ZioJimmy
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ESM: cos?è e come funziona il Fondo Salva Stati Europeo
Cos'è il Meccanismo Europeo di Stabilità e come funziona? Ecco da chi è composto, le quote di partecipazione e le critiche all'ESM. Può davvero salvare la Grecia?
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ESM: cos’è e come funziona il Fondo Salva Stati Europeo
ESM, cos’è il fondo salva-stati? Come funziona? E soprattutto, può essere d’aiuto per risolvere la crisi economico-finanziaria che attanaglia la Grecia?
Alexis Tsipras, primo ministro greco, ha recentemente chiesto unterzo piano di salvataggio, ovvero un nuovo programma di due anni all’interno del Meccanismo Europeo di Stabilità (ESM).
Cerchiamo di fare chiarezza su cosa sia esattamente l’ESM per capire se e quanto è utile per risolvere le difficoltà finanziarie della Grecia.
ESM: che cos’è?
L’European Stability Mechanism (ESM o, talvolta, MES) è il nuovo meccanismo permanente di stabilizzazione finanziaria d’Europa; è stato creato dalle modifiche al Trattato Europeo approvate il 23 marzo 2011 ed è stato sottoscritto dai 17 membri della moneta unica l’11 luglio 2011.
Tutti i 19 Stati membri dell’Eurozona sono anche membri del meccanismo europeo di stabilità, che ha sostituito il Fondo europeo di stabilità finanziaria (EFSF) e che contribuisce a stabilizzare la zona euro su una base a lungo termine.
L’ESM è stato istituito dal trattato internazionale come un’istituzione finanziaria internazionale con sede in Lussemburgo.
Qual è lo scopo dell’ESM?
Lo scopo dell’ESM è quello di mobilitare le risorse finanziarie e metterle a disposizione degli Stati membri dell’Eurozona in difficoltà finanziaria. Tale assistenza può implicare una serie di strumenti di finanziamento ed è fornita soltanto nel rispetto di rigorose condizioni di politica economica, e solo quando è indispensabile per salvaguardare la stabilità dell’Eurozona nel suo complesso.
Chi gestisce il Fondo?
Il Meccanismo di Stabilità Europea sarà gestito da un Consiglio dei Governatori costituito da:
- i ministri della finanza dell’area euro,
- il commissario UE agli Affari economico-monetari
- il Presidente della BCE, Mario Draghi.
Come funziona l’ESM?
Questo fondo avrà la possibilità di emettere titoli, garantiti dalla proporzione delle quote di capitale dei paesi, nella BCE, ma anche di comprare titoli di stato sul mercato primario e su quello secondario.
Sempre secondo quanto riportato dai documenti ufficiali riguardo al tasso di interesse, il MES persegue la «completa copertura dei costi operativi e di finanziamento e vi include un margine adeguato». Inoltre, il fondo si impegna a presentare il capitale richiesto entro sette giorni dalla data di presentazione della richiesta formale di aiuto.
Il meccanismo europeo di stabilità opera secondo una procedura stabilita dal Trattato ESM.
Gli stati membri dell’ESM che intendano chiedere assistenza finanziaria devono presentare domanda al Presidente del Consiglio dei governatori dell’ESM.
Una volta ricevuta, la richiesta è valutata dalla Commissione europea insieme alla BCE e, se necessario, al Fondo monetario internazionale.
C’è un rischio per la stabilità finanziaria dell’Eurozona nel suo complesso?
Il debito pubblico del membro dell’ESM interessato è sostenibile?
Di quanta assistenza finanziaria il membro dell’ESM ha effettivamente bisogno e come può essere coinvolto il settore privato?
Sulla base di queste domande, il consiglio dei governatori dell’ESM decide se l’assistenza finanziaria può, in linea di principio, essere concessa.
ESM: quote di partecipazione degli Stati membri
L’ESM ha un capitale sottoscritto totale di 704.798.700.000 di euro, circa € 705 miliardi (dopo l’adesione della Lituania il 3 febbraio 2015). Questo è costituito da 80.5 miliardi di euro di capitale versato e 624.3 miliardi in capitale richiamabile.
La quota dei singoli stati membri nel finanziamento si basa sulla singola quota di capitale nella BCE, con disposizioni transitorie a tempo determinato applicabili ad alcuni nuovi Stati membri. In linea con la chiave della BCE, la quota della Germania nel finanziamento dell’ESM è di circa il 27%, il che equivale a circa 22 miliardi di euro in versato e circa 168 miliardi in capitale richiamabile.
