Obbligazioni societarie HIGH YIELD e oltre, verso frontiere inesplorate - Vol. 1

Stato
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Sara' un mia limite da ragazzo di campagna, ma certi business troppo eterei non li ho mai capiti.
Mi ricordo quando la telecom (che credo si chiamasse Stet) assegno' agli azionisti gratuitamente le azioni delle Pagine Gialle e mi chiesi: ma che me ne faccio di 'sta roba. Poi gli altri ci hanno fatto 3-4 re-leveradge
 
Report compartimentale semestrale "Steel Global" di Fitch: la produzione è in ripresa, e con essa il livello di utilizzazione degli impianti, risalito fino al 70% in molte aree mondiali.

Tale circostanza consente ai produttori una gestione profittevole degli impianti ed un cauto recupero nella politica degli investimenti, e tuttavia sono numerose le sfide che si presentano nella seconda metà del 2010.

Le politiche di austerity che vanno affermandosi in molti paesi industrializzati pongono in prospettiva un rischio di riduzione della domanda, alla quale saranno particolarmente soggetti i produttori con maggiore esposizione al comparto delle costruzioni e dell'edilizia in tali paesi.

La Cina produce e consuma poco meno del 50% di tutto l'acciaio mondiale: con la risalita dei tassi cinesi ed un possibile raffreddamento dell'economia cinese c'è il rischio che l'acciaio cinesi cerchi sbocchi all'estero, incidendo sul pricing dei produttori non cinesi.

Fitch si attende una reazione pronta e disciplinata dei produttori ad ogni eventuale futuro calo della domanda quale chiave di tenuta dei rating.

Il report...
 

Allegati

mi risulta che l'acciaio cinese sia già sceso un po' ... devo ritrovare l'articolo

PS: era coreano: diminuzione dei prezzi di listino acciaio inox
 
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Eircom cerca l'accordo coi sindacati sul taglio del personale

Eircom sta dialogando in questi giorni coi sindacati per approntare un piano triennale di riduzione dei costi di personale che ricadrebbe un circa 2.000 dipendenti (sono 6.500 in tutto). In altre parole vorrebbero far funzionare la compagnia con un terzo della forza lavoro in meno.

Union to seek advice on Eircom business plan - The Irish Times - Wed, Jul 07, 2010

Intanto i vertici di Eircom fanno sapere alla radio che l'azienda è tranquillamente in grado di ottemperare ai propri obblighi debitori fino al 2014

Eircom can ‘comfortably’ service debt, Chief Executive says
(5th July 2010) - Eircom Holdings, the Irish telecoms company owned by Singapore Technologies Telemedia, is in a position to service its debt, Chief Executive Officer Paul Donovan said. “We are very comfortably in a position to service that debt,” Donovan said in an interview with Dublin’s RTE radio today. The majority of the company’s debt isn’t due to be paid until 2014, he said.
 
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Anglo Irish Bank

...

FitzPatrick faces bankruptcy as creditors consider debt plan
29.06.2010
The creditors of the former chairman of Anglo Irish Bank Sean FitzPatrick are due to meet in private sometime over the coming weeks to decide whether to accept an offer he is making to settle his debts, the High Court heard yesterday...

Per stare aggiornati..

Anglo to tell creditors of FitzPatrick's financial ruin
FORMER Anglo Irish Bank chairman Sean FitzPatrick is set to be effectively declared bankrupt today by his former employers at a crucial meeting with creditors.
Those planning to attend the meeting said that neither the positions of Mr FitzPatrick nor the bank had changed in the past few days.
Mr FitzPatrick owes the bank €110m but is seeking to repay this via a private deal (or scheme of arrangements) with Anglo and the other banks.
But Anglo will today restate its opposition to this and press for Mr FitzPatrick to be declared fully bankrupt at a High Court hearing on Monday, which will give the official seal to the outcome of today's meeting.
The final decision on Mr FitzPatrick's fate will rest with the High Court.
The other banks attending today's meeting are Friends First, Bank of Scotland (Ireland), Ulster Bank, AIB, First Active and Haven Bank. The Revenue Commissioners will also have representatives there.

Negotiations
The meeting brings to an end a long series of negotiations between Mr FitzPatrick and Anglo that began just days after the institution was nationalised in January 2009.
Since then, Somers and Associates have been representing Mr FitzPatrick in negotiations with the bank. These talks have often been stormy, with much dispute around the value and security on a Nigerian oil well known as the Ekeh field.
This is Mr FitzPatrick's chief asset, with former Anglo director Lar Bradshaw also owning a stake in the field. At today's meeting, Mr FitzPatrick's representatives are expected to press the bank on the kind of security they have over this asset. But the bank is confident its security is watertight.
In June, a senior executive of the bank, Tom Hunersen, signalled that the bank was seeking to have Mr FitzPatrick "adjudicated bankrupt'' and this motion is what will be heard on Monday. Today's meeting simply records whether there is support or not for the arrangement, which will not be forthcoming.
Once declared bankrupt, Mr FitzPatrick's assets can be seized by his creditors and sold off to reduce his debts. Among the assets is Mr FitzPatrick's home in Greystones, Co Wicklow, but also his pension built up over many years at the bank.
But the bank has given assurances that it will not pursue members of his family, even though some of the loans were taken out by Mr FitzPatrick's children. In fact, the bank refers to the €110m loans as "FitzPatrick family facilities''.
 
