Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 2

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
La posizione insostenibile della Bundesbank .

L'opposizione della Bundesbank all'intervento sul secondario dei titoli di stato è oramai scientificamente o tecnicamente indifendibile. Tale opposizione è semplicemente fondata su un pregiudizio o su un principio morale, pertanto sul terreno della scienza economica e soprattutto dell'esperienza concreta non può e non deve essere accolta.

La Bundesbank si oppone al coinvolgimento della BCE sul mercato dei titoli di stato sostenendo che tale intervento contraddirrebbe i mandati della BCE. Ossia il divieto di finanziamento dei debiti dei paesi mebri dell'eurozona ed il controllo dell'inflazione. Tali obiettivi secondo la banca centrale teutonica sarebbero limiti invalicabili per la politica monetarai della BCE: ossia ripeto, prezzi e divieto di finanziamento dei debiti dei paesi membri.

Ora è evidente, come ho già sottolineato in un precedente post, che tale posizione può rivelarsi inefficace e soprattutto dannosa in momenti straordinari in cui il pericolo maggiore per il sistema dell'eurozona è il rischio del crollo del sistemna stesso e quindi dell'euro, per cui paradossalmente verrebbe meno la ragion d'essere della BCE stessa.

E' evidente allora, posto che la politica monetaria fin qui attuata dalla BCE, ed il ritardo pauroso delle altre istituzioni europee a riformare efficacemente il sistema, non solo ha aggravato la sistuazione economica ma ha determinato una situazione di pericolo reale per l'euro, che è necessario da parte della Bundesbank ( ossia del suo governatore Jens Weidmann) proporre una soluzione alternativa efficace oppure dare l'appoggio alla politica monetaria d'intervento proposta da Draghi. Insomma Weidmann non può dire semplicemente no senza fare nulla per fermare la tempesta finanziaria ed il crollo dell'euro.
Ora la partita è nel board dell'Eurotower - Il Sole 24 ORE
 
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L'opposizione della Bundesbank all'intervento sul secondario dei titoli di stato è oramai scientificamente o tecnicamente indifendibile. Tale opposizione è semplicemente fondata su un pregiudizio o su un principio morale, pertanto sul terreno della scienza economica e soprattutto dell'esperienza concreta non può e non deve essere accolta.

La Bundesbank si oppone al coinvolgimento della BCE sul mercato dei titoli di stato sostenendo che tale intervento contraddirrebbe i mandati della BCE. Ossia il divieto di finanziamento dei debiti dei paesi mebri dell'eurozona ed il controllo dell'inflazione. Tali obiettivi secondo la banca centrale teutonica sarebbero limiti invalicabili per la politica monetarai della BCE: ossia ripeto, prezzi e divieto di finanziamento dei debiti dei paesi membri.

Ora è evidente, come ho già sottolineato in un precedente post, che tale posizione può rivelarsi inefficace e soprattutto dannosa in momenti straordinari in cui il pericolo maggiore per il sistema dell'eurozona è il rischio del crollo del sistemna stesso e quindi dell'euro. Per cui paradossalmente verrebbe meno la ragion d'essre della BCE stessa.

E' evidente allora, posto che la politica monetaria fin qui attuata dalla BCE, ed il ritardo pauroso delle altre istituzioni europee a riformare efficacemente il sistema, non solo ha aggravato la sistuazione economica ma ha determinato una situazione di pericolo reale per l'euro, che è necessario da parte della Bundesbank ( ossia del suo governatore Jens Weidmann) proporre una soluzione alternativa efficace oppure dare l'appoggio alla politica monetaria d'intervento proposta da Draghi. Insomma Weidmann non può dire semplicemente no senza fare nulla per fermare la tempesta finanziaria ed il crollo dell'euro.
Ora la partita è nel board dell'Eurotower - Il Sole 24 ORE

Ad ogni modo tale posizione non è nuova ... ;).
Lo stesso Trichet ebbe l'identica risposta quando si trattò nel 2010 di acquistare i titoli greci sul secondario.
Ma si mosse lo stesso ... la stessa BCE ha affermato più volte che l'operazione è "sospesa" ma non "chiusa".
 
EUR: I commenti sollevati da Draghi, l'euro continuerà ad aumentare?

