Grillo al 24% di media, circa

può uscire solo da li.....
francamente non spero in nessun'altro al di fuori di M5S.

ma serve un leader....che prenda la macchina.... che vada a Bruxelles.... senza lasciare a casa gli attributi

E si che basterebbe poco:

1° niente soldi a terzi quindi fondo salva stati,( ci dobbiamo salvare e salviamo gli altri ???), salva banche, salva Grecia, Portogallo, Irlanda, Spagna. Ninete soldi alla UE, siam sempre a credito. Quote latte e caxxate varie sospese. Ci si riprende l'oro che sta a Francoforte.

2° niente soldi all'ONU, dobbiamo salvarci che caxxo salviamo gli altri.

3° tutte le missioni non strategiche devono smobilitare, quindi tutte ad esclusione dei Balcani e antipirateria. Sarebbe gradito che altri paesi si impegnassero invece di parassitare.

4° fuori dalla NATO, la NATO è morta, non serve più.

Ecco, vedete che ho citato solo e soltanto soldi nostri. Trovo buffo come nonostante tutto Noi siamo creditori verso il mondo intero, ci sentiamo debitori verso tutti, è buffo, veramente buffo, quasi da pazzi tipo sindorme del rapito/rapitore o marito padrone dove picchia la moglie e questa invece di difendersi si sente in colpa.

Bà, la guerra è finita, i debiti saldati ampiamente, sarebbe anche ora di batter i pugni e prendere quello che è di Cesare. Se non lo faremo quanto prima allora non stupiamoci poi del fatto che anche gli italiani diventeranno cattivi.

Olè, Bindi prrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrè :V

PS: mi son dimenticato l'FMI...altro paradosso, lo Stato che chiede aiuto o che è in difficoltà versa all'FMI una quota che poi sarà usato per e contro di lui...aooooooooooooooo ma come stiamooooooooooooooooooooo, fumatiiiiiiiiiiiiiiiiiii siamooooooooooooooooooo
 
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E si che basterebbe poco:

1° niente soldi a terzi quindi fondo salva stati,( ci dobbiamo salvare e salviamo gli altri ???), salva banche, salva Grecia, Portogallo, Irlanda, Spagna. Ninete soldi alla UE, siam sempre a credito. Quote latte e caxxate varie sospese. Ci si riprende l'oro che sta a Francoforte.

2° niente soldi all'ONU, dobbiamo salvarci che caxxo salviamo gli altri.

3° tutte le missioni non strategiche devono smobilitare, quindi tutte ad esclusione dei Balcani e antipirateria. Sarebbe gradito che altri paesi si impegnassero invece di parassitare.

4° fuori dalla NATO, la NATO è morta, non serve più.

Ecco, vedete che ho citato solo e soltanto soldi nostri. Trovo buffo come nonostante tutto Noi siamo creditori verso il mondo intero, ci sentiamo debitori verso tutti, è buffo, veramente buffo, quasi da pazzi tipo sindorme del rapito/rapitore o marito padrone dove picchia la moglie e questa invece di difendersi si sente in colpa.

Bà, la guerra è finita, i debiti saldati ampiamente, sarebbe anche ora di batter i pugni e prendere quello che è di Cesare. Se non lo faremo quanto prima allora non stupiamoci poi del fatto che anche gli italiani diventeranno cattivi.

Olè, Bindi prrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrè :V

ti sei dimenticati dei soldi al FMI :-o
 
E si che basterebbe poco:

1° niente soldi a terzi quindi fondo salva stati,( ci dobbiamo salvare e salviamo gli altri ???), salva banche, salva Grecia, Portogallo, Irlanda, Spagna. Ninete soldi alla UE, siam sempre a credito. Quote latte e caxxate varie sospese. Ci si riprende l'oro che sta a Francoforte.

2° niente soldi all'ONU, dobbiamo salvarci che caxxo salviamo gli altri.

3° tutte le missioni non strategiche devono smobilitare, quindi tutte ad esclusione dei Balcani e antipirateria. Sarebbe gradito che altri paesi si impegnassero invece di parassitare.

