asimmetrie.org | Bagnai: l?euro crollerà anche senza la Grecia
.....Professor Bagnai, a cosa (o a chi) è servito il referendum greco?
«A niente, in realtà. Perché Tsipras è schiavo due volte. Da un parte, è schiavo di una ideologia pseudo-progressista che ignora il nesso fra euro ed austerità e presume, erroneamente, di poter mantenere il primo senza la seconda. Dall’altra, è schiavo del nazionalismo ellenico, quello che porta a voler rimanere nella moneta unica per non sentirsi inferiori agli altri»..............
Beh una bella analisi bagnaicentrica come sempre d'altronde....
Dove era Bagnai quando si discuteva Maastricht e quando si decise di entrare nell'euro visto che non è più un vergine bambinello?
Che contributo portò allora visto che adesso ci siamo immersi fino alla m dentro quella strana cosa che è la Ue.. un unione fondata sulla moneta e quindi sulla cessione di una delle poche arme monetarie che un paese può avere per ristrutturare il proprio debito quando è eccessivo?
Facile emergere quando una cosa palesemente non funziona ma altrettanto facile cavalcare quel malcelato desiderio italico ed anche falsamente illusorio di poter tornare a fare quello che si faceva negli anni 70/80.
Così solleciti la pancia grassa del capitalismo levantino tipicamente mediterraneo e di cui la Grecia è un degno rappresentante.
Dal 2000 ai 2010 gli armatori greci hanno fatto profitti per oltre 120 miliardi di euro... il 40% del debito greco cosi per scherzare ed i loro profitti nel periodo 2013/2014 sono cresciuti del 9%.
Invece che fanno.. cambiano le modalità di licenziamento e spostano l'eta pensionabile salari e pensioni sono state abbattute di diversi punti percentuali, si rendono più aperti i mercati e prodotti ma il tax rate di una realtà rispetto all'altra viene mantenuta (e non fatemi parlare del miracolo irlandese...).
Per cui la menata dell'euro sebbene concettualmente sia vera e verificabile è solo un ritornello da dare in pasto ai delusi del presente ed ai nostalgici del passato.
Se invece il ritornello comprende anche un Europa che vuole distruggere welfare e diritti, che colpisce i deboli e preserva i ricchi che sono sempre più ricchi, che decide di separare il capitale economico e finanziario multinazionale a spese del resto ed usa anche l'euro come grimaldello per ottenere cessioni di sovranità, riduzione del peso del pubblico (ma purtroppo non la burocrazie che abbonda) smantellamento di diritti e servizi allora se ne può parlare ma in questo caso il buon Bagnai è molto più ondivago anche se non lo ammetterà mai.
Qualcuno ha notato che ogni crisi invece che indebolire l'area porta sempre un nuovo pezzo di europa nel giardino di casa?
1) crisi greca del 2010? EFSF + Troika
2) Crisi banche spagnole Unione bancaria e controllo BCE delle principali banche
3)Crisi dell'area del 2012? ESM
4)Crisi di Cipro? Instituito il bail in delle banche per l'area e Fondo Unico di risoluzione
Per cui nonostante i ritornelli dei media italiani ed anche anglofoni che hanno le loro buone ragioni visto che presentare un europa frammentata gli consente di mettere sul tavolo delle trattative per la loro permanenza nella UE più carte, al momento le crisi dell'area hanno portato ad una accelerazione dei processi di integrazione e quindi a difficoltà sempre maggiori ad eventualmente uscire o contrastare questo modello.