David Rodriguez, Quantitative Strategist Sabato, 28 luglio 2012 - 12.30




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Fondamentale Previsione: Neutral


Voci di nuovi acquisti di obbligazioni da parte della BCE ha innescato un notevole aumento dell'euro nei confronti del dollaro sulle aspettative che l'euro sarà particolarmente importante in vista delle decisioni di politica monetaria della Fed e della BCE la settimana prossima.

L'euro ha registrato il maggior guadagno settimanale contro il dollaro per un periodo di 5 mesi, una mossa aggressiva attribuito a chiusura delle posizioni corte in tutte le coppie di valuta della moneta unica. Tuttavia l'elevato rischio di questa settimana potrebbe invertire di nuovo la strada della EURUSD.

La crisi del debito europeo ha preso una nuova svolta con rendimenti negativi di obbligazioni spagnole a nuovi record ed era allo stesso modo per le obbligazioni italiane. La performance dei titoli spagnoli a 10 anni salito 7,75% al momento dei 2 anni di rendimento salito a 7,15%.

L'alto rendimento dei titoli a breve termine è maggiore motivo di preoccupazione, in quanto limita i suoi prestiti dallo spagnolo titoli a 1,3 e 6 mesi - il che significa che il paese sarà "testato" nei mercati base quasi mensile. Perché gli euro si è rafforzato?

Presidente della Bce Mario Draghi sorpreso i mercati, quando ha detto che il costo troppo elevato del debito potrebbero essere inserite in nomimatiki politica della banca centrale. In altre parole, la BCE potrebbe prendere misure incentrate sul mercato europeo dei titoli di Stato. Questa aspettativa è stata rafforzata quando ha dichiarato che farà di tutto per salvare l'euro, sottolineando che "si fida di me abbastanza".

Come risultato di obbligazioni europee e Euro seguita forte tasso di crescita dal momento che le dichiarazioni Draghi è diventato il catalizzatore per una rapida manovra finanziaria nei confronti dell'euro. Per quanto riguarda la decisione di tasso di interesse Giovedi prossimo, è improbabile che la BCE a ridurre il tasso chiave dei prestiti dello 0,75%, come pragmatka tassi interbancari sono già allo 0%. Inoltre i tassi di interesse, le aspettative sono alte per l'introduzione sul mercato di nuovi titoli di Stato. Una delusione sarebbe disastroso per l'euro.

L'incertezza per quanto riguarda la comunicazione potrebbe incoraggiare gli speculatori a chiudere le loro posizioni short prima del Giovedi euro e qualcosa di simile potrebbe accadere in vista della decisione della Fed Mercoledì aumentando la volatilità.

L'indice Dow Jones FXCM Dollar Index è sceso a nuovi mese bassi diversi e molti sostengono che il selloff del dollaro a causa di aspettative che la Fed annuncerà un terzo round di misure di sostegno. Ma questa spiegazione è semplificata in quanto questa aspettativa non è nuova.

La settimana prossima è importante in termini di comunicazione ad alto rischio per l'euro e il dollaro a causa di decisioni di politica monetaria del FOMC e della BCE. Visibile è il rischio che il rally nel breve che copre EURUSD Venerdì scorso a continuare nei prossimi giorni, mentre chiude la settimana a determinare il risultato delle decisioni della banca centrale.
 
Una mia considerazione del sabato ...

Ieri abbiamo assistito ad una forte discesa dello spread che in chiusura segnava 2462 pb., con un guadagno di circa 150 pb rispetto alla chiusura del giorno precedente.
Ad innescare la forte discesa, oltre alle dichiarazioni di Merkel/Hollande/Draghi ecc. il report di Reuters che indicava la possibilità di un haircut sui titoli detenuti dalla BCE.

Come vi avevo detto nei giorni scorsi, mi sono fatto quattro calcoli veloci sulle possibilità di riportare il deficit/PIL attuale della Grecia al 110% circa e rendere possibile un ritorno sui mercati finanziari prima del 2020.
Questo potrà essere possibile solo grazie ad un haircut sulla BCE e sul resto degli ISIN "esteri" non ancora swappati.

