Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 2

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Vivo sul Piave, la mia trincea finisce li :lol:


Te xi un bravo toso ....

E V E T O Y - H E N E T I
I V E N E T I



UNA STIRPE – UN POPOLO – UNA NAZIONE

UNA CIVILTA’



I VENETI PRIMI

Le fonti scritte sugli antichi Veneti sono molte e ben note, distribuite in un ampio arco di secoli e riferibili ai più famosi scrittori Greci e Latini: da Omero a Virgilio, a Tito Livio, Plinio il Vecchio, etc.

I Veneti erano originari del medio oriente: di una regione posta vicino al Mar Nero.

Omero li chiamò "Evetoy" e così i tutti Greci, i Latini li dissero "Heneti" ben sapendo, come ci tiene a precisare Plinio (N.H. 37, 43) che questo termine era la traduzione di quello Greco.

Il significato Greco della parola EVETOY è: degni di lode, o lodevoli.
 
Te xi un bravo toso ....

E V E T O Y - H E N E T I
I V E N E T I



UNA STIRPE – UN POPOLO – UNA NAZIONE

UNA CIVILTA’



I VENETI PRIMI

Le fonti scritte sugli antichi Veneti sono molte e ben note, distribuite in un ampio arco di secoli e riferibili ai più famosi scrittori Greci e Latini: da Omero a Virgilio, a Tito Livio, Plinio il Vecchio, etc.

I Veneti erano originari del medio oriente: di una regione posta vicino al Mar Nero.

Omero li chiamò "Evetoy" e così i tutti Greci, i Latini li dissero "Heneti" ben sapendo, come ci tiene a precisare Plinio (N.H. 37, 43) che questo termine era la traduzione di quello Greco.

Il significato Greco della parola EVETOY è: degni di lode, o lodevoli.

:eek:
 
Anche gli spread proseguono nel movimento di restringimento.
Ora a 2062 pb., sono circa 300 pb. in meno rispetto a due giorni fa.
Li aspettiamo a 1500 pb?

E' tutto nelle loro mani ...speriamo l'abbiano capito ...

altrimenti siamo fottuti...:D

diciamo che tutta Europa ne ha le palle piene ...di questa sceneggiata ....li capisco anche ...

la forza la devono trovare dentro loro stessi ...anzichè cercarla fuori ...tutto o quasi tutto è stato fatto ...

non si può cambiare uno stato in pochi mesi ... ma se ci mettesero l'impegno giusto...dubito che l'Europa li scaricherebbe ...impegno e soldi ...:lol:
 
Sta crescendo la tensione nel Mar Egeo.
Oggi il Ministro della Difesa di Cipro si incontra con l'omologo di Atene mentre Papandreou vola a Washington per consultazioni.
Nei giorni scorsi tra Grecia e Israele è stato firmato un accordo militare.
La Turchia in questi giorni ha aumentato pressioni e minacce verso Cipro/Greca volte ad impedire le trivellazioni di Gas nel sottosuolo marino.
 
Sta crescendo la tensione nel Mar Egeo.
Oggi il Ministro della Difesa di Cipro si incontra con l'omologo di Atene mentre Papandreou vola a Washington per consultazioni.
Nei giorni scorsi tra Grecia e Israele è stato firmato un accordo militare.
La Turchia in questi giorni ha aumentato pressioni e minacce verso Cipro/Greca volte ad impedire le trivellazioni di Gas nel sottosuolo marino.

Pure sti turchi ...adessso spaccano i marroni ....un po di gas ...e quelli CE LO vogliono ciulare ...ma che andassero a fan....:lol:
 
Mercoledì, il punto: i due giorni trascorsi dal precedente commento hanno visto un qualche tentativo di assestamento dei prezzi sui nuovi minimi appena raggiunti. Vedremo se di qui partirà un rimbalzo, e di che consistenza e durata.

Il mercato ha sostanzialmente assorbito la ristrutturazione del debito greco, ampiamente scontata nei prezzi, e scommette su due circostanze, più volte indicate: la prima è il quando accadrà la ristrutturazione, la seconda è se essa avverrà con permanenza nell'euro oppure con abbandono della valuta comune.

Le due circostanze sono peraltro connesse: poiché, come rammentato, la Grecia non è nell'immediato in grado di defaultare permanendo nell'euro, default "ravvicinato" significa anche default fuori dall'euro, e quindi minore recovery per gli obbligazionisti.

Viceversa, ogni elemento che pospone nel tempo la ristrutturazione crea - in via del tutto teorica, occorrendo verificare in concreto l'evoluzione del quadro macro - la possibilità che la situazione greca migliori, rendendo possibile quel default nell'euro che oggi non è praticabile.

Della situazione sono ben al corrente i due attori principali della politica europea, tedeschi e francesi, che non a caso cercano di rassicurare il mercato sulla possibile permanenza della Grecia nell'euro - che vuol anche dire default "dopo" - e quindi recovery più elevato, il solo elemento idoneo a contenere la caduta dei prezzi dei tds greci.

