Grillo al 24% di media, circa

Spero presto che il M5S vada presto a pascere le pecore...M dispiace per coloro che in buona fede vi hanno creduto , ma che le mire di grillo e casaleggio erano ben altro lo si sapeva. Ovvio che il gregge va dove il pastore li porta ma prima o poi si sveglia. Ora si e' svegliato qualcuno che visti i primi denari ( gente che prima guadagnava 700 800 euro al mese) ovvio che non li da a qualcuno per finanziare un fantomatico microcredito ( magari alle casse della casaleggio & P.)
Per cui cari miei abituatevi ad un veloce ed inesorabile declino..... Buona discesa a tutti....

hanno fatto molto per il lavoro pero'....:D

Disoccupazione maggio 12,2%, record 1977

Sale anche numero disoccupati sono 3,1 mln

01 luglio, 10:09
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(ANSA) - ROMA, 01 LUG - La disoccupazione a maggio e' al 12,2%. Lo rileva l'Istat (dati destagionalizzati e provvisori).

E' il nuovo massimo storico, il livello piu' alto sia dalle serie mensili (gennaio 2004) che da quelle trimestrali, avviate nel primo trimestre 1977, cioe' 36 anni fa. Il numero di disoccupati a maggio e' pari a 3 milioni 140 mila, in aumento di 56 mila unita' su aprile e di 480 mila su base annua. Lo rileva l'Istat (dati provvisori), sottolineando che la crescita interessa uomini e donne.
 
noooooooooooooooooooooooo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

è morto un italiano nuovo....

ANSA) - BRESCIA, 1 LUG - E' morto in ospedale il tunisino 30enne che, lo scorso sabato, era stato accoltellato durante una rissa in centro a Brescia, in corso Garibaldi. Tre in tutto i tunisini rimasti feriti: uno sarebbe riuscito a far perdere le proprie tracce dopo la rissa e un secondo era stato ricoverato in ospedale ma non in pericolo di vita. Altrettanti sarebbero gli aggressori, anche se sull'episodio e sulle ragioni dell'aggressione deve ancora essere fatta chiarezza. Indaga la polizia di Brescia.
 
Uccide la moglie lanciandola dal nono piano

Fermato un albanese di 30 anni. Il fatto e' avvenuto a Cologno Monzese (Milano) dopo una lite tra i due coniugi

01 luglio, 11:57


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Un albanese di 30 anni ha ucciso la moglie, a Cologno Monzese (Milano), nel corso di una lite durante la quale l'ha spinta dalla finestra del loro appartamento. La donna, di 31 anni, e' morta dopo un volo di nove piani. E' avvenuto nella serata di ieri in via Einaudi 1 dove la coppia viveva da tempo.
L'albanese, che ha precedenti, e' stato fermato dai carabinieri della stazione locale. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri l'albanese ha spinto la donna durante una lite scoppiata per motivi ancora da chiarire. I vicini hanno raccontato che non era la prima volta che sentivano i due litigare, anzi, capitava spesso. L'ultima, e' avvenuta ieri sera attorno alle 21, durante la quale la moglie Silvana H. e' precipitata dall'appartamento dal nono piano.
 
Se il popolo italiano non interverrà in prima linea con un nuovo partito o una figura di spicco, non avremo piu' un popolo italiano.
Il movimento 5 stelle è stato un flop impressionante, ha fatto perdere al paese quasi 2 anni di tempo.

E' inutile che Letta vada a Gerusalemme a ricordare che il razzismo va combatutto; gli ebrei hanno l'atomica, hanno la loro terra e hanno il dominio del mondo; non si integrano con gli altri sono la casta dell'umanità.

In Italia ancora credono all'integrazione, alla ripresa, alla convivenza, alla filosofia cattolica.
Si evince un finale drammatico, socialmente parlando.

Meglio se proprio si deve restare, avere doppia nazionalità, nulla tenenti e succhiare come zanzare tutto quello che si puo'.
 
