Grillo al 24% di media, circa

Ora che sappiamo che il defict è stato proprio del 2,4%, per assurdo ipotizziamo che per i prossimi 10 anni ci troveremo con quella percentuale ad ogni anno. Possiamo generare questa tabella

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Se il debito resta costante ed il Pil cala del 2.4% l'anno, tra 10 anni il rapporto debito/Pil arriverà al 150% per il solo effetto del Pil che si riduce.
E cosa dovrebbe fare il governo per stabilizzare quel rapporto al 120%? Soglia critica.
 
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Aumentare le tasse (o ridurre le spese, cosa che, in tutta la storia della Repubblica italiana, non è ancora riuscito a fare nessuno) per arrivare, tra 10 anni, ad una pressione fiscale di oltre l'84% del Pil.
Se il Pil si riduce del 2.4% l'anno, per mantenere il rapporto debito/Pil ai livelli attuali (120%), bisogna che, tra 10 anni, ogni cittadino consegni (in media) allo Stato l' 84.4% del suo reddito.
 
Il problema è la crescita del Pil, non il debito.
Se il Pil crescesse del 2.4% l'anno, il rapporto debito/Pil si ridurrebbe da solo... è matematica, non un'opinione.
E per fare aumentare il Pil, bisogna ridurre le tasse: l'esatto contrario di quello che stanno facendo tutti i governi fino a quello Monti. La scusante?
Non si possono ridurre le tasse finché stiamo nell'euro.
Se così è, allora dobbiamo uscire dall'euro. Oppure qualcuno ha un'idea migliore?
I creditori non sono tutti da Bar Borsa, se ti prestano dei soldi vogliono essere sicuri che tu glieli rimborserai. E quale sicurezza maggiore del fatto che il tuo reddito aumenta negli anni?
Quale creditore si fiderebbe di te se scoprisse che il tuo reddito (il Pil nel caso di uno Stato) diminuisce anno dopo anno?
Voi li prestereste 120.000 euro ad uno che ha un reddito di 100.000 euro l'anno che si riduce annualmente del 2.4%?
Ancora una volta, la crescita è la migliore garanzia per il creditore e, quindi, l'incentivo a prestare i suoi soldi pretendendo un minore premio per il rischio (quindi per richiedere un minor tasso di interesse)...

Si scriveva nel 2012, sulle previsioni di Confindustria in merito al Pil:
“Se il Pil nel 2012 calerà del 2.4%, significherà che per mantenere lo stesso rapporto debito/Pil, il debito (che è il 120% del Pil) dovrà calare di (1.2 * 2.4%=) 2.88% del Pil... ovvero di 40.3 miliardi di euro a partire dall’anno successivo”

Ma se il debito resta costante ed il Pil cala del 2.4% l'anno, tra 10 anni il rapporto debito/Pil arriverà al 150%...
Dotiamoci quindi anche noi di una tabella con cui verificare gli andamenti del Pil per i prossimi 10 anni

ci hanno provato in usa con il qe, amenta il pil aumenta il debito e aumentano le tasse
il pil deve aumentare con una economia sana, come si dice mente sana in corpo sano
 
Noi una riforma l'abbiamo fatta con Monti: abbiamo introdotto il Fiscal compact in Costituzione.
Dunque dobbiamo considerare anche il contenuto del fiscal compact (ovvero ridurre il rapporto debito/Pil al 60% in venti anni), ogni anno bisognerebbe sommarci altri 43 miliardi di tasse

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E la conseguenza sarebbe che tra il 2018 ed il 2019, ogni italiano dovrebbe consegnare tutto il suo reddito allo Stato.

Abbiamo dato per scontato che il deficit sia costante del 2,4% all'anno per i prossimi 10 anni.
Bene. Basta ricostruirsi la tabella e sostituire al 2,4% il deficit reale e controllarle l'andamento effettivo negli anni per capire dove stiamo andando.
E di cosa stanno dicendo i politici.
Tutti intendo.

 
ci hanno provato in usa con il qe, amenta il pil aumenta il debito e aumentano le tasse
il pil deve aumentare con una economia sana, come si dice mente sana in corpo sano


Una cosa alla volta. Possiamo rispettare i vincoli europei del debito al 60% del Pil?
Per me no.
Allora riusciremo a stare sul 120% debito/pil?
Per me no.
E allora?
Quando la pressione fiscale diventerà talmente elevata che non è più gestibile, usciremo lo stesso dall'Euro.
E tutti i nostri sacrifici non saranno serviti a niente. A noi ovviamente.
Dunque lo spread tra i 300 e i 400 punti (sopra i 400) è ritenuto altamente probabile quell'evento e considerano la svalutazione intorno al 30%.
Chi compra Btp (istituzionale) ha già calcolato la svalutazione in caso di uscita. E intorno a 400 punti base vale appunto ili 30%. Variabile.
Aleternativa? La Germania si fa carico dei nostri debiti e noi possiamo restare nell'Euro
E anche questa per me non è possibile.
 
