Crisi: Grecia; oggi ultimi due incontri governo-troika
In cerca di un accordo prima dell'Eurogruppo di giovedì
12 NOVEMBRE, 13:26
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(ANSAmed) - ATENE, 12 NOV - Dopo una pausa di riflessione di 48 ore, da domenica scorsa, riprendono oggi ad Atene in un clima di forte diffidenza gli incontri fra i rappresentanti della troika (Fmi, Ue e Bce) e quelli del governo greco nel tentativo di giungere ad un accordo anche minimo in vista della riunione dell'Eurogruppo di giovedì prossimo. Oggi i tre rappresentanti dei creditori internazionali della Grecia - i tedeschi Matthias Mors (Ue) e Klaus Masuch (Bce) e il danese Paul Tomsen (Fmi) - incontreranno due volte il ministro delle Finanze Yannis Stournaras per rimettere sul tavolo negoziale le molte questioni ancora in sospeso e cercare di superare gli ostacoli dovuti all'insistenza dei tre funzionari della troika a non accettare i dati presentati dalla parte greca sul bilancio dello Stato per il 2014. Tra i problemi più spinosi vi sono quello del "buco" nel bilancio, che dovrà essere presentato in Parlamento il 29 novembre, e l'attuazione di tutte le misure considerate dalla troika indispensabili per la concessione della tranche da un miliardo di euro che doveva essere già assegnata da tempo. Sul bilancio c'è una significativa divergenza fra le parti: la troika calcola che il "buco" è nell'ordine di due miliardi di euro, mentre per il ministero delle Finanze esso non supera i 500 milioni.
Ma, secondo vari osservatori politici, i rappresentanti della troika sembrano decisi a voler arrivare alla riunione dell'Eurogruppo con tutte le questioni aperte e senza aver raggiunto alcun accordo, probabilmente in attesa della formazione del nuovo governo in Germania. Da parte sua, il governo greco non nasconde il proprio nervosismo per l'atteggiamento dei funzionari della troika e, salvo imprevisti dell'ultim'ora, procederà all'approvazione del bilancio entro la data prestabilita anche senza un accordo con i rappresentanti dei creditori internazionali. Questi, dal canto loro, ripartiranno da Atene domani per farvi ritorno ("se" torneranno, osservano alcuni giornali) probabilmente dopo le festività natalizie. In questo caso tutto sarebbe rimandato all'inizio della prossima primavera con la questione del ricorso anticipato alle urne ancora aperta.(ANSAmed).