Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 3 (3 lettori)

siria3

Banned
Ke bolas ... Sale tutto e qui al palo

Ps e' una contraddizione dire che arriveranno all accordo e chiedere di ridurre il debito
Hai ragione , ma se si sale e non si vende, perchè, non si sa dove andare non è che cambia molto . A me girano soltanto perchè ho pagato caro e non sono uscita in gain quando potevo con gli importi sostanziosi per ricomprare sotto le elezioni del PDR . Quel def .....di Samaras aveva garantito che aveva i numeri ..... !!!
Ristrutturare non vuol dire necessariamente ridurre , si può allungare il debito , ma sono poco chiari .
Comunque , credo che anch'io dopo il massacro dell'austerity avrei tirato fuori i PRETESTI come stanno facendo .
Speriamo che non tirino troppo la corda fino a spezzarla ....
 

IL MARATONETA

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Grecia cerca 'compromesso onorevole

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(ANSA) - ROMA, 30 MAR - Il governo greco cerca un "compromesso onorevole" con i partner europei e non capitolerà. Lo ha detto il premier greco Tsipras dicendosi convinto che il piano di riforme sarà accettato dai creditori internazionali.
 

ferdo

Utente Senior
Hai ragione , ma se si sale e non si vende, perchè, non si sa dove andare non è che cambia molto . A me girano soltanto perchè ho pagato caro e non sono uscita in gain quando potevo con gli importi sostanziosi per ricomprare sotto le elezioni del PDR . Quel def .....di Samaras aveva garantito che aveva i numeri ..... !!!
Ristrutturare non vuol dire necessariamente ridurre , si può allungare il debito , ma sono poco chiari .
Comunque , credo che anch'io dopo il massacro dell'austerity avrei tirato fuori i PRETESTI come stanno facendo .
Speriamo che non tirino troppo la corda fino a spezzarla ....

Cash is king
 

IL MARATONETA

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Atene: “Da riforme arriveranno 3,7 miliardi di euro nel 2015″

La lista di riforme che il governo greco ha presentato ai suoi creditori punta a raccogliere quest’anno 3,7 miliardi di euro. Questo quanto emerso da fonti del Ministero delle Finanze di Atene, secondo cui solo i controlli sui trasferimenti di denaro all’estero negli ultimi anni potrebbero fruttare 725 milioni di euro. Oltre 350 milioni sarebbero frutto della lotta contro le frodi sulla raccolta dell’imposta sul valore aggiunto ed altri 350 milioni di introiti sarebbero garantiti dagli appalti pubblici per la concessione di licenze a costituire e gestire emittenti televisive private.
I cittadini verranno inoltre esortati a pretendere ricevute per gli acquisti effettuati e ad un certo numero di possessori di tali ricevute verranno destinati i premi di una lotteria appositamente organizzata con un introito aggiuntivo garantito pari a circa 270 milioni. Tra le altre misure, quelle della privatizzazione del porto del Pireo e degli aeroporti regionali che dovrebbe fruttare 1,5 miliardi di Euro e la e liquidazione degli arretrati fiscali e contributivi di sicurezza sociale.
“Stiamo lavorando perché la Grecia possa restare nell’Euro”, ha dichiarato intanto a Helsinki il cancelliere tedesco Angela Merkel al termine del suo incontro con il premier finlandese Alexander Stubb. Merkel ha insistito sulle riforme che il governo ellenico si è impegnato ad adottare ed ha sottolineato che il punto è se Atene vuole e potrà corrispondere alle aspettative che “tutti abbiamo”: “Ci possono essere variazioni quanto al tipo di misure per le quali opta un governo ma alla fine il quadro generale deve concordare”, ha dichiarato Merkel, ricordando che la Grecia sta attualmente trattando con le istituzioni, che si attendono i risultati di questi colloqui e “aspetteremo le valutazioni delle istituzioni”.
 