La capitale è stato pagato in cinque tranche. Le prime due tranches sono state pagate nel 2012, altre due nel 2013 e l’ultima tranche è stata versata nel 2014.
Stato Capitale richiamabile (in mln/€ Capitale versato Percentuale
Germania 168.3 21.7 27%
Francia 126.4 16.3 20.2%
Italia 111.1 14.3 17.8%
Spagna 73.8 9.5 11.8%
Paesi Bassi 35.4 4.6 5.7%
Belgio 21.6 2.8 3.5%
Grecia 17.5 2.3 2.8%
Austria 17.3 2.2 2.8%
Portogallo 15.6 2.0 2.5%
Finlandia 11.1 1.4 1.8%
Irlanda 9.9 1.3 1.6%
Slovacchia 8.1 0.7 0.8%
Slovenia 2.7 0.3 0.4%
Lituania 2.5 0.3 0.4%
Lettonia 1.7 0.2 0.3%
Lussemburgo 1.6 0.2 0.2%
Cipro 1.2 0.2 0.2%
Estonia 1.2 0.1 0.2%
Malta 0.5 0.1 0.1%
*dati aggiornati a Febbraio 2015
Le critiche all’ESM
Uno dei punti maggiormente soggetti a critiche è quello che riguarda il rinnovato potere della Banca Centrale Europea e, per conseguenza, le limitazioni imposte al settore bancario e ai governi nazionali.
Non mancano inoltre critiche dalla stessa Grecia: Varoufakis, ministro greco delle finanze, nel libro «Il Minotauro Globale» critica aspramente i contorti meccanismi che fanno parte del Fondo.
La somma a garanzia fornita agli Stati in difficoltà viene suddivisa e composta dalla partecipazioni di ciascun stato membro non in difficoltà.
In poche parole, parte dei soldi che potrebbero essere concessi alla Grecia saranno capitali messi a disposizione in parte dalla Germania, in parte dall’Italia, dalla Francia e così via.
Ma, dato che ogni stato riesce a garantire uno status di affidabilità, alla quota versata da ciascuno stato viene riconosciuto un interesse diverso.
Ed è qui il pericolo: se uno degli Stati più «affidabili» dovesse trovarsi in difficoltà e aver bisogno dell’ESM, la quantità dei fondi che non può più garantire si riversano necessariamente sugli Stati più piccoli.
***
un grazie a chi risponderà alla parte evidenziata in rosso...
Cos'è il Meccanismo Europeo di Stabilità e come funziona? Ecco da chi è composto, le quote di partecipazione e le critiche all'ESM. Può davvero salvare la Grecia?
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ESM: cos’è e come funziona il Fondo Salva Stati Europeo
ESM, cos’è il fondo salva-stati? Come funziona? E soprattutto, può essere d’aiuto per risolvere la crisi economico-finanziaria che attanaglia la Grecia?
Alexis Tsipras, primo ministro greco, ha recentemente chiesto unterzo piano di salvataggio, ovvero un nuovo programma di due anni all’interno del Meccanismo Europeo di Stabilità (ESM).
Cerchiamo di fare chiarezza su cosa sia esattamente l’ESM per capire se e quanto è utile per risolvere le difficoltà finanziarie della Grecia.
ESM: che cos’è?
L’European Stability Mechanism (ESM o, talvolta, MES) è il nuovo meccanismo permanente di stabilizzazione finanziaria d’Europa; è stato creato dalle modifiche al Trattato Europeo approvate il 23 marzo 2011 ed è stato sottoscritto dai 17 membri della moneta unica l’11 luglio 2011.
Tutti i 19 Stati membri dell’Eurozona sono anche membri del meccanismo europeo di stabilità, che ha sostituito il Fondo europeo di stabilità finanziaria (EFSF) e che contribuisce a stabilizzare la zona euro su una base a lungo termine.
L’ESM è stato istituito dal trattato internazionale come un’istituzione finanziaria internazionale con sede in Lussemburgo.
Qual è lo scopo dell’ESM?
Lo scopo dell’ESM è quello di mobilitare le risorse finanziarie e metterle a disposizione degli Stati membri dell’Eurozona in difficoltà finanziaria. Tale assistenza può implicare una serie di strumenti di finanziamento ed è fornita soltanto nel rispetto di rigorose condizioni di politica economica, e solo quando è indispensabile per salvaguardare la stabilità dell’Eurozona nel suo complesso.
Chi gestisce il Fondo?
Il Meccanismo di Stabilità Europea sarà gestito da un Consiglio dei Governatori costituito da:
- i ministri della finanza dell’area euro,
- il commissario UE agli Affari economico-monetari
- il Presidente della BCE, Mario Draghi.
