Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 2

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15:00 - ###Euro:anno horribilis, ma il 2012 potra' essere peggiore-FOCUS
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(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 30 dic - L'euro non e'
nemmeno maggiorenne, quest'anno festeggia appena il suo
decimo compleanno, eppure in molti nel 2011 hanno iniziato a
nutrire dubbi sulla sua sopravvivenza. I motivi che agitano
questi spetti sono tanti: dalla farraginosa politica dei
Paesi nei confronti dei problemi finanziari alla mancanza di
un'unita' nella governance fiscale, dalla crisi economica che
e' ormai sfociata in recessione in diversi Paesi membri a un
dibattito interminabile sulle riforme da adottare per uscire
dal tunnel. Il panorama indigesto e' completato dal
fallimento della guida a due che hanno cercato di importare
Parigi-Berlino, cosi' come dall'ostinazione con cui il
Cancelliere tedesco continua a porre il veto sugli eurobond.
E la divisa unica a fine 2011 scrive un bilancio pesante.
Proprio negli ultimi giorni e' tornata bruscamente sui minimi
degli ultimi dieci anni rispetto a una valuta difensiva come
lo yen. Ha aggiornato nuovi minimi degli ultimi 14 mesi nei
confronti del dollaro ed e' pericolosamente tornata a testare
la capacita' di Zurigo di tenere a freno le velleita' del
franco, dopo che a inizio settembre la Banca centrale
svizzera ha fissato un livello minimo di cambio tollerabile
a 1,20 per un euro. Quello appena passato per l'euro e' stato
dunque l''annus horribilis' e il prossimo, secondo gli
esperti, si preannuncia come l'anno della verita'. La
dinamica dell'euro nel 2012 dipendera' da molteplici fattori
concatenati alla crisi del debito sovrano: da come i singoli
Paesi interessati porranno mano a questo problema, dalla
forza e costanza degli interventi sul mercato della Banca
centrale europea, dall'autonomia e capacita' di recuperare
dell'intero sistema bancario.
Man-

15:01 - ###Euro:anno horribilis, ma il 2012 potra' essere peggiore-FOCUS-2-
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(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 30 dic - L'attenzione
degli esperti, molti dei quali evitano di fare previsioni su
dove potrebbe andare l'euro, non solo e' rivolta al
Portogallo, all'Irlanda, alla Grecia, alla Spagna e
all'Italia, ma anche all'economia dell'area nel suo
complesso. Se non ci sara' un recupero difficilmente,
stimano, l'euro potra' recuperare terreno. Anzi e' probabile
che la Bce torni ad allentare di nuovo le redini del credito
alla fine del primo trimestre e questo, sostengono, togliera'
ancora piu' ossigeno all'euro. A misurare esattamente il
polso della situazione e' il piu' recente sondaggio condotto
da Morningstar, secondo cui il futuro della divisa europea
dipendera' dalle decisioni politiche e monetarie che saranno
prese nei prossimi mesi per fare fronte alla crisi. E
comunque, nell'impostare i loro investimenti, il 55% dei
broker consultati (Ne hanno intervistati 2?)ritiene che l'euro si svalutera' rispetto
al dollaro mentre quest'ultimo continuera' a beneficiare dei
flussi degli investitori in fuga dalle aree piu' rischiose.
Secondo gli esperti di Cmc il momento chiave e' stata la
rottura di quota 1,3050 dollari, che ha rappresentato un
ritracciamento del 61,8% sul precedente movimento rialzista
che lo ha portato in area 1,1880/1,4940. Una rottura
sostenuta a questo livello, secondo gli stessi esperti,
porterebbe la divisa europea sulla strada verso 1,2500. La
maggior parte degli analisti e' concorde nel vedere l'euro in
progressiva flessione fino a 1,26 come media del quadro
trimestre del 2012.
Man-


 
Ultima modifica di un moderatore:
Salve.
Gentilmente, qualcuno mi sa dire a che punto siamo con la Maggio 2012 ?
Questo è il disastroso andamento dell'ultimo anno; anno di passione:

a.jpg

PS
Noi tutti possessori di bond maggio 12 la attendiamo con ansia nuovamente al prezzo di 95 che faceva il gennaio scorso
 
Ultima modifica:
Una buona notizia: pare che l'OTC BBG sia tornato ad avere il solito ritardo di 24 ore (anziché 48), il che vuol dire avere il giorno dopo il close del giorno precedente.

