PayPal ha sospeso i servizi di pagamento in Grecia a causa dei controlli sul capitale imposti a causa della grave crisi di liquidità che ha colpito il sistema bancario del Paese, che domenica sceglierà con un referendum se accettare o meno le condizioni poste dai creditori per l'erogazione di nuovi fondi. La stessa cosa è stata decisa dai servizi di vendita online di Amazon e iTunes.
Con gli istituti di credito impossibilitati a funzionare normalmente a causa della carenza di contante in circolazione (la Bce ha deciso di mantenere invariato il tetto di liquidità di emergenza in attesa dell'esito della consultazione), sono così andati in tilt anche quei sistemi di pagamento elettronici che si appoggiano comunque al denaro mantenuto nei depositi bancari.
«A causa delle recenti decisioni delle autorità greche sui controlli di capitale, non sono disponibili i fondi dei portafogli PayPal legati ai conti bancari greci, così come le transazioni transfrontaliere legate a qualsiasi carta o conto bancario», ha riferito un portavoce di PayPal, «puntiamo a continuare a servire i nostri clienti in Grecia, come abbiamo fatto per un decennio».