Castel Goffredo: sparatoria tra nomadi sinti, 4 in manette

Tre degli arrestati sono residenti a Desenzano del Garda, uno in provincia di Treviso. All'origine della sparatoria, un apprezzamento molto pesante ad una ragazza
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redazione 1 luglio 2013
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I carabinieri hanno arrestato quattro persone ritenute responsabili della rissa con sparatoria scoppiata sabato sera in una discoteca-pub di Castel Goffredo.
In manette sono finite le tre persone rimaste ferite (e non quattro come sembrava in un primo momento), tutte nomadi italiani di etnia sinta, e una quarta che potrebbe essere lo sparatore: tre di loro sono residenti a Desenzano del Garda e una in provincia di Treviso, di età tra i 30 e i 40 anni.
Due degli arrestati si trovano piantonati negli ospedali di Cremona e Brescia: entrambi hanno ferite di arma da fuoco ad una spalla, ma le loro condizioni non destano preoccupazioni. Gli altri due sono stati accompagnati in carcere a Mantova. Ancora in fase di ricostruzione la dinamica da parte dei carabinieri. Le accuse per gli arrestati è di rissa, tentato omicidio e porto abusivo d'arma con matricola abrasa.
La rissa è scoppiata durante una festa che la comunità sinta aveva organizzato nel locale mantovano, e dove si erano riunite sin dal tardo pomeriggio una ventina di persone. Verso le 22, dopo aver bevuto abbondantemente, un giovane ha rivolto un apprezzamento molto pesante ad una ragazza, che ha scatenato la reazione del fidanzato.
La lite ha subito diviso i commensali in due gruppi che hanno cominciato ad insultarsi in lingua sinta (questo particolare in un primo tempo aveva fatto pensare che fossero coinvolti soltanto degli stranieri); dalle parole si è presto passati ai fatti; la lite è degenerata nel parcheggio antistante quando, durante la scazzottata, qualcuno, non ancora identificato dai carabinieri, ha estratto una pistola e si è messo a sparare ferendo una persona. Chi aveva rivolto l'insulto alla ragazza è poi fuggito in auto, subito inseguito da altre due persone.
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Durante l'inseguimento il fuggitivo è stato colpito ad una spalla da un colpo di pistola che lo ha fatto finire fuori strada, contro l'impianto di autolavaggio in un distributore di carburante. Qui, quasi nel centro di Castel Goffredo, si è svolta l'ultima parte della rissa sedata dall'intervento dei carabinieri avvertiti dalla gente, spaventata, che stava passeggiando per strada. Tre persone venivano trasportate in vari ospedali della zona dove per loro, nella notte, scattavano gli arresti.
 
Far west al campo nomadi di Mazzano: ferito gravemente un cinquantenne

Scoppia una lite all'interno del campo, al culmine della quale un giovane di 26 anni spara, probabilmente al padre della sua fidanzata
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Redazione BresciaToday 5 aprile 2011
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Sparatoria lunedì mattina al campo nomadi di Mazzano in via Di Vittorio. Per come è stata rocostruita la vicenda è scoppiata una lite all'interno del campo, al culmine della quale un giovane di 26 anni ha sparato a un uomo di 50, sembra il padre della fidanzata del ragazzo, ferendolo gravemente alla testa. Il ventiseienne è già stato fermato dai carabinieri intervenuti sul posto. Sempre sul posto anche l'elicottero del 118 che ha trasportato il ferito all'ospedale Civile.
 
:ciao:



Queste sono le notizie che col tempo distruggeranno la casta.
Queste sono le notizie esatte per indurire il cuore di un popolo ormai allo stremo.
Queste in pratica sono le notizie esatte per gli Italiani.:bow::bow::bow:



:ciao::ciao::ciao:

Grecia, contro le ronde di Alba dorata arrivano le “Black panthers”

Un gruppo di africani residenti ad Atene risponde alle iniziative anti immigrati del partito xenofobo con un movimento che prende lo stesso nome adottato dal movimento afro-americano negli Stati Uniti d'America negli anni '60 e '70. Michael Tsegos, uno dei membri avverte: "Non mettetevi contro i neri”


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Più informazioni su: Alba Dorata, Grecia, Immigrati, Razzismo, Ronde, Xenofobia.


