Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 2

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Loverdos: nei prossimi mesi di sviluppi politici






«La riunione dell'Eurogruppo e un risultato positivo per il finanziamento del paese è un prerequisito per qualsiasi sviluppo in generale nei partiti. Non ci sarà crisi di governo in alcun modo sulle questioni che hanno a che fare con la manipolazione di parte ", ha detto l'ex ministro Andreas Loverdos Real stazione radio.

Lui ha detto di non rendere pubblica la lettera al signor Venizelos e ha aggiunto che il periodo seguirà il finanziamento sarà "mesi di sviluppi politici." "Sosteniamo il governo, non è cambiato.

Prevediamo di finanziare il paese e il suo finanziamento sarebbe stata la fine di un periodo e la prossima volta, perché non ci sarà spazio per alcuni mesi il paese a combattere, sarà mesi e sviluppi politici ", ha detto, aggiungendo:" In tutti i parti è la mobilità. Credo che nessuno dovrebbe osare qualcosa. E 'stato a livello nazionale e politicamente inaccettabile, prima che il paese ha finanziato, ma poi penso che ci sia spazio per i movimenti politici di non lasciare che le cose sulla fortuna e rientrano tutti a parte senza di te si capisce. "

Fonte: ANA-MPA

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Loverdos è un esponente di primo piano del PASOK. Attualmente in contrasto con Venizelos.

����:Capital.gr
 
Il riferimento temporale dei loro "prossimi giorni" spazia da domani ai prossimi 2/3 anni, tanto per non sbagliare.
Vi risparmio l'allucinante sequenza di cretinate che ha sparato il nostro Olli prima del PSI; in ogni caso, se volete recuperarle e farvi quattro risate (oltre che domandarvi come mai uno come questo possa ancora parlare) le trovate tutte sfogliando queste quasi 10.000 pagine

Carissimo Max, hai ragione. Ma nel mio post volevo sottolineare che in questa telenovela greca il nostro teutonico Schaeuble, in termini di posticipare le soluzione del "dramma greco", è il primo della classe.
 
il caso
08/11/2012
Merkel: economia al palo
rischiamo una crisi doppia


Gianluca Paolucci


Intervento europeo sui bilanci degli Stati, armonizzazione delle politiche economiche per evitare che le perdite di competitività di uno dei paesi membri abbia ripercussioni sugli altri, armonizzazione dei mercati finanziari. Ancora: sì alla vigilanza bancaria ma «meglio ben fatta che fatta in fretta», voto all’europarlamento limitato ai paesi dell’area euro per le materie che riguardano solo l’Eurozona. Angela Merkel torna a Bruxelles, ospite del Parlamento europeo, per la prima volta dal 2007, nel giorno della rielezione di Barack Obama. Lo fa con un forte e reiterato richiamo all’unità. E di fronte ai deputati dell’Unione traccia le linee guida di quella che dovrà essere l’Europa del futuro secondo la visione tedesca.


Una visione che la Cancelliera espone con determinazione perché, spiega, se l’Europa non riparte la crisi in corso peggiorerà. «I primi sforzi sono già visibili ma rimane ancora molto da fare, non dobbiamo fermarci a metà strada», spiega agli europarlamentari. La Cancelliera tedesca tende visita al connazionale Martin Schulz prima di imbarcarsi su un aereo alla volta di Londra, dove l’aspetta il premier britannico David Cameron, con quale dovrà discutere del nodo del bilancio europeo sul quale i britannici hanno minacciato il veto in vista del vertice Ue che deve chiudere la vicenda in programma il 22 ottobre.



Una visione che riprende i «quattro pilastri» cari a Van Rompuy ma se ne distanzia per alcuni aspetti sostanziali. Come quella Unione bancaria «meglio fatta bene» che in fretta che lascia intendere che l’accordo in vista del vertice dei capi di Stato e di governo di dicembre, che dovrebbe sancire l’intesa politica anche su questa questione, è ancora lontano.

Il richiamo della Merkel è per tenere salda l’Unione. Agli inglesi manda a dire di «non riuscire a immaginare un’Europa senza la Gran Bretagna». E la butta anche sul sentimentale quando invita i britannici a riflettere sul fatto che «si può essere felici su un’isola ma da soli non si è felici». Prende l’impegno, di fronte al Parlamento, di fare in modo che l’Europa non sia a due velocità ma tutti insieme. « Stiamo vivendo una grande crisi dell’euro - ha anche detto la cancelliera -, ma rischia di arrivare una crisi ancora più grande se l’economia europea non riuscirà a riprendersi».

