Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 2 (16 lettori)

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frmaoro

il Fankazzista
Grecia sull'orlo del collasso bussa alla porta della Turchia

di: WSI Pubblicato il 20 marzo 2012| Ora 16:16



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Evangelos Venizelos, da ieri ex ministro greco delle Finanze. Si è dimesso per guidare il partito socialista in vista delle prossime elezioni.


Roma - La Grecia sembra voler accelerare nel suo piano di privatizzazioni e chiede "aiuto" agli investitori turchi. E' quanto riporta Bloomberg, precisando che i funzionari del paese ellenico si sono recati a Istanbul nella giornata di oggi per intavolare trattative con gli uomini d'affari della Turchia. Obiettivo: vendere asset gestiti dallo stato e incassare soldi per far fronte alla montagna di debiti che fa tremare tutto il mondo.

La solidità della congiuntura turca contrasta in modo netto con il declino della Grecia: nei primi nove mesi del 2011, il prodotto interno lordo della Turchia è balzato infatti del 9,6% e, secondo le stime, è destinato a crescere a un ritmo ancora sostenuto.

In Grecia, invece, il Pil è atteso in calo del 4,8%. "Il fatto che Atene stia tornando a concentrarsi sul suo programma di privatizzazioni è una grande notizia. E la vicinanza geografica alla Turchia sarà molto importante", ha commentato Batu Aksoy, amministratore delegato di Turcas Petrol AS.

Il paese ellenico punta a raccogliere 50 miliardi di euro entro il 2017, attraverso la vendita di asset che includono infrastrutture idriche e per il turismo, porti, compagnie operative nel settore del gas, aeroporti regionali e strade. Il programma di vendita degli asset dovrebbe, secondo gli obiettivi dell'esecutivo, riuscire ad abbassare il rapporto debito/Pil al 116% nel 2020, rispetto al 165% del 2011.
 

tommy271

Forumer storico
solo per chi vuole investire sui nuovi ggb
la cosa da capire è su che scadenza conviene andare per quanto mi riguarda io vado sempre sulle scadenze più lunghe perchè costano meno poi in questo caso essendo delle step up cupon il vantaggio è maggiore
commenti opinioni gradite :)

Io, per il momento, mi limito ad attendere i titoli.
Poi, se è il caso, mi concentrerò sul 2023 in attesa di occasioni alla "russiabond" per recuperare il maltolto.

Nel frattempo, però, voglio chiarire la questione delle commissioni sui mini-bond.
 

StockExchange

Forumer storico
Oggi, nonostante tutto, il Portogallo pare in buon recupero rispetto alle scorse settimane ritoccando i minimi del periodo: attualmente a 1111 pb., in guadagno di una cinquantina di punti base.
Piuttosto stabili le oscillazioni di Spagna 319 pb., Italia 283 pb. e Francia 98 pb.
La nostra Grecia si trova anch'essa sul supporto, ora a 1604 pb.

Portogallo: crisi, governo privatizza cantieri navali
20 MARZO, 11:57

(ANSAmed) - Madrid :)-?), 20 MAR - Per garantire nuove iniezioni di capitali e far fronte all'elevato debito pubblico di circa 270 milioni di euro, il governo del Portogallo ha annunciato la privatizzazione dei maggiori cantieri navali del Paese, quelli di Viana do Castelo. E' quanto ha anticipato in dichiarazioni ai media il primo ministro lusitano, Pedro Passos Coelho, che ha motivato la decisione col fatto che l'esecutivo "non è in condizioni di poter garantire nuove iniezioni di capitale" necessarie per far fronte alla grave crisi, con i tagli severi della spesa pubblica per centrare i suoi obiettivi di riduzione del deficit. Secondo il governo, la privatizzazione è stata annunciata dopo aver sondato l'interesse di vari gruppi imprenditoriali nell'acquisto dei cantieri navali, fra i quali alcuni cinesi, russi e portoghesi. La previsione è di chiudere la vendita del cento per cento dei cantieri navali di Viana do Castelo prima della fine di luglio.

Passos Coelho ha assicurato che sarà salvaguardato "il maggior numero possibile" dei 670 posti di lavoro dei cantieri navali, che occupano una superficie di 270.000 metri quadri a 400 km al nord di Lisbona. Creati nel 1944, furono nazionalizzati nel 1975, poco dopo la morte del dittatore Antonio de Oliveira Salazar. Fra le forniture in costruzione nei cantieri, due navi per il Venezuela per un appalto di 128 milioni di euro, in virtù di un accordo firmato fra i governi dei due Paesi nell'ottobre del 2010. (ANSAmed) YK8

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http://ansamed.ansa.it/ansamed/it/n...2012/03/20/visualizza_new.html_134701748.html

Quando una obbligazione è fortemente distressed è incredibile quanto sia reattiva in positivo o in negativo a qualunque notizia :rolleyes:
Questa suona come quella dei porti del Pireo a cui erano interessati i Cinesi.
E infatti non metto in dubbio che troveranno ottime occasioni di joint ventures nell'egeo. Intanto gli obbligazionisti hanno cominciato col finanziare 100 mld di piano Marshall, e ancora non si sa se domani saranno 135 e poi ancora.....fino magari a ripudiare tutto il debito. Unica certezza i fondi europei dati a recovery sotto forma di EFSF e quanto oggi il mercato è disposto a pagare la spazzatura greca.

