MILANO (MF-DJ)--"Il problema di fondo" della crisi greca "è che si sta trasformando una crisi di illiquidità in una di insolvenza".
Lo ha detto Fabrizio Onida, professore di Economia Internazionale all'Università Bocconi in un'intervista a Class Cnbc (tv del gruppo Class E. che insieme a Dowjones & Co. controlla quest'agenzia) spiegando che il debito greco in realtà per adesso non sarebbe insostenibile perchè "se invece di guardare il valore nominale del debito greco (circa 175% del Pil), si scontasse il valore futuro del debito ai tassi di oggi, il rapporto sul Pil sarebbe pari alla metà circa".
"Questo significa - ha proseguito - che il Paese non è insolvente al momento ma lo può diventare se tutto si blocca. Infatti in questo momento è l'atteggiamento congiunto di creditori europei che porta da una situazione di illiquidità a una di fallimento. Siamo di fronte ad una crisi di liquidità che sbocca in una crisi di insolvenza".
infatti questa è un'altra delle assurdità di questa storia..
mandare tutto a pu**ane proprio quando le cose iniziavano a migliorare a fine 2014, eleggendo syrzia..
i greci nn hanno ancora capito che abbandonare l'euro vuol dire azzerare di fatto la società attuale e ricominciare da 0..
la gente per non pagare 2 spiccioli di iva perderà tutto (risparmi passati e stipendi in euro futuri..)
poi magari tra 15 anni recuperano.. ma nel mentre dovranno cmq pagare gli strozz.ini dell'fmi che nn lasceranno mai cadere il debito
il fatto che la ela nn sia stata innalzata è secondo me molto positivo perchè da un primo assaggio ai greci di cosa voglia dire farcela con le proprie gambe (facile ritirare i soldi dalla propria banca se quei soldi sn forniti ancora una volta dagli europei..)
ciao
Andrea