Ho leggiucchiato qua e là sul 3D ... sinceramente, capisco gli stati d'ansia di chi è invischiato qui dentro, però svariate pagine di 3D al giorno, non di rado decine, sono impossibili da sfogliare... dicevo: ho leggiucchiato ed ho visto che qualcuno si chiede cosa voglia dire default "ordinato".
Eppure è semplicissimo, e a chi servisse, c'è oggi a pagina 2 del Sole 24 ore - taglio basso a sinistra - un articolo che aiuta, intitolato "Venizelos viola l'ultimo tabù".
In soldoni, Venizelos ha indicato 3 scenari:
1) default disordinato, la Grecia torna alla dracma ed i creditori avranno gli spiccioli quando ci sarà la possibilità di darglieli, con il rischio che la cosa porti a anche a tensioni di ordine politico, dato che l'uscita dalla moneta unica sarebbe "traumatica" per il ruolo della Grecia nella UE;
2) implementazione del piano di luglio: il 90% dei bondholders aderisce allo swap (e fra questi, il 90% dei possessori di bond fino al 2014, se ben ricordo) e si dà esecuzione a quel piano. Opzione menzionata da Venizelos per onore di firma, ma di fatto impraticabile. Formalmente in quanto le adesioni al piano per lo swap sono attorno al 75%, sostanzialmente perché lo swap è stato affossato dai mercati finanziari in quanto inutile a determinare l'esito della vicenda greca, e non c'è verso di resuscitarlo.
3) Default controllato: haircut del 50% su tutti i bond greci, da attuare sostanzialmente entro metà ottobre, data alla quale la Grecia finisce la benzina.
Perché "controllato" ? Perché la Grecia, come detto più volte, non può permettersi oggi un default nell'euro. Cioé, se la Grecia taglia il debito del 50% e resta nell'euro, senza l'assistenza della Troika le sarebbe comunque impossibile continuare a pagare gli interessi sul restante 50% di debito non tagliato.
Quindi, controllato vuol dire che la comunità internazionale si impegna a continuare ad assistere finanziariamente la Grecia dopo il default, nella speranza che gli sforzi che la Grecia realizzerà nei prossimi anni valgano a consentirle di generare un attivo primario senza accoppare l'economia greca e senza spingerla interamente nell'area dell'evasione fiscale, così che poi, tagliando magari questo 50% residuo di debito di un altro 50% di qui a qualche anno, con un secondo default, sia poi possibile tenere la Grecia nell'euro.
Considerate che per la Grecia la strada resterebbe durissima, ma almeno teoricamente praticabile, e si darebbe ai mercati una più credibile soluzione tamponea, idonea soprattutto a dare tempo agli altri PIIGS per provare a fare qualcosa, alle istituzioni europee di studiare qualche soluzione ecc. ecc.
Tant'è che il minfin tedesco ieri al meeting del FMI si è chiesto in un suo intervento - leggo sempre l'articolo del Sole - "se gli impegni presi a giugno e a luglio siano da considerarsi ancora sostenibili alla luce dei recenti sviluppi".