Tutti i nodi stanno venendo al pettine e il governo italiano, comunque sia fatto, dovrà fronteggiare la grande questione: applicare gli accordi europei.
Applicazione che comporta:
più tasse,
più recessione
più disoccupazione
ancora più disperazione di quella che stiamo tutti testimoniando.
Non applicarli significa mettere a punto un piano B alternativo all'euro.
Tutti i governi precedenti (Prodi, Berlusconi e Monti) hanno approvato leggi che hanno tramutato in recessione l'economia italiana per applicare le regole tedesche per un Europa che, passivamente, ha accettato di diventare una provincia germanica.
Il pareggio di bilancio e il dimezzamento in venti anni del debito pubblico, significano l'estensione, ancora per molti anni a venire, della terribile recessione che ha già condotto questo paese alla miseria. Quelle regole rappresentano la matematica certezza che l'Italia non si solleverà dal baratro in cui l'hanno condotto tutti i partiti e gli uomini politici che si sono alternati al potere negli ultimi 20 anni.
Ecco perché il PD vorrebbe "imbrigliare" il M5S nel prossimo governo: vuole coinvolgerlo nei tagli di servizi e nelle nuove tasse che dovranno essere applicati, in modo da estendere anche a lui il disprezzo generalizzato degli elettori per la classe politica di questa paese. Vorrebbero che gli italiani pensassero che anche il M5S è come tutti gli altri partiti, in modo da impedire il travaso di altri elettori, oltre quei quasi quattro delle passate elezioni.
E se questo (il M5S) dovesse ad un certo punto sfilarsi facendo cadere il governo, quello (il PD) l'accuserebbe "al volo" di irresponsabilità per avere provocato una crisi politica nel bel mezzo di un tempesta economico-finanziaria e di avere regalato l'Italia a Silvio Berlusconi.
Il vero nodo, dunque, non è il governo... la legge elettorale... l'inutilità dei dieci saggi... o scoprire se Berlusconi è davvero un Ruby rubacuori...
Il nodo è come uscire dall'Europa salvando la faccia di quelli che in quel guaio ci hanno condotto, e senza provocare un terremoto politico-economico...
E' evidente a tutti che continuare su questo binario di rigore e moneta (per noi) sopravvalutata, significherebbe la morte certa di una nazione che fu la quinta potenza del pianeta prima di entrare nell'euro.
Ed è altrettanto evidente che la Germania non accetterà mai di allentare le ferree regole che ha imposto all'Europa la quale, per lei, è ormai diventata una "colonia" tedesca (Euro e borse in ripresa).
Aimé se si avvera quanto è stato scritto da molti su questo 3d ne vedremo delle belle.
Cosa vedremo?