È proprio questo il punto: Tsipras non ha la forza per fare debito unilateralmente, nel senso che l'Ue può distruggerlo nel caso in cui decida di prendere iniziative non concordate che aumentino i debiti. Tsipras lo sa, ma sa anche che se diventa un esecutore degli ordini Ue al pari di Samaras la sua carriera politica termina al successivo turno elettorale, per cui dovrà fare il duro con l'Ue, e poi dare all'Ue la colpa del disastro in cui trascinerà la Grecia. L'Ue a sua volta sa di non poter concedere a Tsipras più di quanto abbia concesso a Samaras, perché deve dimostrare agli elettori europei che i governi populisti sono una disgrazia, al fine di bloccare l'ascesa. È per questo che il conflitto rischia di diventare infuocato, con le ovvie conseguenze per i GGB. Se Samaras governasse per sempre i GGB sarebbero a 100, perché è già stato ampiamente deciso che Samaras fa quello che l'Ue chiede alla Grecia e in cambio l'Ue finanzia la Grecia finché sarà necessario. Dal punto di vista strettamente finanziario il debito greco è sostenibile come quello italiano: col sostegno europeo si, senza no. La differenza fondamentale tra la Grecia e gli altri Pigs è che in Grecia incombono elezioni che potrebbero portare al governo partiti che fanno politiche incompatibili con quelle volute dall'Ue