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Non sarebbero voluti arrivare a questo ma, dopo l’ennesimo attacco a sfondo razzista, un gruppo di africani residenti ad Atene ha deciso di rispondere alle ronde di Alba dorata: si chiamano “Black panthers” , la stessa sigla adottata dal movimento afro-americano negli Stati Uniti d’America negli anni ’60 e ’70. E fanno la guardia ai banchetti degli immigrati nella capitale ellenica. Per circa due mesi, due volte a settimana, i membri delle comunità di immigrati nel Comune di Atene si sono riuniti clandestinamente in palestre o vecchi negozi, per tentare di capire come difendersi dalle ronde di Xrisì Avghì: dopo mille discussioni e molti no per via della spirale di violenza che si sarebbe potuta innescare, ecco la decisione di dare vita alle Black panthers.
Lo rivela uno dei membri della nuova organizzazione antixenofoba, il 28enne Michael Tsegos, dal canale britannico Channel 4. Se da un lato, dice,“il fuoco non si estingue con il fuoco”, dall’altro non rinnega la sua scelta: “Personalmente sono un membro delle Pantere nere, lo sanno tutti”. E ai suoi avversari consiglia di non mettersi “contro i neri”. Ammette di essersi personalmente trovato ad affrontare estremisti “in oltre dieci battaglie reali” nei sobborghi ateniesi. L’intervista ha però provocato la reazione dell’organizzazione migrante Asante che da anni si occupa attivamente del mondo africano in una realtà delicata come quella greca (le seconde generazioni nell’Ellade). E proprio a seguito delle dichiarazioni Tsegos, Asante in una nota ufficiale ha dichiarato che “da noi non sono mai venuti né organizzazioni né individui identificati come Pantere nere”.
Asante è la prima organizzazione giovanile migratoria operante in Grecia, che ha portato in modo dinamico nel dibattito pubblico la questione degli immigrati di “seconda generazione”. Sin dal 2006 lavora per evidenziare il problema della cittadinanza a bambini di diversa estrazione linguistica attraverso iniziative per modificare la legge sulla cittadinanza. E tramite eventi sociali e culturali, convegni e seminari, e con rappresentazioni teatrali a cura del gruppo “Secondgeneration07”.
Ma chi è Michael Tsegos? Giunse ad Atene con la sua famiglia quando aveva solo otto mesi di vita, frequentando poi le scuole greche e riuscendo a trovare lavoro come tecnico informatico, ma senza la cittadinanza greca così come migliaia di altri bambini migranti nati in Grecia o arrivati in tenera età. Lo scorso ottobre venne attaccato personalmente da una ronda di Alba dorata, i xrysìavghiton, ma come lui stesso dice a muro duro dinanzi alle telecamere, “non ho paura di questo neonazista, stupido, idiota gruppo. Potremo sterminarli dalla faccia della terra”. I membri delle Pantere nere si salvano a vicenda, se uno è attaccato lancia l’allarme agli altri tramite rapidi metodi di comunicazione come le app sugli iPhone e i social network. Utilizzando telefoni cellulari con l’instant messaging la loro risposta è immediata e i soccorsi sono assicurati. Le Black panthers, conclude Michal, “hanno trasformato in meglio la nostra vita, almeno nel nostro quartiere”. Ma la domanda da farsi sarebbe: in tutto ciò, le forze dell’ordine greche che ruolo hanno?
 
Appena in Italia i NERI si decideranno (a breve) di attaccare, per il popolino italiano sarà la fine.
Non uscirete piu' di casa, i vostri figli saranno bersagli, le donne ancor piu'.
Se ora i furti in casa sono in aumento addiritura del 350% in 5 anni, a breve sarà apocalisse.
furti, rapine, violenze su anziani, donne, bambini.....il popolo straniero è pronto, sono organizzati e infiltrati molto bene, ma sopratutto non hanno nulla da perdere.

La polizia italiana è ridicola...incapace e bigotta, mentre gli italiani, chiamati dai tunisini e marocchini..."i bancomat" sono pronti all'attacco.

Uno scenario in stile sud america, tipo Venezuela, con criminalità elevatissima, ragazzini con coltelli e pistole, omicidi, violenze e corruzione.

Una bella Italia...
se solo penso ai miei nonni, a quando ero piccino, che paese...

Non si torna piu' indietro, questo è giusto che voi lo sappiate, socialmente è finita.

Nemmeno l'esercito allontanerà 6 mln di stranieri....è impossibile...
 

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