Il recente congresso del
Wordl Diamond Council tenutosi a San Pietroburgo ha dato il via libera allo Zimbawe alla commercializzazione dei diamanti rinvenuti nel giacimento del Marange (ampia regione a Est dello Zimbawe). Il
Kimberly Process aveva, infatti, bloccato tale commercializzazione poiché nello Zimbawe si erano verificati gravi episodi di maltrattamento dei minatori e della popolazione locale dopo la scoperta di
uno dei più grossi giacimenti di diamanti al mondo. La successiva militarizzazione del perimetro del Marange da parte del governo non ha fatto altro che inasprire gli scontri fra la polizia, intenta a difendere gli interessi dei militari al potere e degli stranieri verso lo sfruttamento minerario del Marange (fra cui quelli di
New Reclamation), e la popolazione dello Zimbawe che vedeva nel nuovo giacimento diamantifero la via per uscire dall'estrema povertà in cui versa il paese. Si parlava lo scorso anno di 214 morti. Ora, però, pare che le cose si siano sistemate e l'esportazione di diamanti può iniziare regolarmente.
Di fatto, quindi, le autorità governative dello Zimbawe hanno dato il via libera, attraverso una speciale concessione, allo sfruttamento del giacimento da parte di due sole società in joint venture con una società statale dello Zimbawe che le controlla: una è canadese e l'altra è la
Mbada Diamonds, partecipata indirettamente dalla New Reclamation al 50%. Oltre il 60% dei ricavi della vendita dei diamanti rinvenuti nel giacimento finiranno nelle casse dello Zimbawe (o nelle tasche dei capi militari che lo governano attraverso la dittatura), mentre il restante 40% andrà nei forzieri della Mbada Diamonds e da qui a New Reclamation. In teoria, si tratta di una vera e propria cuccagna per la Holding Sudafricana, però il dubbio sollevato in passato dai bondholders è che tali ricavi possano non arrivare nelle casse della New Reclamation, i cui conti sono stati martoriati dalla recente crisi economica globale e dal fatto che sono stati versati 20 mln di dollari per la costituzione della Mbada Diamonds in partecipazione (di fatto, poi, hanno pagato una tangente da 20 mln al governo corrotto dello Zimabwe), ragion per cui il bond 8,125% 2013 da 153 milioni di euro rimane ancora sottovalutato. Nel mese di Giugno 2010
S&P aveva addirittura paventato il default entro quest'anno, ma poi di fatto il rating (CCC+) non è più stato toccato e l'outlook sul debito è rimasto stabile, forse anche per i recenti sviluppi di cui sopra.