Secondo me la risposta a tante domande sta nelle parole di Re Giorgio pronunziate ancora nel lontano 1978, le riporto nuovamnete, sono perle dimenticate:

[FONT=&quot]Ma dal vertice è venuta solo la conferma di una sostanziale resistenza dei Paesi più forti, della Germania, e in particolare della banca centrale tedesca, ad assumere impegni effettivi e sostenere oneri adeguati per un maggiore equilibrio tra gli andamenti delle economie di paesi della Comunità. E’ così venuto alla luce un equivoco di fondo: se cioè il nuovo sistema debba contribuire a garantire un più intenso sviluppo dei paesi più deboli della Comunità, o debba servire a garantire il Paese più forte, ferma restando la politica non espansiva della Germania, spingendosi un Paese come l’Italia alla deflazione.[/FONT][FONT=&quot]


Che tradotto significa: in un sistema di cambi fissi senza opportuni correttivi alle Bilance di pagamento[/FONT], se la Germania attua politiche interne restrittive, ( sempre per controllare l'Inflazione) noi siamo Fottuti alla deflazione.

Domanda cosa sta succedendo dopo 35 anni? era scritto.
 
Ftse Dax Dj

Vedi l'allegato 221894

min di svolta maggio\luglio 2012

non c'è la certezza che quel minimo sia stato di svolta.

il recupero di quota 16059 e chiusura sopra 16059 fa pensare ad un'inversione di breve.
il primo ob si posizionerebbe tra 16200 e 16600.
se nel prosieguo area 15359 dovesse contenere la successiva discesa (verso fine maggio), potremo sperare in un nuovo allungo,con top almeno pari al massimo precedente (17983), ob finale del rialzo e fine bull market tra 19000 e 19800 circa.
Invece la mancata rottura max precedente decreta quel top come inversione definitiva, alla quale a mio avviso si apriranno scenari molto negativi con rottura minimo di partenza e ob verso area 10800/11500 circa.


inutile dire che ritengo plausibile lo scenario n 2 in blu
 
Riporto le parole di
Wynne Godley tratte dal


Il Trattato di Maastricht e le sue conseguenze



Anno di Grazia 1992


I paesi europei sono attualmente intrappolati in una recessione severa. Per come stanno le cose, in modo particolare dato che anche le economie degli Stati Uniti e del Giappone si stanno indebolendo, non è affatto chiaro quando una ripresa significativa potrà iniziare.
Le implicazioni politiche di questa situazione stanno diventando spaventose.
Eppure l’interdipendenza tra le economie europee è già così grande che nessun singolo paese, con l’eccezione teorica della Germania, si sente in grado di avviare politiche espansive autonomamente perché qualunque paese cercasse di espandere la sua economia da solo incontrerebbe ben presto un vincolo nella bilancia dei pagamenti.
La situazione corrente sta reclamando a gran voce un intervento coordinato di reflazione ma non esistono né le istituzioni né una struttura di pensiero condivisa che possano condurre a questo risultato desiderabile.

Oggi più di allora siamo legati alle politiche tedesche. Se lei (Germania) non Reflaziona, noi siamo destinati alla deflazione, era già tutto scritto. Non solo L'Italia ma tutti i paesei meditteranei compresa la Francia.
 
Invece la mancata rottura max precedente decreta quel top come inversione definitiva, alla quale a mio avviso si apriranno scenari molto negativi con rottura minimo di partenza e ob verso area 10800/11500 circa.

anche i kartofen subiranno declassamenti di rating.

i kartofen han rotto i quaglioni... con quest'aria da maestrini....

cosa credono di fare senza di noi?

Il primo che incontro in spiaggia.... sul Garda.... gli mollo dietro il cane :-o
 

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