Zona euro ha risposto a crisi, timidi segnali ripresa - Draghi
giovedì 19 gennaio 2012 15:34
ABU DHABI, 19 gennaio (Reuters) - Avendo risposto con determinazione e fatto progressi sul duplice fronte della disciplina di bilancio e delle riforme strutturali, la zona euro si troverà quest'anno in condizioni migliori.
Lo dice il presidente della Banca centrale europea, che ha partecipato a un seminario di banchieri centrali nei paesi del Golfo.
Sulla falsariga dei commenti della scorsa settimana al termine del verdetto sui tassi, Mario Draghi fa anche riferimento agli effetti positivi che sta esercitando sul mercato interbancario il finanziamento a tre anni collocato a dicembre dall'istituto centrale di Francoforte, che farà il bis a fine febbraio.
"Sono fiducioso che l'Europa sarà in condizioni migliori nel 2012 perché guardo ai progressi ottenuti sulle due ragioni principali della situazione attuale, ovvero la mancanza di disciplina fiscale e di riforme strutturali. Vedo che entrambi i problemi sono affrontati con determinazione, convinzione e realismo in molti paesi della zona euro" osserva.
Parlando di "timidi segnali" di miglioramento, Draghi mette in luce come nelle ultime settimane si sia assistito alla ripresa del mercato delle obbligazioni senior non garantite, fermo da molti mesi, che dall'inizio dell'anno è riuscito a emettere più che nel totale degli ultimi sei mesi.
Altro incoraggiante sintomo di recupero, per quanto il mercato interbancario debba ancora superare molte difficoltà, è la leggera discesa dei rendimenti sulla parte lunga della curva.
"Bisogna essere più ottimisti rispetto a sei o sette mesi fa: vediamo progressi significativi ottenuti da molti Paesi sul piano del consolidamento fiscale, di cui non si può negare l'evidenza" aggiunge.
Un ultimo riferimento alle agenzie di rating, proprio in questi giorni particolarmente severe nei confronti della zona euro.
"Dovremmo tutti imparare a vivere senza rating. Possono continuare a fare quello che fanno ma il consolidamento di bilancio e l'affidabilità del credito dipendono da noi".