Nel caso del Portogalo, cosa dovrebbe interessare a un investitore se privatizzano o meno i cantieri navali ? Certo è un passo nella giusta direzione.
Ma nessuno dubita sulla buona volontà di tutti i rimanenti piigs.
Tra l'altro il lavoro che aveva fato la Grecia nel 2009-2010 era impressionante e forse non gli è stato riconosciuto il giusto merito.
Indubbiamente ha tardato e nicchiato sulle privatizzazioni, questa la sua vera colpa. Ma è anche vero che in un contesto così deteriorato, anche grazie alla brillante terapia tedesca a base di sfiducia dei mercati finanziari e inedia, poi gli asset ti tocca svenderli.
E così la buona volontà la devi sempre rapportare al livello di sacrifici richiesti.
Adesso anche per SuperMario e per l'Italia è tutto un fiorire di encomi in giro per il mondo. Vediamo se poi appena si vedono gli effetti dell'austerity sul pil e magari si deve fare un'altra stretta e maggiori sacrifici, ma di quelli seri, come si mette la questione.
Il problema è che quando poi i tedeschi confrontano gli effetti della loro terapia e i numeri reali che generano, con i risultati miracolosi che loro si aspettano, gli scatta la frustrazione, si inkazzano e cominciano con la storia dei target entro il 2020....e via si ricomincia.....
e loro per farsi tornare i numerini hanno dimostrato che sono disposti a far ristrutturare pure tutti i debiti periferici uno per uno.
Così l'onta dell'insolvenza cade sui paesi cicala, loro passano sempre più per virtuosi e in uno stato permanente di crisi cronica, si indebitano a tassi reali negativi, riescono a non far apprezzare troppo l'euro (che in realtà per naturale conseguenza di quanto lo vogliono stabile e corazzato, a fronte delle politiche monetarie USA e UK a botte di QE, dovrebbe già averlo doppiato il $).

Tra l'altro ricordo a tutti che se anche ristrutturassimo domani il debito pubblico italiano, oggi è già molto meno un problema tedesco che non un anno fa ;) . Forse sarà un problema per il retail italiano che si ingozza di "btp Italia" e delle nostre banche che hanno piazzato la liquidità bce sugli stessi titoli nostrani per lucrare sul differenziale.

Quello che sarebbe importantissimo monitorare è se si sta procedendo a un grado di integrazione politica, fiscale e finanziaria e conseguentemente re-integrazione dei rapporti globali di interdipendenza del settore finanziario in Europa.... o se invece, mentre si chiacchiera e si spendono tante belle parole e propositi, poi si procede a isolare il rischio piigs ognuno al proprio paese, maialino per maialino, fosse questo il vero firewall di cui parlano ? ;)
Come ho già detto in passato, non vorrei che vogliano farlo passare lungo le Alpi e i Pirenei, questa cortina tagliafuoco. :rolleyes:
E dire che le banche italiane erano le più virtuose da questo punto di vista, con esposizioni minimali ai piigs se non fosse per il nostro stesso debito pubblico. :wall:
 
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frmaoro

il Fankazzista
Io, per il momento, mi limito ad attendere i titoli.
Poi, se è il caso, mi concentrerò sul 2023 in attesa di occasioni alla "russiabond" per recuperare il maltolto.

Nel frattempo, però, voglio chiarire la questione delle commissioni sui mini-bond.
il problema come sempre è il timing ho paura che con tutte le sberle che abbiamo preso tutti noi aspettiamo prezzi prezzi molto bassi con il rischio di perdere il treno
i prezzi attuali per me scontano quasi tutte le news negative
 

tommy271

Forumer storico
Quando una obbligazione è fortemente distressed è incredibile quanto sia reattiva in positivo o in negativo a qualunque notizia :rolleyes:
Questa suona come quella dei porti del Pireo a cui erano interessati i Cinesi.
E infatti non metto in dubbio che troveranno ottime occasioni di joint ventures nell'egeo. Intanto gli obbligazionisti hanno cominciato col finanziare 100 mld di piano Marshall, e ancora non si sa se domani saranno 135 e poi ancora.....fino magari a ripudiare tutto il debito. Unica certezza i fondi europei dati a recovery sotto forma di EFSF e quanto oggi il mercato è disposto a pagare la spazzatura greca.

