Impasse e della rottura "smudgy"
Vittoria Zorba
"I colloqui di ieri a Bruxelles è conclusa poco ortodosso", ha detto fonti governative con conoscenza personale di ciò che si dice tra la delegazione greca e partner di "Istituzioni", parlando di ultimatum che non possono essere accettati da Atene.
Alla domanda di Capital.gr però "ora che cosa?» L'imbarazzo del governo è evidente, come nuovo impasse completamente specificato: Atene tenta di esorcizzare il Grexit, disgustato dopo sollecita soluzioni politiche, come elezioni o un referendum, mentre avvertendo che non andare a ritirare la relativa ai requisiti per i tagli alle pensioni e un aumento dell'IVA su beni di prima necessità ( elettrici).
Piano di emergenza per la possibile rottura giorno dopo, non vi è che stessi ambienti insistono sul fatto che non sarà nemmeno bisogno "potrebbe trovare terreno comune non ha intenzione di portare a una rottura," rimane il mantra in termini di governanti, che rimane la stessa per quattro mesi, infatti ogni volta, in volta, almeno, in contraddizione con le stime di Atene che i partner potranno ritirare temendo la minaccia asimmetrica di una Grexit.
Per questi motivi, la comunicazione dell'ordine del giorno del governo, consumato soprattutto nelle ultime ore, il fallimento dei negoziati e quindi a qualsiasi gestione mancanza. Il motto resta: abbiamo fatto tutto ciò che potevamo nel mandato popolare che abbiamo ricevuto, noi non oltrepassare esso. La palla è sul lato delle parti.
Questo era in effetti il messaggio del Presidente del Consiglio, a poche ore dopo il nuovo round di colloqui infruttuosi tra Atene e le istituzioni. In una dichiarazione a EfSyn, il signor Tsipras insiste la narrazione governo: ". Per partecipare i partner a realismo Non abbiamo il diritto di seppellire la democrazia nella città natale."
Nel frattempo, il poker è destinato a continuare, e anche per settimane (se non mediare incidente indesiderabile per il paese, il rischio di gonfiore).
"Abbiamo messo in chiaro che per noi di limitare il negoziato è quello di raggiungere un accordo reciproco sostenibile" dicono fonti di Massimo e dire che "terminale" non è il 18 giugno, quando incontrerà la zona euro MOF ma il 30 giugno, quando porre fine al programma europeo o "forse anche più tardi", si aggiunge.
Il che significa che, in esercizi di simulazione del personale di governo tra cui il nuovo ritardo nel pagamento al Fondo Monetario Internazionale, non è stato trovato nel frattempo, una soluzione tra la Grecia e "Istituzioni".
In attesa della nuova drammaturgia (all'interno o all'esterno virgolette) episodi.
(capital.gr)