Wallygo
Forumer storico
condivido ciò che hai scritto ....leggetevi questo articoloLasciamo stare chi sono i buoni e i cattivi e guardiamo ai numeri.
La Grecia ha avuto prestiti per 280 miliardi di euro (cosa mai vista in tempo di pace e di guerra in nessun posto), ha avuto una ristrutturazione forzata che ha fatto perdere ai privati l'80% del valore, ha una linea di supporto aggiuntiva della BCE di quasi ulteriori 90 miliardi di euro (!!!!).
Stiamo parlando di cifre che sono quasi il 200% del suo PIL.
Poi se i suoi regnanti non sono stati in grado di fermare una ovvia e palese emorragia di capitali (che avrebbe visto anche un bambino, con aggiornamenti quasi quotidiani sui giornali), se non sono in grado di recuperare le tasse, di metter su un sistema di controlli, mica è colpa dell'Europa.
Certo alcune politiche avrebbero potuto spalmare su un periodo più lungo i sacrifici, ma in sostanza in Grecia si viveva e si vive SOPRA LE PROPRIE POSSIBILITA'. Il fatto che ancora oggi oltre il 50% delle persone va in pensione 'anticipata' (leggasi 56-58 anni) è un'assurdità nel mondo moderno, dove tutti hanno stretto i cordoni.
E' vero che poi ste pensioni sono misere, ma non per questo è legittimo che le prenda e smetta di lavorare uno che non ha manco fatto 60 anni!!!
Passassero al contributivo puro senza sovvenzioni di stato e poi vediamo che se ne va in pensione a 56 anni....
Qui è ridicola l'immagine che danno certi giornalisti di sinistra di un mondo distrutto. Andate nel sud Italia, fra la gente che dorme in macchine, che chiede la carità per strada, che non ha lavoro e vediamo se si sta peggio in Calabria, Basilicata o ad Atene!!
I greci dovrebbero essere grati per tutto l'aiuto che hanno ricevuto, altrimenti sarebbero a terra (ma veramente senza cibo nei supermercati o benzina per le macchine) da anni.
Il buco nero delle pensioni di Atene - La Stampa
Il buco nero delle pensioni di Atene
Tra eccezioni e scappatoie, tre greci su quattro lasciano prima dei 61 anni. Il problema è che sono troppi e (per fortuna) longevi
…e scappatoie: il 75% lascia ancora prima dei 61 anni
Ma il problema continuano ad essere le numerose eccezioni, ad esempio per lavori usuranti o per chi alla data delle riforme ha già maturato alcuni anni di anzianità (un po’ come avvenne per la riforma Dini italiana che escluse chi aveva 18 anni di contributi). Il risultato è stato rivelato a dicembre scorso dal governo Samaras al Parlamento greco: tre quarti dei greci riesce ancora a lasciare il lavoro grazie alle “scappatoie legali” prima dei 61 anni.








Il ministro del Lavoro, Yiannis Vroutsis, rivelò allora che «nel settore pubblico, il 7.91% si ritira tra 26 e 50 anni, un altro 23.64% tra 51 e 55, e il 43.53% tra 56 and 61». Il fondo privato Ika nasconde dati altrettanto preoccupanti, ammetteva allora il responsabile del Lavoro: <il 4.44% dei pensionati> del settore privato «si ritira dal lavoro tra 26 e 50 anni, il 12.83% prima dei 55, e il 58.61% tra 56 e 61».
Inutile dare soldi a questi mascalzoni ! o si mettono in testa che devono lavorare per più tempo o sennò ritornano alla dracma!
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