Nel caso del Portogalo, cosa dovrebbe interessare a un investitore se privatizzano o meno i cantieri navali ? Certo è un passo nella giusta direzione.
Ma nessuno dubita sula buona volontà di tutti i rimanenti piigs.
Tra l'altro il lavoro che aveva fato la Grecia nel 2009-2010 era impressionante e forse non gli è stato riconosciuto il giusto merito.
Indubbiamente ha tardato e nicchiato sulle privatizzazioni, questa la sua vera colpa. Ma è anche vero che in un contesto così deteriorato, anche grazie alla brillante terapia tedesca a base di sfiducia dei mercati finanziari e inedia, poi gli asset ti tocca svenderli.
E così la buona volontà la devi sempre rapportare al livello di sacrifici richiesti.
Adesso anche per SuperMario e per l'Italia è tutto un fiorire di encomi in giro per il mondo. Vediamo se poi appena si vedono gli effetti dell'austerity sul pil e magari si deve fare un'altra stretta e maggiori sacrifici, ma di quelli seri, come si mette la questione.
Il problema è che quando poi i tedeschi confrontano gli effetti della loro terapia e i numeri reali che generano, con i risultati miracolosi che loro si aspettano, gli scatta la frustrazione, si inkazzano e cominciano con la storia dei target entro il 2020....e via si ricomincia.....
e loro per farsi tornare i numerini hanno dimostrato che sono disposti a far ristrutturare pure tutti i debiti periferici uno per uno.
Così l'onta dell'insolvenza cade sui paesi cicala, loro passano sempre più per virtuosi e in uno stato permanente di crisi cronica, si indebitano a tassi reali negativi, riescono a non far apprezzare troppo l'euro (che in realtà per naturale conseguenza di quanto lo vogliono stabile e corazzato, a fronte delle politiche monetarie USA e UK a botte di QE, dovrebbe già averlo doppiato il $).

Tra l'altro ricordo a tutti che se anche ristrutturassimo domani il debito pubblico italiano, oggi è già molto meno un problema tedesco che non un anno fa ;) . Forse sarà un problema per il retail italiano che si ingozza di "btp Italia" e delle nostre banche che hanno piazzato la liquidità bce sugli stessi titoli nostrani per lucrare sul differenziale.

Quello che sarebbe importantissimo monitorare è se si sta procedendo a un grado di integrazione politica, fiscale e finanziaria e conseguentemente re-integrazione dei rapporti globali di interdipendenza del settore finanziario in Europa.... o se invece, mentre si chiacchiera e si spendono tante belle parole e propositi, poi si procede a isolare il rischio piigs ognuno al proprio paese, maialino per maialino, fosse questo il vero firewall di cui parlano ? ;)
Come ho già detto in passato, non vorrei che vogliano farlo passare lungo le Api e i Pirenei, questa cortina tagliafuoco :rolleyes:
E dire che le banche italiane erano le più virtuose da questo punto di vista, con esposizioni minimali ai piigs se non fosse per il nostro stesso debito pubblico. :wall:

La "sirena" delle privatizzazioni con conseguente apporto di capitali "freschi" è sempre un buon viatico.
Per la Grecia ha avuto il fiato corto, perchè più che "privatizzare" si induce a svendere o a "regalare".
Vedremo, per il "buon allievo" lusitano, come si prospetteranno gli avvenimenti futuri.
 

tommy271

Forumer storico
il problema come sempre è il timing ho paura che con tutte le sberle che abbiamo preso tutti noi aspettiamo prezzi prezzi molto bassi con il rischio di perdere il treno
i prezzi attuali per me scontano quasi tutte le news negative

Purtroppo io vedo la situazione macro ancora in peggioramento.
Un primo giro di boa saranno le elezioni, se ci sarà la possibilità di formare un governo stabile, è probabile una leggera risalita.
Ma se non si promuove un vero "Piano Marshall", la vedo dura nei prossimi mesi.
 

frmaoro

il Fankazzista
Purtroppo io vedo la situazione macro ancora in peggioramento.
Un primo giro di boa saranno le elezioni, se ci sarà la possibilità di formare un governo stabile, è probabile una leggera risalita.
Ma se non si promuove un vero "Piano Marshall", la vedo dura nei prossimi mesi.
ok giusto ma tutte queste news sono evidenti ormai quindi ampiamente scontate nei prezzi
non c'è un analista al mondo positivo sulle prospettive greche :)
 
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pier87

GBP uber alles
Io, per il momento, mi limito ad attendere i titoli.
Poi, se è il caso, mi concentrerò sul 2023 in attesa di occasioni alla "russiabond" per recuperare il maltolto.

Nel frattempo, però, voglio chiarire la questione delle commissioni sui mini-bond.

l'impiegato di iwbank di persona mi ha detto che non dovrebbero esserci commissioni essendo stati forzati...ma mi sembrava una risposta dettata dal buon senso più che dalla conoscenza dei fatti...
 

tommy271

Forumer storico
l'impiegato di iwbank di persona mi ha detto che non dovrebbero esserci commissioni essendo stati forzati...ma mi sembrava una risposta dettata dal buon senso più che dalla conoscenza dei fatti...

Potrebbe essere una risposta ragionevole, vediamo se poi si concretizza.
Più che forzata ... per i minibond avuti in concambio ...
 
Stato
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