4° fuori dalla NATO, la NATO è morta, non serve più.

Ecco, vedete che ho citato solo e soltanto soldi nostri. Trovo buffo come nonostante tutto Noi siamo creditori verso il mondo intero, ci sentiamo debitori verso tutti, è buffo, veramente buffo, quasi da pazzi tipo sindorme del rapito/rapitore o marito padrone dove picchia la moglie e questa invece di difendersi si sente in colpa.

Bà, la guerra è finita, i debiti saldati ampiamente, sarebbe anche ora di batter i pugni e prendere quello che è di Cesare. Se non lo faremo quanto prima allora non stupiamoci poi del fatto che anche gli italiani diventeranno cattivi.

Olè, Bindi prrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrè :V

ottimo :up:


come sarebbe a dire il ns oro che stà a francoforte? :eek:
quanto oro abbiamo a francoforte?
presso la BCE? :mumble:
 
Una cosa alla volta. Possiamo rispettare i vincoli europei del debito al 60% del Pil?
Per me no.
Allora riusciremo a stare sul 120% debito/pil?
Per me no.
E allora?
Quando la pressione fiscale diventerà talmente elevata che non è più gestibile, usciremo lo stesso dall'Euro.
E tutti i nostri sacrifici non saranno serviti a niente. A noi ovviamente.
Dunque lo spread tra i 300 e i 400 punti (sopra i 400) è ritenuto altamente probabile quell'evento e considerano la svalutazione intorno al 30%.
Chi compra Btp (istituzionale) ha già calcolato la svalutazione in caso di uscita. E intorno a 400 punti base vale appunto ili 30%. Variabile.
Aleternativa? La Germania si fa carico dei nostri debiti e noi possiamo restare nell'Euro
E anche questa per me non è possibile.

Eallora facciamoci promotori di una mozione per uscire subito dall'euro.
Perchè ridursi in miseria per poi uscire dall'euro è da dementi. Scusate.
 
ottimo :up:


come sarebbe a dire il ns oro che stà a francoforte? :eek:
quanto oro abbiamo a francoforte?
presso la BCE? :mumble:
Si

dovrebbe stare in svizzera + inghilterra + Usa (banche centrali)

quello della germania se non ricordo male e' gia' stato restituito
A me non risulta che sia rientrato.

Comunque i krukki in 2.500 anni non hanno ancora capito a chi non si deve/devono pestare i piedi. Son scemi, se c'è una cosa che unisce un popolo sempre diviso, le tribù italiche, è il barbaro.

Loro sono per Noi com il rosso mantello per il toro o la faiga per Rocco :eeh:
 
Eallora facciamoci promotori di una mozione per uscire subito dall'euro.
Perchè ridursi in miseria per poi uscire dall'euro è da dementi. Scusate.

No, è da greci...scusate, nulla contro i greci ma le Termopili a sto giro eran rivolte verso Nord e non verso Sud...sveglia greci, svegliaaaaaaaaa ;)
 
«Più che di “cintura dell’aglio”, come i tedeschi hanno ribattezzato il Sud Europa, dovremmo parlare di “cappio dei suicidi”. Poiché l’austerità altro non è che una corda che Bruxelles ha calato dall’alto attorno al collo delle popolazioni dei Paesi alla periferia di Eurolandia. Sono queste le Nazioni più a rischio, dove la “disoccupazione di lungo periodo” è più alta. La prima ondata di suicidi si verifica in concomitanza col licenziamento, la seconda coincide con lo scadere dei sussidi di disoccupazione ed è quella più imponente. Oggi si muore per i debiti, per pagare gli arretrati dell’iscrizione al country club della moneta comune europea e per sostenere le spese di una Nazione ormai fallimentare, incapace di garantire lo Stato sociale e votata all’Austerity»
(Loretta Napoleoni, Democrazia Vendesi, Rizzoli, 2013)

Questo è un passo di Democrazia Vendesi, l’ultimo libro dell’economista Loretta Napoleoni.
Wall & Street l’ha intervistata per conosce il suo parere non ortodosso sul costo dell’unione monetaria e sull’opportunità di praticare politiche di austerity in un periodo di profonda recessione economica.
Nel colloquio abbiamo provato a smontare alcuni luoghi comuni sui quali i media hanno costruito impalcature teoriche.

