Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 2 (6 lettori)

Stato
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tommy271

Forumer storico
certo, era solo per dire che l'approvazione non ha avuto impatto sui ggb, in altri termini il mercato prezza ancora sotto l'ipotetico valore dello swap e non trova forti scommettitori sull'hold-out.

Si e quoto anche Stock.
Dai "media" sembra passare l'ipotesi che la Grecia si è salvata dal "default".
Gli investitori sanno che non è così ... altre prove ci attendono.
 

robinson

Forumer storico
Grecia: Roesler, Voto Parlamento Solo Un Passo Avanti

di: WSI Pubblicato il 13 febbraio 2012| Ora 11:00



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(AGI) Berlino - Il ministro dell'Economia tedesco, il liberale, Philipp Roesler sostiene che il voto di ieri del Parlamento greco e' "solo un passo avanti bella giusta direzione". Insomma, l'approvazione dei nuovi tagli va bene, ma non basta per ottenere i 130 miliardi di euro di aiuti internazionali. Per il via libera dell'Europa, secondo Roesler, manca ancora l'ok della troika. "va bene che le leggi siano passate - dice il ministro - con una larga maggioranza ma quello che serve e' l'implementazione delle riforme strutturali". "Abbiamo fatto un passo nella giusta direzione - aggiunge - ma siano ancora lontani dall'obiettivo". Roesler ricorda che alcune leggi di riforma fiscale sono state approvate dal Parlamento ma non sono mai state sufficientemente implementate. .

questi sono sadici, come lo erano nella prima metà del novecento!

"ma siamo ancora lontani dall' obiettivo",

caz.zo, ma è la frase da dire dopo una giornata drammaticfa come quella di ieri?
Hanno fatto karakiri per restare nell' euro e scongiurare un default a partenza da loro! Che questi crucchi si prendano loro la responsabilità di buttarli fuori dalla porta!!!!

mi sembra di rivedere quei film sui naz.isti: "cammina, ya, che ancora manca per arrifare al campo di concentramento"
 

tommy271

Forumer storico
Gli stati della zona euro e del FMI pienamente controllare il flusso dei pagamenti

Nelle decisioni dell'Eurogruppo il "conto speciale del debito greco"

Pubblicato il: Lunedi 13 February, 2012

Ultimo aggiornamento: 2012/02/13 11:25

Solo per il web





I dettagli tecnici di come il conto specifico bloccato, dove hanno depositato il denaro degli aiuti europei alla Grecia saranno presentati alla riunione del Consiglio dei Ministri delle Finanze della zona euro (Eurogruppo) Mercoledì.

L'accettazione del conto specifico bloccato è uno dei termini chiave e uno garanzie supplementari richieste dalla troika del governo greco.
Infatti, il Fondo Monetario Internazionale sembra essere accolto e che l'account è stato creato nel riconoscimento che si tratta di un'ulteriore garanzia per il rimborso del debito greco.

Aggiungendo a questa considerazione la quantità significativa di nuovo prestito gli stati della zona euro e il Fondo monetario internazionale sarà in grado di controllare completamente il flusso dei pagamenti e di decidere quando ad erogare i soldi. Ciò si applica alla volontà dell'Eurogruppo per la Grecia di prendere i soldi solo quando sono coerenti con quanto stabilito.
Secondo la proposta tedesca per la creazione di speciali conto bloccato, che trova in molti Stati membri dell'area dell'euro, ma la Commissione europea - vi è un ulteriore meccanismo per il controllo della Grecia, che colpisce la sovranità del paese, ma un mezzo di rassicurare gli investitori in grado di garantire la corretta gestione del denaro preso dalla Grecia.


(Ta Nea)


***
Le controverse "garanzie" richieste.
 

ferdo

Utente Senior
questi sono sadici, come lo erano nella prima metà del novecento!