Ancora in chiave positiva - guardando stavolta ai corsi dei titoli - i segnali provenienti dalla politica greca di un ennesimo allungamento dei tempi di definizione del PSI non hanno generato ritorni negativi sull'andamento dei prezzi di alcuni titoli corti, ma anzi si nota un certo recupero sulle scadenze 2013, 2014 e 2015.

Niente di clamoroso in termini quantitativi, trattandosi di un paio di figure e di un fenomeno manifestatosi in condizioni di liquidità ancora più compromessa del solito, ma tant'è. Anche il marzo 2012 torna a rimbalzare dopo l'arretramento di circa 2,5 figure segnalato nei giorni scorsi, e riprende quota 48 (BBG) 48,25 (XT)

Se i corti rifiatano, su mediani lunghi e lungissimi persiste la debolezza dei prezzi, e fra il 2016 ed i lunghissimi i prezzi sono di solito compresi fra 20 e 22/100

In negativo, qualche primo segnale di debolezza attorno a "quota 20" sui lunghissimi, con il 2040 che chiude a 19,58 ed il 2037 a 20,01, appena lì...

Fase molto delicata, attenzione...

Mentre si continua a scommettere con una certa vivacità sulle corte, ed in particolare il marzo 2012 torna a danzare sopra quota 48 OTC (e precisamente 48,19 BBG e 48,52 XT) e oggi sui retail market sta fra 49 e 49,5/100, sui lunghissimi si segnala la perdita di quota 20/100, con un tentativo dei prezzi di portarsi sotto tale livello sia per il 2037 (19,76 BBG) che per il 2040 (19,87).

In mezzo succede un po' di tutto, con i valori Xtrakter che vanno da un + 22% (il 2017 che ieri aveva avuto un crollo anomalo nell'andamento dei corsi, addirittura attorno a quota 18/100) ad un - 24% (il 2017 originariamente a monitor, al quale è invece toccata la sorte opposta, ed ha registrato un corso XT con chiusura a 18,46/100).

E' la (il)liquidità, bellezza ! ... verrebbe da dire.

Più stabili i corti, con i due maggio 2013 che tengono sui corsi dei giorni precedenti, anch'essi in relativo recupero sui minimi autunnali, sopra quota 28/100 (per il 4,6%) e sopra 34/100 (per il 7,5%). Già con il titolo dell'agosto 2014, torniamo tuttavia a prezzi attorno ai 24/100, a segnalare quanto sia remota la speranza di un ripagamento a 100, nelle aspettative del mercato, su di una tale scadenza.

E' soprattutto sui lunghissimi che si appunterà lo sguardo, dato che ulteriori discese verso quota 15/100 avrebbero un chiaro significato di alert verso l'ipotesi di default incontrollato in tempi brevi. Viceversa, una ripresa stabile sopra quota 20 darebbe un segnale positivo circa l'allontanamento dell'ipotesi di default con abbandono della valuta comune.
 
Spagna vede deficit 2011 a 8%, sopra target 6%

venerdì 30 dicembre 2011 14:56






MADRID, 30 dicembre (Reuters) - Secondo quanto comunicato dal nuovo governo sapgnolo di centrodestra il deficit pubblico nel 2011 si attesterà all'8% del Pil, un livello ben superiore al target fissato del 6%.
Nella sua prima uscita dopo la vittoria elettorale del 20 novembre, la vice premier Soraya Saenz ha dichiarato che il governo manterrà congelati gli stipendi della pubblica amministrazione, come assaggio di una serie di misure di contenimento della spesa che l'esecutivo si è impegnato ad attuare per convincere gli investitori di poter consolidare le finanze pubbliche.



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OT. Periferici ...
 
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