Il ritorno poi ad un avanzo primario ad inizio 2013 insieme ad una ripresa del PIL nel 2014 potranno realisticamente iniziare a far scendere l'indebitamento complessivo.

E' necessario dunque abbattere il debito di almeno 20 MLD, questo potrà essere fatto "swappando coercitivamente" gli Isin Esteri dando in concambio i minibond ma senza gli EFSF, accanto a questo la BCE dovrà accettare un haircut a prezzo di carico. Quindi in realtà, un'operazione a costo zero per l'Istituto Centrale.

Se l'haircut sarà superiore al 30% (circa) e arriverà al 50% il debito/PIL potrà scendere intorno al 100%, ma questo porrà la questione di ricapitalizzare la BCE (questione peraltro risolvibile ...).

A mio avviso un'operazione del genere potrà ribaltare il tavolo della discussione sulla questione cruciale dello slittamento di due anni sul programma e potrebbe porre le basi per un nuovo accordo senza i paletti ideologici attuali.
 
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Una mia considerazione del sabato ...

Ieri abbiamo assistito ad una forte discesa dello spread che in chiusura segnava 2462 pb., con un guadagno di circa 150 pb rispetto alla chiusura del giorno precedente.
Ad innescare la forte discesa, oltre alle dichiarazioni di Merkel/Hollande/Draghi ecc. il report di Reuters che indicava la possibilità di un haircut sui titoli detenuti dalla BCE.

Come vi avevo detto nei giorni scorsi, mi sono fatto quattro calcoli veloci sulle possibilità di riportare il deficit/PIL attuale della Grecia al 110% circa e rendere possibile un ritorno sui mercati finanziari prima del 2020.
Questo potrà essere possibile solo grazie ad un haircut sulla BCE e sul resto degli ISIN "esteri" non ancora swappati.

Il ritorno poi ad un avanzo primario ad inizio 2013 insieme ad una ripresa del PIL nel 2014 potranno realisticamente iniziare a far scendere l'indebitamento complessivo.

E' necessario dunque abbattere il debito di almeno 20 MLD, questo potrà essere fatto "swappando coercitivamente" gli Isin Esteri dando in concambio i minibond ma senza gli EFSF, accanto a questo la BCE dovrà accettare un haircut a prezzo di carico. Quindi in realtà, un'operazione a costo zero per l'Istituto Centrale.

Se l'haircut sarà superiore al 30% (circa) e arriverà al 50% il debito/PIL potrà scendere intorno al 100%, ma questo porrà la questione di ricapitalizzare la BCE (questione peraltro risolvibile ...).

A mio avviso un'operazione del genere potrà ribaltare il tavolo della discussione sulla questione cruciale dello slittamento di due anni sul programma e potrebbe porre le basi per un nuovo accordo senza i paletti ideologici attuali.


spero tu abbia ragione e che almeno non verremo toccati, nei nostri mini-bond, una seconda volta.

L' importante è invertire questa spirale; poi una volta che ci si rimette in carreggiata, sarà anche il momento di operare quelle "famose" privatizzazioni, di cui si parla(va); e sono dai 20 ai 50mld (mi sembra).
Comprendo che questi non siano i momenti migliori per (s)vendere; ma spero che nel cassetto questa proposta sia almeno rimasta e non cestinata!
 
domanda per il SOMMO Tommy :bow::bow::bow::bow::bow::bow::bow::bow:


un hc dei titoli posseduti dalla BCE con tutto quello che ne consegue, come lo vedi nell'ottica delle condizioni del warrant-pil? intendo, può questo ulteriore taglio , stavolta al settore pubblico, influenzare positivamente le possibilità di crescita della Grecia e di conseguenza vedere gli interessi pagati di questo titolo (anche se dal 2015)?


ps: colgo l'occasione per farti i più grandi complimenti per le ore di lavoro che dedichi a questo forumUP!
 
...secondo me, allo stato attuale, dell'economia si può dire tutto tranne che parlarne da un punto di vista scientifico...i premi nobel per l'economia litigano tra di loro un giorno si e un giorno sempre...cos'ha di scientifico l'economia visto che nessuno è in grado di fare uno straccio di previsione nemmeno da qui a qualche ora...?
Tra una vacanza e l'altra :D torno a casa e vi leggo. Il dialogo su questo forum è di un livello molto alto, secondo me da Draghi alla kulona :clava: tutti lassù dovrebbero consultarlo :tutti::clapclap::eeh:.