"ma siamo ancora lontani dall' obiettivo",

caz.zo, ma è la frase da dire dopo una giornata drammaticfa come quella di ieri?
Hanno fatto karakiri per restare nell' euro e scongiurare un default a partenza da loro! Che questi crucchi si prendano loro la responsabilità di buttarli fuori dalla porta!!!!

mi sembra di rivedere quei film sui naz.isti: "cammina, ya, che ancora manca per arrifare al campo di concentramento"

detto poi da un vietnamita
 

yellow

Forumer attivo
Fate circolare poichè è la semplice verità:down:
Luigi Bruti Liberati, professore di Storia contemporanea dell’Università degli studi di Milano.
 
"Quello che invece non va dimenticato è che la Germania non ha mai pagato un euro come risarcimento per la Seconda guerra mondiale.
Non ha versato nulla all’Italia, nonostante gli eccidi perpetrati nel nostro Paese dopo l’8 settembre 1943.
Né tantomeno ha pagato qualcosa alla Russia, invasa dall’esercito di Hitler».


 

robinson

Forumer storico
Fregate, sottomarini e caccia Quelle pressioni di Merkel e Sarkò per ottenere commesse militari Fonte: Marco Nese - Corriere della Sera | 13 Febbraio 2012

I greci sono alla fame, ma hanno gli arsenali bellici pieni. E continuano a comprare armi. Quest'anno bruceranno il tre per cento del Pil (prodotto interno lordo) in spese militari. Solo gli Stati Uniti, in proporzione, si possono permettere tanto. Ma cosa spinge Atene a sperperare montagne di soldi? La paura dei turchi? No, è l'ingordigia della Merkel e di Sarkozy. I due leader europei mettono da mesi il governo greco con le spalle al muro: se volete gli aiuti, se volete rimanere nell'euro, dovete comprare i nostri carri armati e le nostre belle navi da guerra.
Le pressioni di Berlino sul governo di Atene per vendere armi sono state denunciate nei giorni scorsi da una stampa tedesca allibita per il cinismo della Merkel, che impone tagli e sacrifici ai cittadini ellenici e poi pretende di favorire l'industria bellica della Germania.
Fino al 2009 i rapporti fra Atene e Berlino andavano a gonfie vele, il governo greco era presieduto da Kostas Karamanlis (centrodestra), grande amico della Merkel. Gli anni di Karamanlis sono stati una vera manna per la Germania. «In quel periodo - ha calcolato una rivista specializzata - i produttori di armi tedeschi hanno guadagnato una fortuna». Una delle commesse di Atene riguardò 170 panzer Leopard, costati 1,7 miliardi di euro, e 223 cannoni dismessi dalla Bundeswehr, la Difesa tedesca.
Nel 2008 i capi della Nato osservavano meravigliati le pazze spese in armamenti che facevano balzare la Grecia al quinto posto nel mondo come nazione importatrice di strumenti bellici. Prima di concludere il suo mandato di premier, Karamanlis fece un ultimo regalo ai tedeschi, ordinò 4 sottomarini prodotti dalla ThyssenKrupp.
Il successore, George Papandreou, socialista, si è sempre rifiutato di farseli consegnare. Voleva risparmiare una spesa mostruosa. Ma Berlino insisteva. Allora il leader greco ha trovato una scusa per dire no. Ha fatto svolgere una perizia tecnica dai suoi ufficiali della Marina, i quali hanno sentenziato che quei sottomarini non reggono il mare.
Ma la verità, ha tuonato il vice di Papandreou, Teodor Pangalos, è che «ci vogliono imporre altre armi, ma noi non ne abbiamo bisogno». Gli ha dato ragione il ministro turco Egemen Bagis che, in un'intervista allo Herald Tribune, ha detto chiaro e tondo: «I sottomarini della Germania e della Francia non servono né ad Atene né ad Ankara».
Tuttavia, Papandreou, alla disperata ricerca di fondi internazionali, non ha potuto dire di no a tutto. L'estate scorsa il Wall Street Journal rivelava che Berlino e Parigi avevano preteso l'acquisto di armamenti come condizione per approvare il piano di salvataggio della Grecia.
E così il leader di Atene si è dovuto piegare. A marzo scorso dalla Germania ha ottenuto uno sconto, invece dei 4 sottomarini ne ha acquistati 2 al prezzo di 1,3 miliardi di euro. Ha dovuto prendere anche 223 carri armati Leopard II per 403 milioni di euro, arricchendo l'industria tedesca a spese dei poveri greci. Un guadagno immorale, secondo il leader dei Verdi tedeschi Daniel Cohn-Bendit.
Papandreou ha dovuto pagare pegno anche a Sarkozy. Durante una visita a Parigi nel maggio scorso ha firmato un accordo per la fornitura di 6 fregate e 15 elicotteri. Costo: 4 miliardi di euro. Più motovedette per 400 milioni di euro.
Alla fine la Merkel è riuscita a liberarsi di Papandreou, sostituito dal più docile Papademos. E i programmi militari ripartono: si progetta di acquisire 60 caccia intercettori. I budget sono subito lievitati. Per il 2012 la Grecia prevede una spesa militare superiore ai 7 miliardi di euro, il 18,2 per cento in più rispetto al 2011, il tre per cento del Pil. L'Italia è ferma a meno dello 0,9 per cento del Pil.
Siccome i pagamenti sono diluiti negli anni, se la Grecia fallisce, addio soldi. Ma un portavoce della Merkel è sicuro che «il governo Papademos rispetterà gli impegni». Chissà se li rispetterà anche il Portogallo, altro Paese con l'acqua alla gola e al quale Germania e Francia stanno imponendo la stessa ricetta: acquisto di armi in cambio di aiuti.
I produttori di armamenti hanno bisogno del forte sostegno dei governi dei propri Paesi per vendere la loro merce. E i governi fanno pressione sui possibili acquirenti. Così nel mondo le spese militari crescono paurosamente: nel 2011 hanno raggiunto i 1800 miliardi di dollari, il 50 per cento in più rispetto al 2001.


