E' da un pò che la penso pure io così. In fondo non dimentichiamo che per i mercati finanziari siamo in pieno ambito di applicazione della teoria dei giochi. Il governo greco è indubbiamente in grado di condizionare pesantemente il prezzo dei propri titoli. Basta dare a intendere che non riuscirà a onorare il proprio debito, il mercato vende, lo stato greco compra a prezzi stracciati poi arriva una mezza soluzione ( non definitiva perchè devono continuare il giochetto per un bel pò ), i prezzi dei ggb risalgono e lo stato greco vende intascando i guadagni. In definitiva lo stato greco è un attore del mercato un pò come tutti noi con la differenza che noi non siamo in grado di condizionare i prezzi dei ggb, lo stato greco si e se gioca bene le sue carte può realizzare lauti guadagni. Secondo me troppo spesso si dimentica che in borsa non prevalgono mai le vendite o gli acquisti. Qualcuno vende se e solo se contemporaneamente qualcun altro acquista. Che ne pensate?