Eircom sta dialogando in questi giorni coi sindacati per approntare un piano triennale di riduzione dei costi di personale che ricadrebbe un circa 2.000 dipendenti (sono 6.500 in tutto). In altre parole vorrebbero far funzionare la compagnia con un terzo della forza lavoro in meno.

Union to seek advice on Eircom business plan - The Irish Times - Wed, Jul 07, 2010

Intanto i vertici di Eircom fanno sapere alla radio che l'azienda è tranquillamente in grado di ottemperare ai propri obblighi debitori fino al 2014

Eircom can ‘comfortably’ service debt, Chief Executive says
(5th July 2010) - Eircom Holdings, the Irish telecoms company owned by Singapore Technologies Telemedia, is in a position to service its debt, Chief Executive Officer Paul Donovan said. “We are very comfortably in a position to service that debt,” Donovan said in an interview with Dublin’s RTE radio today. The majority of the company’s debt isn’t due to be paid until 2014, he said.

Per me non lasciano saltare Eircom. Sarebbe il colpo di grazia per le banche irlandesi (che credo siano le maggiori finanziatrici). Magari ristrutturano subito, anche credo attueranno una strategia dilatoria:
- fino al 2014 ci arrivano, rinegoziano i covenants (figuriamo se non glielo concedono)
- e poi vedranno...

C'è da dire che è molto rischioso....
 
Troppi debiti: Standard & Poor's boccia Sawiris



La compagnia greca Wind Hellas, di proprietà del magnate egiziano, ha debiti per 1,7 miliardi. L'agenzia di rating la mette in "selective default" Wind Hellas a un passo dal default: la principale agenzia mondiale di rating, Standard & Poor’s, boccia la compagnia telefonica greca di proprietà di Naguib Sawiris e la mette in “selective default”.

Il 30 giugno scadevano infatti 17,5 milioni di euro di debito, ma Wind Hellas, spiega Il Sole 24 Ore, non è stata in grado di rimborsare la somma, che tra l’altro sale a 40 milioni se si aggiungono altri titoli che arrivano a maturazione a metà luglio e che fa comune parte di un debito molto più ingente (1,7 miliardi) che grava sull’intera società.

Tuttavia Wind Hellas ha trovato un accordo con le banche finanziatrici e i creditori che hanno concesso uno “stand-still agreement”, ovvero una moratoria di 4 mesi. La società di Sawiris dovrà usare questo tempo per ristrutturare il debito, ma soprattutto, nota Il Sole, per cercare nuova finanza (che dovrebbe versare il magnate egiziano, azionista unico di Wind Hellas tramite Weather) o trovare nuovi soci da far entrare nell’azionariato.

L’accordo con le banche è una notizia positiva ma non ha impedito che scattasse il default di Standard & Poor’s, perché, spiega il quotidiano economico, implica l’incapacità della compagnia di rimborsare i pagamenti e quindi un’insolvenza tecnica. Inoltre, motiva l’agenzia di rating, l’accordo deve essere ancora approvato dalla maggioranza dei detentori dei titoli di debito senior (e comunque dalla moratoria è escluso il debito non garantito del gruppo).

La struttura finanziaria di Wind Hellas è diventata insostenibile e si rende necessario un intervento straordinario per evitare che, al termine della moratoria, il default sia definitivo, non lasciando più scampo alla società ellenica cugina dell’italiana Wind (i cui conti, però, vanno decisamente meglio).

Ma che cosa ha determinato la crisi di Wind Hellas? Sicuramente il collasso dell’economia greca ha inferto un duro colpo, ma le difficoltà di bilancio sono precedenti e il vero “peccato originale” è il pesante debito: quando il magnate del Cairo acquistò la società dai fondi di private equity, pagando una cifra ritenuta esagerata all’epoca, si prese in eredità un fardello di debito (cui si aggiunse anche la leva messa da Sawiris) di 2,7 miliardi di euro.

A dicembre, grazie a un default pilotato della subholding londinese (dove il diritto fallimentare è più agevole) che controlla Wind Hellas, Sawiris aveva messo in procedura la società ricomprandone poi gli asset sgravati di metà debito. Ma gli 1,7 miliardi di esposizione si sono rivelati comunque tanti, troppi dopo che la Grecia ha iniziato a tremare mandando in tilt tutte le Borse mondiali.
 
Stato
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