Come detto in passato, la consistenza del recovery atteso incide sui corsi dei tds più lunghi. Sui lunghissimi, i prezzi si sono assestati ieri attorno ai minimi già segnalati due giorni fa, con il 2037 a 32,28 ed il 2040 a 31,81 (BBML)

La data del possibile recovery muove invece i titoli più corti, e qui segnalo come il marzo 2012 abbia chiuso ieri attorno a quota 52,85 (sempre BBML) e appaia oggi intenzionato a rimbalzare con volumi dignitosi sui mercati retail tedeschi (Stoccarda, in particolare). Già i due bond a scadenza maggio 2013 presentano un andamento che riflette attese di un possibile default "dopo" la scadenza dei titoli alquanto affievolite, avendo chiuso su BBML rispettivamente a 41,73 (il 4,6%) e 44,73 (il 7,5%)

In mezzo, le scadenze mediane tendono a perdere quota 40/100, ed in molti casi i prezzi si attestano già un paio di punti sotto tale soglia, dipendendo poi anche dal rateo e dalla data di stacco cedola, con i 2019 attorno a quota 37,5/100.

Sui titoli oltre tale lunghezza, le vendite disordinate dei due giorni precedenti, operate in precarie condizioni di liquidità, hanno innescato già ieri forti movimenti di rimbalzo nei casi di prezzi più sacrificati: il giorno precedente si erano visti dei 27,5/100 su scadenze 2022 - 2026, ed il mercato ha poi riallineato ieri attorno a valori di poco superiori ai 31/100.

Giovedì, il punto: dopo tanto scendere ed un paio di giorni di assestamento, è arrivato un forte rimbalzo per i tds greci. E' bastata una finestra di apertura dei protagonisti politici della vicenda ellenica circa il timing del default a consentire ai corsi di bond di prendere fiato.

Il rimbalzo è peraltro suscettibile di una qualche prosecuzione, poiché è verosimile che l'esigenza di realizzare lo swap che salva le banche/assicurazioni più malconce, nonché quella di sgravare la BCE dal suo pacchetto di tds greci, portino ad allungare i tempi del tormentone greco grosso modo fino a fine anno o all'inizio del prossimo ...

Una buona occasione per chi tradando abbia centrato i minimi o per chi volesse ridurre l'esposizione alla Grecia contenendo le perdite, cercando di cogliere i segnali di affievolimento del movimento rialzista per uscire sui massimi dello stesso.

Vediamo dunque come si è materializzato, il rimbalzo: sui titoli brevi, il marzo 2012 ha chiuso a 55,06, ed oggi allunga ulteriormente sui mercati retail tedeschi. Ottima anche la risalita dei due maggio 2013. Qui la volatilità è molto forte: i titoli con quella scadenza sono soggetti a più marcate oscillazioni in quanto a maggiore speculatività nell'ottica dello scommettitore che punti ad indovinare la data del default, poiché l'estate 2013 appare come un traguardo non facile da raggiungere. Siamo alla risalita a doppia cifra percentuale o giù di lì, con il 4,6% che chiude a 46,42 ed il 7,5% a 49,45. Anche qui, i mercati retail mostrano ancora una qualche spinta, seppure in condizioni di liquidità più precarie rispetto al titolo a scadenza 03/2012.

Non sorprende il comportamento dei lunghissimi, che rimbalzano anch'essi, ma in misura decisamente più contenuta dei corti: se infatti i primi sono sostenuti dalle aspettative che il tirare a campare possa mettere in salvo l'obbligazionista, consentendogli di essere ripagato a 100 prima del default, per i secondi questo ragionamento non tiene.

Che si guadagnino alla Grecia pochi o molti mesi, il risultanto non cambia, anzi: più si allunga il brodo, meno sostanzioso sarà il recovery per il bondholder, salvo che davvero la Grecia non riesca ad invertire la marcia e a produrre risultati che rendano almeno praticabile il default con permanenza nell'euro (sempre ammesso poi che la politica greca scelga questa strada).

Perché anche qui si veda maggiore convinzione nel recupero dei corsi, occorrerà che si verifichino circostanze nuove che non solo posticipino un default, ma lo rendano compatibile con la permanenza in area euro.

Così il 2037 chiude a quota 33,75 ed il 2040 a quota 33,65.

Fra corti e lunghissimi, in mezzo ci sono apprezzamenti nell'ordine del 5-7% sulle scedenza medie e medio lunghe (fino al 2019, con i titoli a quella scadenza che recuperano quota 40/100), più contenute per i titoli fuori dall'area dello swap, che scambiano poco sopra i corsi dei lunghissimi, con ad es. un 5,9% 10/2022 in chiusura a 34,24.
 
Ultima modifica:
Papandreou è partito oggi alla volta di New York in occasione dell'assemblea generale dell'ONU.
Lo attende un programma nutrito: lunedì a Wall Street, martedì al FMI, venerdì Internazionale Socialista.
Durante la settimana incontrerà il leader turco Erdogan, il cipriota Christofias ed altri leader mediorientali.
 
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