ancora qualche mese, che almeno il sarko perda le elezioni;

poi speriamo che la francia si sganci, e con l' italia almeno, si svegli da quest' incubo che ci porta tutti quanti al rigore: si, al "rigor mortis" :D

i tedeschi sono i più forti, ma ciò non significa che debbano comandare da soli (specie dopo tutte le kappelle che hanno fatto) e comunque possono finire anche in MINORANZA.
 

fenox

Forumer storico
la Grecia è stata di fatto commissariata; ora assomiglia più ad una colonia del quarto reich. Probabilmente diventerà un paese migliore da un punto di vista economico; certamente si è scritta una pagina importante sul futuro dell'europa a controllo sassone.
 

g.ln

Triplo Panico: comprare
cinismo tedesco!

Grecia: Roesler, Voto Parlamento Solo Un Passo Avanti

di: WSI Pubblicato il 13 febbraio 2012| Ora 11:00
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(AGI) Berlino - Il ministro dell'Economia tedesco, il liberale, Philipp Roesler sostiene che il voto di ieri del Parlamento greco e' "solo un passo avanti bella giusta direzione". Insomma, l'approvazione dei nuovi tagli va bene, ma non basta per ottenere i 130 miliardi di euro di aiuti internazionali. Per il via libera dell'Europa, secondo Roesler, manca ancora l'ok della troika. "va bene che le leggi siano passate - dice il ministro - con una larga maggioranza ma quello che serve e' l'implementazione delle riforme strutturali". "Abbiamo fatto un passo nella giusta direzione - aggiunge - ma siano ancora lontani dall'obiettivo". Roesler ricorda che alcune leggi di riforma fiscale sono state approvate dal Parlamento ma non sono mai state sufficientemente implementate. .

Il post di frmaoro ben fotografa il cinismo senza fine dei tedeschi.
Attento governo e popolo tedesco, siete già stati avvertiti da Monti, e prima di lui dalla vostra brutta storia recente! Non dimenticatela!
Ciao, Giuseppe
 
Stato
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