Abbiamo visto haircut volontari ancora più feroci sulle corporate americane; se ne parlano vuol dire che hanno già consultato le banche; poi daranno soldi alle banche; è tutta una partita di giro.
In effetti l'immagine che mi son fatto io è, a spanne, questa: non diamo soldi alla Grecia, o ne diamo il meno possibile, perché sembrano persi e i nordici si inc.azzano. Se li diamo alle banche che a loro volta li rendono alla Grecia tramite swap, la cosa è più difendibile, in quanto
1) le banche, poi, lavorando

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), sono in grado di renderceli, mentre sulla Grecia, in fin dei conti, non abbiamo alcun vero potere (e infatti, serve a poco avere questo potere su Papandreu e i politici: se il popolo, la gente, la massa cieca non ci sta, salta tutto e questo potere è nullo)
2) se le banche fan fatica a renderceli, ce le compriamo, tutte o in parte, e così possiamo giustificare comunque l'esborso di fronte agli elettori, in quanto le banche hanno comunque un valore economico ed un sovrappiù di valore strategico, se il primo scarseggiasse.
In questa prospettiva l'aiuto alle banke (francotedescke, soprattutto) permette sì di ridurre il debito greco (e aumentare il prestigio-potere di Merkosì), ma rischia di essere una scelta di corte vedute.
Se il salvataggio di Grecia\Euro\Italia ecc. non ne sortirà come lo scopo principale, ma solo quasi come un pretesto, i problemi si ripresenteranno identici entro 1-2 anni. Questo AMMP, anche se ritengo che i fatti costringeranno tutti a risolvere definitivamente la questione non in direzione-banche, ma in direzione-€uropa, durante la prossima estate.