Come funziona l’ESM?
Questo fondo avrà la possibilità di emettere titoli, garantiti dalla proporzione delle quote di capitale dei paesi, nella BCE, ma anche di comprare titoli di stato sul mercato primario e su quello secondario.
Sempre secondo quanto riportato dai documenti ufficiali riguardo al tasso di interesse, il MES persegue la «completa copertura dei costi operativi e di finanziamento e vi include un margine adeguato». Inoltre, il fondo si impegna a presentare il capitale richiesto entro sette giorni dalla data di presentazione della richiesta formale di aiuto.
Il meccanismo europeo di stabilità opera secondo una procedura stabilita dal Trattato ESM.
Gli stati membri dell’ESM che intendano chiedere assistenza finanziaria devono presentare domanda al Presidente del Consiglio dei governatori dell’ESM.
Una volta ricevuta, la richiesta è valutata dalla Commissione europea insieme alla BCE e, se necessario, al Fondo monetario internazionale.
C’è un rischio per la stabilità finanziaria dell’Eurozona nel suo complesso?
Il debito pubblico del membro dell’ESM interessato è sostenibile?
Di quanta assistenza finanziaria il membro dell’ESM ha effettivamente bisogno e come può essere coinvolto il settore privato?
Sulla base di queste domande, il consiglio dei governatori dell’ESM decide se l’assistenza finanziaria può, in linea di principio, essere concessa.
ESM: quote di partecipazione degli Stati membri
L’ESM ha un capitale sottoscritto totale di 704.798.700.000 di euro, circa € 705 miliardi (dopo l’adesione della Lituania il 3 febbraio 2015). Questo è costituito da 80.5 miliardi di euro di capitale versato e 624.3 miliardi in capitale richiamabile.
La quota dei singoli stati membri nel finanziamento si basa sulla singola quota di capitale nella BCE, con disposizioni transitorie a tempo determinato applicabili ad alcuni nuovi Stati membri. In linea con la chiave della BCE, la quota della Germania nel finanziamento dell’ESM è di circa il 27%, il che equivale a circa 22 miliardi di euro in versato e circa 168 miliardi in capitale richiamabile.
La capitale è stato pagato in cinque tranche. Le prime due tranches sono state pagate nel 2012, altre due nel 2013 e l’ultima tranche è stata versata nel 2014.
Stato Capitale richiamabile (in mln/€ Capitale versato Percentuale
Germania 168.3 21.7 27%
Francia 126.4 16.3 20.2%
Italia 111.1 14.3 17.8%
Spagna 73.8 9.5 11.8%
Paesi Bassi 35.4 4.6 5.7%
Belgio 21.6 2.8 3.5%
Grecia 17.5 2.3 2.8%
Austria 17.3 2.2 2.8%
Portogallo 15.6 2.0 2.5%
Finlandia 11.1 1.4 1.8%
Irlanda 9.9 1.3 1.6%
Slovacchia 8.1 0.7 0.8%
Slovenia 2.7 0.3 0.4%
Lituania 2.5 0.3 0.4%
Lettonia 1.7 0.2 0.3%
Lussemburgo 1.6 0.2 0.2%
Cipro 1.2 0.2 0.2%
Estonia 1.2 0.1 0.2%
Malta 0.5 0.1 0.1%
*dati aggiornati a Febbraio 2015
Le critiche all’ESM
Uno dei punti maggiormente soggetti a critiche è quello che riguarda il rinnovato potere della Banca Centrale Europea e, per conseguenza, le limitazioni imposte al settore bancario e ai governi nazionali.
Non mancano inoltre critiche dalla stessa Grecia: Varoufakis, ministro greco delle finanze, nel libro «Il Minotauro Globale» critica aspramente i contorti meccanismi che fanno parte del Fondo.
La somma a garanzia fornita agli Stati in difficoltà viene suddivisa e composta dalla partecipazioni di ciascun stato membro non in difficoltà.
In poche parole, parte dei soldi che potrebbero essere concessi alla Grecia saranno capitali messi a disposizione in parte dalla Germania, in parte dall’Italia, dalla Francia e così via.
Ma, dato che ogni stato riesce a garantire uno status di affidabilità, alla quota versata da ciascuno stato viene riconosciuto un interesse diverso.
Ed è qui il pericolo: se uno degli Stati più «affidabili» dovesse trovarsi in difficoltà e aver bisogno dell’ESM, la quantità dei fondi che non può più garantire si riversano necessariamente sugli Stati più piccoli.
***
un grazie a chi risponderà alla parte evidenziata in rosso...