Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 2 (4 lettori)

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frmaoro

il Fankazzista
Gli altri paesi saranno morti di fame, ma i teutonici destinando più della metà delle loro esportazioni nell'UE, grazie all'euro, ne traggono un enorme beneficio. Con la fine dell'euro finisce anche la manna per i teutonici. I solcialdemocratici tedeschi ne sono consapevoli e si astengono dal dire certe stupidaggini come i bottegai alla Merkel & C.
amico mio
troppo poco come minaccia
 

sboom69

Forumer attivo
se dovesse saltare la UE la germania dovra ricominciare, moralmente e psicologicamente, come nel 1945; sarà forte quanto volete, ma molta della sua forza dipende dall'essere nella UE , altrimenti i dazi parlano con gli angeli lassù, rischia di passare per ammazza popoli e il suo voto alla fine vale 1, se andasse ai ferri corti anche di meno
 

frmaoro

il Fankazzista
Juncker, Mettere Atene Sotto Tutela E' Inaccettabile

di: Agi Pubblicato il 30 gennaio 2012| Ora 14:45



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(AGI) Bruxelles - Mettere Atene sotto la tutela dell'Ue e' inaccettabile. Lo ha detto il presidente dell'Eurogruppo, Jean Claude Juncker, che boccia la proposta tedesca. "Sono fortemente contrario - dice - all'idea di imporre un commissariamento finalizzato solo alla Grecia. Non e' accettabile".n Berlino non si fida dell'impegno greco a implementare le riforme, specie in vista delle elezioni che si terranno prossimamente in Grecia e per questo ha chiesto una sorta di commissariamento del governo di Atee. La proposta ha incontrato una durissima resistenza da parte dei greci. .
 

