titoli denominati in euro nel suo Fondo sovrano globale, con 25 miliardi di dollari di fondi investiti da giapponesi, anche conosciuto come "Glosov", è sceso al 15,9% a partire dal 24 novembre, rispetto a oltre 30% nel mese di settembre.
La rimozione del debito di Italia, Spagna e Belgio dal suo portoflio segue la riduzione a zero del peso di quello francese il mese scorso. Ora, solo tre paesi della zona euro sono rappresentati nel suo portafoglio obbligazionario: una quota del 10,7% in obbligazioni tedesche, una del 3,8% in obbligazioni olandesi e dell'1,85% in obbligazioni finlandesi.
"Abbiamo venduto titoli di Stato italiani a partire dalla metà del 2011, ma abbiamo deciso di venderli tutti dopo aver visto il rendimento salire ben sopra il livello del 7% di recente", ha detto un rapporto di Kokusai del 24 novembre.
Il fondo non ha più l'esposizione a titoli greci, avendoli venduti a dicembre 2009.
 

Imark

Forumer storico
Giovedì, il punto: ancora giornata di cali, seppure con differenze di intensità evidentemente legate alle condizioni di liquidità del mercato, come detto nei giorni scorsi.

Partendo dai corti, il marzo 2012 flette a 42,00; dei due maggio 2013 uno è fermo a 30,27 (4,6%), l'altro scende ancora a 35,00 (7,5%); l'agosto 2014 scivola a 27,40 (è uno dei titoli più volatili, come ormai sapete).

Circa i mediani, l'arretramento qui è stato pesante: il 2016 ed il 2017 perdono quota 26/100 e vanno a nuovi minimi, poco sopra quota 25/100; tiene meglio il 2018 originariamente a monitor (a 26,75) mentre dei 2019 cede terreno il 6% 07/2019 (a 26,28) tiene invece il 6,5% 10/2019 (a 27,50).

Fra i lunghi, cede il 2022 (che il giorno precedente aveva fatto meglio degli altri) a 26,24, mentre il 2024 ed il 2026 guadagnano terreno, continuando il rimbalzo e portandosi attorno ai 26,50/100.

Cedono i lunghi: il 2037 chiude a 24,29, il 2040 a 24,81.

Tutti i titoli fra il 2014 ed il 2040 sono raccolti nell'arco di prezzo di 3 figure.

Scusatemi, non visualizzo i prezzi OTC di venerdì... se più tardi si vedranno, proporrò il consueto aggiornamento... ;)
 

giub

New Membro
premesso che sono opinioni personali (ed anche molto banali, non mi esprimo certo al mio meglio...), io non riuscirò mai a "incasellare" questa storia in un modello classico di restructuring. E' una storia a valenza prevalentemente politica, il che introduce variabili che io non apprezzo - ma che ad altri piacciono (è fallita, ma...).

Inizio dal piano Eureka: interessantissimo, ma poco attuabile, visto anche il momento economico. E comunque i motivi li ha espressi bene Tommy: sarebbe vissuto come "una alienazione di oggetti di incredibile valore agli stranieri" - che poi in realtà la strada percorsa produca di peggio, è altro discorso. Anche gli azionisti e gli obbligazionisti GM rifiutarono fino all'ultimo ogni ipotesi di taglio, convinti ci fosse più valore nell'aspettare il miracolo... ma non sempre il tempo gioca a favore (anche se nel caso specifico la valenza politica ha garantito una "via di uscita" ai bondholder, che non avrebbero avuto diritto a nulla, confermando che il mio approccio può essere sbagliato. Resto della mia idea che questo vantaggio fu unicamente un effetto collaterale della decisione politica di favorire i sindacati/lavoratori, che vantavano un credito uguale o subordinato ai bondholder. Non intuisco nel caso Grecia una situazione simile, se non la speranza di fare hold out, che di solito funziona meglio in casi meno "disperati").

primo motivo per cui il governo "tecnico" secondo me non cambia nulla per un investitore che ha dei bond greci:
The greatest advantage that Greece would enjoy in a restructuring of its debt derives from the fact that so much of the debt stock is expressly governed by Greek law. This raises the possibility, discussed in more detail below, that the restructuring could be facilitated in some way by a change to Greek law…
International investors are often leery of buying debt securities of emerging market sovereign issuers that are governed by the law of the issuing state. Why? Because investors fear that the sovereign might someday be tempted to change its own law in a way that would impair the value or the enforceability of those securities. Such changes in local law would normally be respected by American and English courts if the debt instruments are expressly — or otherwise found to be — governed by that local law.


Questo è stato scritto nel maggio 2010 da quello che mi pare oggi sia un collaboratore del governo nella ristrutturazione...



How to Restructure Greek Debt by Lee Buchheit, Gaurang Gulati :: SSRN


il suo how (to do it) è interessante, ma mi fermo in superficie: in nessuna ristrutturazione il debitore ha la capacità legale di cambiare/forzare le regole a partita iniziata... e governo tecnico o politico, la tentazione può essere forte. il governo tecnico quasi deresponsabilizza la politica... forzare le regole è più facile che cercare di affrontare, ad esempio, le privatizzazioni (che servono non solo a fare cassa, ma costituiscono un segnale per il mercato, quello di restituire aziende più competitive, immaginiamo tutti che oggi vengono gestite con criteri clientelari... che le porteranno a valere sempre meno...)



quindi torno al mio assioma, partita prevalentemente politica, non mi interessa. resta comuqnue l'ovvio augurio di una soluzione positiva per tutti... sono più le volte che sbaglio di quelle in cui ci prendo... ;)

ah, che la vicenda sia nel suo complesso prettamente politica non ci piove. Anzi, è politica nazionale intrecciata a politica sovranazionale in cui si giocano una pluralità di istanze che coinvolgono le più diverse strutture politico/finanziarie, (UE, USA, BRICS ecc ecc)
Io mi ponevo unicamente sul piano contabile specifico della vendita di assets oggi. La svendita oggi risolverebbe forse i problemi da te citati relative alle aziende stesse,(competitività, clientelismo ecc), ma OGGI non risolverebbe i problemi del paese che sono urgentemente e drammaticamente contabili.
 
Stato
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