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Alta tensione tra Grecia e Ue. ​Tsipras: "Accordo sia onorevole"

Sale la tensione tra Grecia e Ue in vista delle scadenze di aprile che, in assenza di un accordo, potrebbero portare Atene faccia a faccia con l’incubo default





- Lun, 30/03/2015 - 21:38














Sale la tensione tra Grecia e Ue in vista delle scadenze di aprile che, in assenza di un accordo, potrebbero portare Atene faccia a faccia con l’incubo default.
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Davanti al parlamento greco il leader Alexis Tsipras si dice ancora una volta pronto ad un compromesso a patto però che sia "onorevole" e non rappresenti una capitolazione per Atene.
Il debito, spiega poi ai suoi parlamentari, deve essere ristrutturato se si vuole fare in modo che venga ripagato. Afferma poi che il governo non alzerà l’Iva, "per bloccare il dissanguamento del popolo greco", mentre è determinato a rafforzare la lotta al contrabbando di tabacco e petrolio e a varare una stretta sui trasferimenti di capitali.
Impegni che potrebbero apparire ancora troppo generici, visto che le prime ipotesi di riforme avanzate e trapelate durante il week end erano state ritenute non ancora sufficienti tanto che il commissario agli affari economici Pierre Moscovici ha ricordato anche oggi a Tsipras l’importanza di "rispettare gli impegni presi" visto che "le scadenze si avvicinano". La cancelliera Angela Merkel era apparsa comunque rassicurante almeno fino alle ultime parole di Tsipras: "Stiamo lavorando per far restare la Grecia nell’euro".
Domani ne parlerà con Hollande a Berlino, per fare il punto su tutti i possibili scenari. Appello alla calma arriva anche dal ministro delle Finanze Yanis Varoufakis: basta ostilità tra politici di Grecia e Germania, dice alla stampa tedesca. I negoziati tra Brussels Group (l’ex Troika) e i tecnici greci sono andati avanti intanto senza sosta durante il weekend, e proseguono "giorno e notte", sottolinea Moscovici. Ma le proposte presentate finora non hanno abbastanza dettagli per soddisfare i creditori. "Il dialogo prosegue, in modo costruttivo, ma ancora non ci siamo e serve ancora del lavoro aggiuntivo della missione ad Atene", ha spiegato il portavoce del presidente della Commissione Ue Juncker. Finora, chiariscono fonti europee, sul tavolo dei negoziatori sono arrivate proposte frammentarie. Più che una lista si tratta di "pezzi di carta" che coprivano i parametri fissati, ma non le esigenze su "attuazione e impatto" delle riforme. È per questo che da Berlino ricordano come l’Eurozona sia ancora in attesa di una lista che "valga la pena discutere", e la palla rimane in mano greca. Prima di Pasqua un Euro Working Group (gli sherpa dell’Eurogruppo) farà di nuovo il punto dei progressi e valuterà se convocare i ministri per la prossima settimana. Ma questo avverrà solo se il Brussels Group avrà dato il suo parere favorevole alla lista di riforme. In base all’ultima bozza di riforme, al momento il menu greco si pone come obiettivo per il 2015 un incremento netto delle entrate di 3,7 miliardi di euro, e un avanzo primario dell’1,2% del pil (meno del 3,4% previsto dal programma Ue). Resta la tassa sulla proprietà, l’Enfia (equivalente all’Imu in Italia), che Syriza aveva invece promesso di sostituire con una tassa solo sui grandi patrimoni immobiliari. Le privatizzazioni andranno avanti, per un totale di 1,5 miliardi (meno dei 2,2 preventivati dal precedente Governo). Da quella parziale del porto del Pireo il governo stima di ottenere 500 milioni, ma anche quelle degli altri porti dovrebbero proseguire. Il Governo punta a ottenere 875 milioni da un’imposta sui trasferimenti di capitali e dalla lotta all’evasione, tra i 250 e 400 milioni da lotta al contrabbando di petrolio, tabacco e alcol, 350 milioni dall’asta delle licenze tv e altri 420 milioni dal contrasto all’evasione dell’Iva. Per quanto riguarda le pensioni, infine, si pensa ad un parziale reintroduzione della tredicesima per gli assegni più bassi per un costo stimato in 600 milioni.
 

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