martedì 20 ottobre 2009, 11:41
Industria, agosto nero: giù fatturato e ordini
Roma - Ad agosto il fatturato dell’industria italiana è calato dell’1,4% rispetto al mese precedente e del 21,2% su base annua (indice corretto per le variazioni di calendario). L’Istat precisa che il calo su base mensile dipende da una diminuzione dell’1,1% del fatturato sul mercato interno e del -2% su quello estero. Molto male anche gli ordinativi che, ad agosto, sono calati dell’8,6% rispetto a luglio e del 27,5% rispetto allo stesso mese del 2008. Il calo su base mensile è il più ampio da quando esistono serie storiche paragonabili, ovvero, da gennaio 2000.
Crollano gli ordinativi A livello congiunturale gli ordinativi nazionali hanno registrato una flessione del 6,1% e quelli esteri del 12,8%. Nel confronto degli ultimi tre mesi (giugno-agosto) con i tre mesi immediatamente precedenti (marzo-maggio) la variazione congiunturale degli ordinativi è pari a -0,8%.
Male il fatturato Il fatturato, a livello congiunturale, è diminuito dell’1,1% sul mercato interno e del 2% su quello estero. Nel confronto degli ultimi tre mesi (giugno-agosto) con i tre mesi immediatamente precedenti (marzo-maggio) la variazione congiunturale è stata pari a -2,3% per il fatturato. Gli indici destagionalizzati del fatturato per raggruppamenti principali di industrie hanno segnato una variazione congiunturale positiva per l’energia (+4,4%) e variazioni negative per i beni intermedi (-2,6%), per i beni di consumo (-2,3%, con -6,6% per quelli durevoli e -1,6% per quelli non durevoli) e per i beni strumentali (-0,3%). L’indice del fatturato corretto per gli effetti di calendario in agosto è calato in termini tendenziali del 29,9% per l’energia, del 26,2% per i beni intermedi, del 23,6% per i beni strumentali e del 10% per i beni di consumo (-24,4% per quelli durevoli e -8,4% per quelli non durevoli). In agosto, nel confronto con lo stesso mese del 2008, l’indice del fatturato corretto per gli effetti di calendario, ha segnato le contrazioni più ampie nei settori della metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (-36,1%), della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-30%) e della fabbricazione di apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche (-29,7%); le diminuzioni più contenute hanno riguardato la produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (-2,6%) e le industrie alimentari, bevande e tabacco (-5,5%).