E ripete in tre lingue ( tedesco, francese e inglese) «Uniti, per il meglio». Le parole dure sono però riservate alla Grecia, che ieri sera ha votato sul nuovo pacchetto di tagli. La ricetta della Troika è indigesta ma darà i suoi frutti, a patto che i governanti Greci facciano il loro dovere. «Non è possibile che ci sia un sistema fiscale e non ci sia un gettito fiscale. Non è possibile che uno sciopero blocchi privatizzazioni e razionalizzazioni, non è possibile che il servizio ferroviario abbia introiti dai biglietti che non bastano a pagare il personale». Concetti simili a quelli usati, in mattinata e con ancor più durezza, da un alto funzionario della Commissione impegnato sul dossier di Atene. L’Europa del futuro Made in Germany prevede che tutti facciano i compiti a casa.
 
Chiusura negativa per la Borsa di Atene: ASE a 794 punti -3,80%.

Spread negativo a 1628 pb.

Benchmark a Francoforte, in flessione ma ora in lievissima ripresa: bid/ask 31,31 - 32,70. Sul MOT 31,70 - 32,61.
Il 2041 a Francoforte 21,61 - 22,95. Sul MOT 21,58 - 22,30.

Deboli e cedenti gli altri soci del Club Med: Portogallo 728 pb. Spagna 461 pb. Italia 363 pb.
 
Ultima modifica:
Bendit: la solidarietà europea non lascerà fallire la Grecia







La mancanza di una strategia per rilanciare l'economia greca ha evidenziato europarlamentare e leader dei Verdi, Daniel Cohn-Bendit, dichiarazioni sulla radio francese Europe 1, prima di venire in Grecia per incontrare il primo ministro, Antonis Samaras.

Alla domanda se il popolo greco in grado di resistere alle nuove "misure violente," l'onorevole Cohn-Bendit ha detto: "No, la logica folle di questo mondo è compiuta da coloro che tentano di imporre i Greci oggi. I salari sono diminuiti della metà negli ultimi due o tre anni. Il popolo greco non può permettersi questo piano, specialmente quando, come non riescono a catturare gli evasori fiscali che fanno i loro soldi all'estero, accettare quelli che sono colpiti in Grecia, vale a dire i dipendenti, funzionari e altri. "

Secondo il deputato, «che sembra aver compreso la necessità di una riforma immediata del funzionamento del governo greco per permettergli di assorbire i fondi esistenti, che avrebbe bisogno di essere aumentato al fine di dare nuovo impulso l'economia greca. " E come indicato, avviene infine in molti paesi. 'Applicare da una disciplina fiscale, ma manca un'altra strategia per rivitalizzare l'economia ", ha aggiunto.

Ecologista-Verde ha suggerimenti in materia, sostenuta MEP, e registrare nel settore dell'energia di cui la Grecia ha da tempo inserito la dipendenza del 90% dell'energia di cui ha bisogno. "So che in Grecia non c'è vento, c'è il sole ... è più facile parlare di energie rinnovabili in Svezia che in Grecia ", ha aggiunto ironicamente.

Per il leader dei Verdi, "l'errore è la mancanza di prospettiva sulla direzione dell'economia greca e la mancanza di prospettive per l'occupazione, in particolare per i giovani, il 50% dei quali sono disoccupati."

In osservanza del giornalista, che sulla base di questi dati si può presumere che non vi è stato alcun progresso per mesi, e che la Grecia non è sfuggito il pericolo di fallimento, il signor Cohn-Bendit ha detto: "Il fallimento della Grecia è improbabile, perché la solidarietà europea lo impedisce. Il problema, tuttavia, rimane di ciò è la prospettiva del paese. Il nuovo piano di austerità è troppo difficile senza dare prospettiva alla Grecia. "

"Parallelamente, è stato raggiunto, anche iniziare una discussione di merito sulla lotta dei due grandi mali della società greca che è la corruzione e il clientelismo", ha concluso l'eurodeputato.

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Cohn-Bendit è uno che vede bene. Oggi si trova ad Atene, avrà colloqui con Samaras ed in seguito incontrerà Kouvelis e Samaras.
Nessun appuntamento è previsto con Syriza :-o.

����:Capital.gr
 
Era già da un pò di mesi che ne parlavano ... non è questione di questi giorni.
Nonostante tutto è un segno di fiducia ... mettere la Grecia sulle banconote ...
Bè perlomeno abbiamo qualche speranza in più che la Grecia rimanga nell'euro...ve l'immaginate la Grecia sulle banconote che nel frattempo se n'è andata?:lol:
 
EU ministers to delay Greek aid call for weeks, official says.

EU Decision on Greek aid payment awaiting Troika report. Greek aid trance decision date seen possible on Nov. 26.
 
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