frmaoro

il Fankazzista
Quel che si sa fin d’ora è che i Cds continuano a essere una mina esplosiva sulle sorti del mercato, per ora non disinnescata, nonostante i buoni propositi enunciati dal G20, fin dal vertice del 2009. Entro la fine del 2012 , era stato deciso dal summit dei ministri finanziari, gli scambi dei Cds avrebbero dovuto essere concentrati in mercati organizzati. In particolare, i Cds sugli Stati sovrani avrebbero dovuto essere gestiti dalla società di clearing controllata dalla Financial Securities Authority britannica. Ma, a undici mesi dalla scadenza prevista, solo il 9,4% delle operazioni di uno sterminato mercato da 29.600 miliardi di contratti (dato della Bri di Basilea) risulta avvenire in una stanza di compensazione ufficiale.
Eppure, gli avvenimenti del 2008/09, culminati con il salvataggio di Aig, che rischiava di esser sommersa da valanghe di Cds che non era in grado di onorare, e delle sue controparti (in primis Goldman Sachs) hanno dimostrato che i Cds, efficaci nella gestione di contratti sulle società private, non sono in grado di garantire alcuna protezione in occasione di una crisi sistemica come quella che potrebbe innescarsi con un default selvaggio della Grecia. I 50 miliardi di Cds rivelati dal New York Times, dunque, rischiano di essere la punta di un iceberg che, in assenza di nuove regole, potrebbe innescare una crisi di sistema.
Ai Cds ha dedicato una parte della sua relazione nel corso del recente convegno Aiaf Emilio Girino, professionista e docente del dipartimento Fince del Cuoa, dal titolo illuminante “Come disinquinare il mercato degli oscuri pseudo-derivati”.
Secondo Girino è sbagliato considerare il Cds alla stregua di un derivato finanziario, invece che un contratto di copertura assicurativa. In questo modo è stato possibile che il derivato potesse stipularsi senza alcuna limitazione o preclusione. “In questo modo – dice Girino – il mercato si è rapidamente riempito di Cds multipli, cioè la stipulazione di più Cds sullo stesso credito, e di Cds nudi, stipulati anche in assenza di un credito da proteggere”. Ovvero “ad esser un po’ rozzi, il Cds multiplo equivale ad assicurare cinque volte o più la propria casa contro l’incendio, il Cds nudo vuol dire assicurare la casa del vicino”.
Le conseguenze? Il Cds è diventato un’arma speculativa per eccellenza. “Chi ha stipulato un Cds multiplo – spiega Girino – ha paradossalmente l'interesse che il debitore non adempia, cioè che la casa propria bruci, perché dal default ricaverebbe assai di più che dall’adempimento (nell’esempio, cinque volte il valore della casa). Chi ha stipulato un Cds nudo ha solo interesse che il debitore non adempia, cioè che la casa del vicino bruci, perché solo così si procurerà un profitto”. E’ questo l’obiettivo di buona parte dei detentori di Cds, che non hanno alcuna necessità di proteggersi contro titoli che non possiedono. “Chi ha fatto schizzare il valore dei Cds sull’Italia ancor prima del declassamento del rating non possedeva nemmeno l’ombra di un Btp”.
Tutto questo è possibile perché il valore del Cds, trasformato in uno strumento negoziabile, è influenzato dal volume degli scambi assai di più che dalla solvibilità del debitore. Scambi, del resto, più opachi che mai, perché avvengono senza alcun controllo né alcuna trasparenza. Il mercato over the counter è concentrato nelle mani di di cinque colossi bancari internazionali che hanno facile gioco ad influenzare i prezzi in assenza di qualsiasi tracciabilità degli scambi che, in certi casi, avvengono in busta chiusa.
Contro questo mercato si sono espressi Warren Buffett, che ha parlato di “strumenti di distruzione di massa finanziari” (ma pure ne ha largamente usufruito), e Jean-Claude Trichet. Ogni tentativo di regolazione è per ora approdato a ben poco.
Le conseguenze sono inquietanti. “Se fosse in vigore un sistema di regole in questa parte rilevante del sistema – argomenta il New York Times – non ci sarebbe incertezza sulla capacità delle controparti di tener fede ai propri impegni anche in epoche di crisi. Sarebbe sufficiente imporre il passaggio attraverso le clearing house, il cui compito è proprio di verificare la consistenza delle garanzie dei soggetti dei contratti. Solo loro potrebbero imporre misure standard e verificare la consistenza delle garanzie, magari aumentandole nel caso che le circostanze lo richiedano”.
Al contrario, per usare l’esempio del quotidiano Usa, “se la congiuntura italiana peggiorasse, il costo della protezione di un Cds sul default Italia potrebbe schizzare in alto rispetto ai 401.000 dollari per 10 milioni pagati in questi giorni. Ma in tal caso il venditore del Cds, spesso una banca italiana, avrebbe difficoltà a far fronte all’impegno. Si creerebbe una crisi di liquidità che, a catena, potrebbe far esplodere una crisi di sistema”. Difficile che capiti, anzi molto difficile dopo la rete di protezione stesa dalla Bce. Ma la sola eventualità è un’arma formidabile in mano a pochi speculatori, che si arricchiscono con poco rischio. In assenza di una vera risposta dei regolatori.
 

giub

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Lo dicevo anch'io l'altro giorno.
Quando tutto pare in linea di arrivo, alza sempre l'asticella ...

lo dicevamo, lo dicevamo...
Ieri Paolini su La7 parlava dell'eugenetica nazista....
La propaganda era: un malato costa al sano contribuente tedesco 4 marchi al mese. Il suo stipendio è 3,5...perchè non sterilizzarlo? Pio si è passati direttamente all'eliminazione dei bambini "malati"...
E sappiamo fino dove si è alzata l'asticella. E tutto razionalmente, con le migliori menti che dicevano "non possiamo dire al contribuente tedesco che deve spezzarsi la schiena per mantenere questi soggetti"
 

frmaoro

il Fankazzista
per ora i fatti indicano che la germania e la merkel ci sta guadagnando da tutto questo perchè dovrebbe cambiare atteggiamento ???
 
Stato
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