tommy271
Forumer storico
Ieri abbiamo assistito ad una prova di potenza della BCE. Sono bastate poche parole di Draghi per far volare le Borse dell'Eurozona, specie quelle più sensibili di Milano e Madrid.
Nel giro di un'oretta gli spread italiani e spagnoli hanno fatto un balzo all'indietro di una cinquantina di pb.
Una prova che i movimenti speculativi possono arretrare in breve tempo e nulla è predefinito per l'area Euro, nonostante le tesi di molti analisti d'Oltreoceano che ci continuano a ripetere ossessivamente.
La verità è che l'Eurozona si sta muovendo, mette in atto le premesse di un ciclo riformatore. Non altrettanto posso osservare in altre zone del globo.
In tarda serata, per la prima volta, l'Irlanda ha provato a ritornare sui mercati con un'asta da 4,19 MLD. L'importo era consistente, rispetto alla precedente trimestrale da 500 MLN.
Devo dire che la prova di coraggio è stata notevole, l'importo è stato assegnato ma i tassi risultano ancora alti: superiori a quelli concessi dalla Troika. Il quinquennale è stato assegnato con un rendimento del 5.9% mentre quello a otto anni ha richiesto il 6,1%.
In Grecia, come al solito, la faccenda rimane complicata.
Il Ministro delle Finanze Stournaras ha raggiunto un accordo con la Troika per trovare i MLD che mancano al bilancio 2012/13.
Però Venizelos e Kouvelis non hanno digerito troppo bene l'andamento della trattativa, trattandosi - in mancanza di accordo - di tagli "orizzontali".
Infatti nel pomeriggio dopo l'incontro con Samaras, sono usciti i primi "distinguo".
Certamente in questo c'è una sorta di rivalsa da parte del PASOK, dopo tutti i rospi che ha dovuto ingoiare, ma pone il problema del rispetto degli accordi che prevedevano una rinegoziazione con slittamento di due anni degli obiettivi concordati.
Questa mattina Samaras incontrerà la Troika per fare il punto della situazione.
Per venire a noi, gli spread greci dopo essere scesi violentemente neglle scorse giornate hanno arrestato la discesa e ieri hanno tentato un piccolo recupero tecnico.
Si fanno sempre più insistenti le voci di una nuova ristrutturazione del debito greco. Come avevo ipotizzato, anche la stampa tedesca pone l'accento sulla BCE e sui titoli in mano ai privati.
Sulla BCE potrebbe essere molto fattibile un haircut al prezzo di carico, questo significa rimborsare i titoli anzichè a 100 intorno ai 70.
Mentre invece non vedo ragionevole un ulteriore haircut sui new-GGB che andrebbero ad intaccare principalmente le banche ed i fondi pensione greci con un ulteriore esborso in fase di ricapitalizzazione.
Trovo invece ipotizzabile un haircut sugli Isin "Esteri". Qui si tratterebbe di swappare coericivamente i titoli concambiandoli con 20 bond ma senza gli EFSF, dato che non son più disponibili.
La Grecia potrebbe incappare in lunghe dispute legali, ma i pochi CDS in circolazione coprirebbero le banche esposte e il tutto passerebbe come un'operazione "salvifica".
Sarà dunque interessante monitorare i prezzi di questi ISIN per verificare la percorribilità o meno di queste ipotesi.
Grecia 2607 pb. (2608)
Portogallo 1003 pb. (1016)
Spagna 559 pb. (615)
Irlanda 490 pb. (511)
Italia 471 pb. (519)
Belgio 143 pb. (155)
Francia 89 pb. (102)
Austria 68 pb. (84)
Bund Vs Bond -10 (-14)
Nel giro di un'oretta gli spread italiani e spagnoli hanno fatto un balzo all'indietro di una cinquantina di pb.
Una prova che i movimenti speculativi possono arretrare in breve tempo e nulla è predefinito per l'area Euro, nonostante le tesi di molti analisti d'Oltreoceano che ci continuano a ripetere ossessivamente.
La verità è che l'Eurozona si sta muovendo, mette in atto le premesse di un ciclo riformatore. Non altrettanto posso osservare in altre zone del globo.
In tarda serata, per la prima volta, l'Irlanda ha provato a ritornare sui mercati con un'asta da 4,19 MLD. L'importo era consistente, rispetto alla precedente trimestrale da 500 MLN.
Devo dire che la prova di coraggio è stata notevole, l'importo è stato assegnato ma i tassi risultano ancora alti: superiori a quelli concessi dalla Troika. Il quinquennale è stato assegnato con un rendimento del 5.9% mentre quello a otto anni ha richiesto il 6,1%.
In Grecia, come al solito, la faccenda rimane complicata.
Il Ministro delle Finanze Stournaras ha raggiunto un accordo con la Troika per trovare i MLD che mancano al bilancio 2012/13.
Però Venizelos e Kouvelis non hanno digerito troppo bene l'andamento della trattativa, trattandosi - in mancanza di accordo - di tagli "orizzontali".
Infatti nel pomeriggio dopo l'incontro con Samaras, sono usciti i primi "distinguo".
Certamente in questo c'è una sorta di rivalsa da parte del PASOK, dopo tutti i rospi che ha dovuto ingoiare, ma pone il problema del rispetto degli accordi che prevedevano una rinegoziazione con slittamento di due anni degli obiettivi concordati.
Questa mattina Samaras incontrerà la Troika per fare il punto della situazione.
Per venire a noi, gli spread greci dopo essere scesi violentemente neglle scorse giornate hanno arrestato la discesa e ieri hanno tentato un piccolo recupero tecnico.
Si fanno sempre più insistenti le voci di una nuova ristrutturazione del debito greco. Come avevo ipotizzato, anche la stampa tedesca pone l'accento sulla BCE e sui titoli in mano ai privati.
Sulla BCE potrebbe essere molto fattibile un haircut al prezzo di carico, questo significa rimborsare i titoli anzichè a 100 intorno ai 70.
Mentre invece non vedo ragionevole un ulteriore haircut sui new-GGB che andrebbero ad intaccare principalmente le banche ed i fondi pensione greci con un ulteriore esborso in fase di ricapitalizzazione.
Trovo invece ipotizzabile un haircut sugli Isin "Esteri". Qui si tratterebbe di swappare coericivamente i titoli concambiandoli con 20 bond ma senza gli EFSF, dato che non son più disponibili.
La Grecia potrebbe incappare in lunghe dispute legali, ma i pochi CDS in circolazione coprirebbero le banche esposte e il tutto passerebbe come un'operazione "salvifica".
Sarà dunque interessante monitorare i prezzi di questi ISIN per verificare la percorribilità o meno di queste ipotesi.
Grecia 2607 pb. (2608)
Portogallo 1003 pb. (1016)
Spagna 559 pb. (615)
Irlanda 490 pb. (511)
Italia 471 pb. (519)
Belgio 143 pb. (155)
Francia 89 pb. (102)
Austria 68 pb. (84)
Bund Vs Bond -10 (-14)
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