Lo spread tra i nostri Btp e il Bund tedesco è un indicatore economico?
«Lo spread è un indicatore finanziario che i politici usano come un’arma. Si può avere un’economia in recessione come quella italiana e avere uno spread migliore di quello della Spagna solo perché il mercato la giudica più rischiosa. Ma ciò cui si dovrebbe guardare sono gli indicatori economici».

Lo spread lo ha abbattuto Mario Monti o Mario Draghi?
«Mario Draghi è stato fondamentale. I mercati hanno percepito la difesa dell’euro come decisiva e da allora la situazione è migliorata. Non è certo la politica di austerity che ha contribuito a cambiare lo scenario».

La politica di austerità è sbagliata?
«Sì. Noi abbiamo bisogno di una politica espansiva che sia indirizzata alla crescita. Ma quali sono le industrie che possono favorire la crescita? In Italia non lo sappiamo perché non c’è una politica industriale. Nel mio ultimo libro sostengo che l’unione monetaria ha costretto alcuni Paesi a vivere di consumi e di trasferimenti dall’Unione Europea (cioè senza produrre alcunché; ndr)».

Perché la Grecia è in ginocchio nonostante gli aiuti?
«I soldi che ha ricevuto non sono stati utilizzati per far ripartire l’economia ma per ripagare il debito che per lo più era detenuto dalle banche straniere. Con l’austerità la crisi si è avvitata su se stessa e si è perso il 25% del pil in 5 anni, cioè oggi la Grecia produce un quarto di meno di quanto producesse cinque anni fa. Stanno massacrando l’economia greca e questo è accettato da tutti».

Condivide l’opinione secondo cui la situazione europea attuale assomiglia molto a quella del 1913?
«Penso di sì. Ci sono molti punti di contatto. Però voglio precisare che non è colpa della Germania ma di un sistema monetario concepito in modo sbagliato e che va cambiato radicalmente. Altrimenti emergerà l’elemento populista».

Quanto ha guadagnato la Germania con l’euro?
«Che il vincitore sia la Germania è fuor di dubbio. Però anche lì si comincia a soffrire: nel quarto trimestre del 2012 il pil è arretrato. Certo, la moneta unica le ha aperto totalmente un grande mercato, quello dell’Unione Europea. Ma ora non solo l’export sta rallentando ma le si chiede di aiutare gli altri Paesi accollandosi o annullando una parte del loro debito»

Lei sostiene che si potrebbe uscire ordinatamente dall’euro negoziando sia la gestione del debito che la svalutazione della nuova divisa. Come si può fare?
«Basta averne la volontà. Certo, con una classe politica quasi tutta pro-euro il discorso è più complicato perché queste posizioni restano isolate. Invece servirebbe una discussione franca nel Consiglio Europeo prendendo atto che l’euro così com’è rischia di implodere. Serve un Euro-2 per i Paesi periferici dell’Europa con una svalutazione controllata al 20-30%. Il debito estero (quello italiano ammonta a circa 700 miliardi; ndr) potrebbe essere rinegoziato. Oppure ricomprato tramite una imposta patrimoniale. Oppure si potrebbero scambiare titoli di Stato con i soggetti di questa imposta (una sorta di prestito forzoso; ndr) ».

Qual è il messaggio che lancia con il suo libro?
«Che la democrazia è in vendita, perché sulle grandi decisioni i cittadini non possono intervenire. La politica monetaria europea è nelle mani di Mario Draghi che però non è al suo posto sulla base di un mandato popolare. E poi affermo che la soluzione non sono le privatizzazioni perché il problema non è lo Stato, ma il sistema monetario».
Wall & Street
 

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