Riconosciuta dunque la competenza, notiamo :eek: che tutti, qui, con i bond greci ci abbiamo perso mica male :wall: e se ricordiamo che fine fece quel fondo americano con i premi Nobel dentro, possiamo passare subito alla conclusione:
in economia pratica la competenza finanziaria non conta una cippa.:ciapet:

Lo so io che informo gli amici e li assisto negli investimenti: i loro vanno molto meglio dei miei, perché usano sì le mie competenze ma poi ci aggiungono i loro caratteri, le loro paure, insomma, la persona in sé e per sé. Io li accontento, e male non va: per loro! :mad:

Allora, ZioPatri, che cosa ha di scientifico l'economia? Nulla? Immagina di penetrare una densa foresta: te la caverai meglio se hai competenze sui serpenti, sulle erbe, sugli altri pericoli, oppure se ti butti all'avventura, fidandoti magari del tuo promotore junglo-finanziario? E' chiaro che il fattore caso-fortuna-ecc., che ti fa incontrare un leomerkel :nnoo: dopo pochi metri, mentre tuo cugino incompetente passa il fiume camminando sul dorso del coccodraghil :squalo:, è veramente assai importante, mettiamo al 50%. Ma gli altri 50% vanno riferiti non alla competenza :stop:, bensì al carattere, alle p.alle, per intenderci, almeno per il 90% del rimanente, cioè il 45%.:-D
Breve, la competenza finanziaria ed economica, cioè la sola conoscenza :reading: dei pericoli della foresta, conta sì, ma solo per il 5%. Cioè non conta una cippa. Ben altro peso ha la capacità di immettere nel proprio agire la volontà temprata dall'esperienza:boxe:. Se però teniamo conto che quest'ultima non è altro che la somma dei nostri errori divisa per la capacità di rifletterci sù , il messaggio è chiarissimo: sbaglierai sino alla morte :nonno:, diventerai competentissimo UP!. E povero.:DD:
 
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Tra una vacanza e l'altra :D torno a casa e vi leggo. Il dialogo su questo forum è di un livello molto alto, secondo me da Draghi alla kulona :clava: tutti lassù dovrebbero consultarlo :tutti::clapclap::eeh:.


:up:

anche perchè abbiamo visto che non sanno neanche loro che cosa vogliono....
almeno sapranno che cosa vogliamo noi :):D:):D
 
Il meccanismo impossibile dell'euro.

E' un miracolo il fatto che l'euro sia sopravvissuto per 10 anni. E' incredibile che il meccanismo distorto alla base dell'euro gli abbia permesso di sopravvivere. L'euro è un pò come una nave derelitta che riesce a galleggiare fino a quando il mare è tranquillo. Non appena iniziano le prime turbiolenze ecco che il destino della nave derelitta è segnato, ossia non può che affondare. Parimenti il meccanismo dell'euro attualmente è simile ad una nave derelitta che in mezzo all'attuale tempesta finanziaria non può che affondare. Evidentemente nell'affondamento non può che trascinarsi dietro tutti i passeggeri e quindi anche la Germania. Il fatto quindi che la morte dell'euro implichi la bancarotta della Germania mi sembra la logica conseguenza del fallimento della moneta unica.
Gli economisti di Soros: la Germania rischia il crack se non accetta la monetizzazione del debito - Il Sole 24 ORE
 
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Le stupidaggini di Roesler.

Questo signore è campione di stupidaggini. Adesso cerca di andare in soccorso del campione dell'ortodossia teutonica , ossia di Weidmann, sostenendo che "«La Bce deve restare indipendente», il suo compito è assicurare la stabilità dell'euro, non finanziare l'indebitamento degli Stati, ha detto in linea con Bundesbank".
Governo tedesco diviso. Il ministro dell'Economia si schiera con la Bundesbank: la Bce non finanzi i debiti - Il Sole 24 ORE

Egregio ministro cosa rimane della stabilità dell'euro dopo che l'euro è collassato?
 
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