I DOCUMENTI CHE FANNO GELARE IL SANGUE - Da Enrico Mattei a Aldo Moro

I SEGRETI DI PORTELLA DELLA GINESTRA E DEL BANDITO GIULIANO – Maurizio Castagna #byoblu24

 
LE STRANE OPERAZIONI DEI SERVIZI SEGRETI BRITANNICI NELLE PIAZZE ITALIANE – Giovanni Fasanella

 
I DOCUMENTI UK CHE FANNO GELARE IL SANGUE - Da Enrico Mattei a Aldo Moro

youtube ha censurato il video
ma fortunatamente DAVVERO TV lo ha ripubblicato, ecco il linck dal titolo: la strategia della tensione

 
Massimo Citro: "Lo scientismo è il dramma dei nostri giorni"
l'Italia è una colonia Inglese

EUGENETICA RAFFINATA EDULCORATA
 
Ultima modifica:
Era davvero da molto tempo che avevo capito che c'era qualcosa di veramente grave nella ns italia

all'inizio incolpavo i ns politici, la mafia, la corruzione
poi sono passata ai poteri forti senza ben sapere quali erano [bildelberg.... trilaterale... aspen..]
poi alcuni anni fa lessi un documento desecretato in cui si diceva chiaramente che la mafia era protetta dalla CIA... e lì già qualcosa di veramente preoccupante emerse e capii che chi comadava in italia era la famigerata CIA e la mafia ubbidiva e faceva il lavoro sporco

poi ho scoperto che in USA ci sono 400 oligarchi che dettano la politica e decidono le guerre e quali nazioni distruggere per il loro tornaconto


ma adesso credo di essere arrivata al nocciolo della questione

Insomma siamo schiavi e se cerchiamo di alzare la testa qulli ci massacrano con attentati di ogni genere... e se ci sono politici capaci ed onesti come l'ON Moro ... sono assassinati

non abbiamo speanza
l'UK ha trovato la sua grandezza facendo pirateria..... ha esportato lo sterminio di massa in America trucidando gli indiani
si ammanta di fabulazione e utilizza la corruzione

niente la ferma

la strategia della tensione è ormai collaudata e declinata ovunque faccia comodo a sua maestà la regina e i 400 oligarchi [hanno ucciso pure diana che è la mamma del futuro re]

VENI, VIDI, ENI. ENRICO MATTEI E IL SOVRANISMO ENERGETICO – Recensione di Gianluca Mazzini
28 Agosto 2021
Redazione

di Gianluca Mazzini

La sera del 27 ottobre 1962 – 60 anni fa l’anno prossimo – Enrico Mattei, presidente dell’Eni, moriva tragicamente precipitando con un aereo sulla campagna del Pavese. Era un italiano di cui il Times aveva scritto: “È un uomo che sta cambiando il volto del suo paese e che può modificare il destino di molte abitudini in varie parti del mondo”.

Come documentato decenni dopo dal pm di Pavia Vincenzo Calia, si trattò di un attentato. Un’esplosione pianificata per distruggere gli strumenti di navigazione dietro il cruscotto del pilota, Irnerio Bertuzzi, reduce pluridecorato della Rsi. «Voliamo sicuri» aveva detto Mattei. «Dio non può avercela con un fascista e con un partigiano» Ma ad avercela con loro non era Dio. Era tutt’altro…

Mattei aveva infatti osato sfidare il potere delle compagnie petrolifere internazionali, in nome dello strategico sovranismo energetico nazionale. E ne avrebbe pagato il prezzo.

Studiare Mattei, spiega Gianfranco Peroncini, giornalista e scrittore, autore del saggio Veni, Vidi, Eni. Enrico Mattei e il sovranismo energetico, appena pubblicato dalle Edizioni Byoblu, significa prendere in esame tutto il periodo della sua avventura umana e professionale. Un impegno complesso e articolato che si svilupperà in due volumi.


di Gianluca Mazzini

La sera del 27 ottobre 1962 – 60 anni fa l’anno prossimo – Enrico Mattei, presidente dell’Eni, moriva tragicamente precipitando con un aereo sulla campagna del Pavese. Era un italiano di cui il Times aveva scritto: “È un uomo che sta cambiando il volto del suo paese e che può modificare il destino di molte abitudini in varie parti del mondo”.

Come documentato decenni dopo dal pm di Pavia Vincenzo Calia, si trattò di un attentato. Un’esplosione pianificata per distruggere gli strumenti di navigazione dietro il cruscotto del pilota, Irnerio Bertuzzi, reduce pluridecorato della Rsi. «Voliamo sicuri» aveva detto Mattei. «Dio non può avercela con un fascista e con un partigiano» Ma ad avercela con loro non era Dio. Era tutt’altro…

Mattei aveva infatti osato sfidare il potere delle compagnie petrolifere internazionali, in nome dello strategico sovranismo energetico nazionale. E ne avrebbe pagato il prezzo.

Studiare Mattei, spiega Gianfranco Peroncini, giornalista e scrittore, autore del saggio Veni, Vidi, Eni. Enrico Mattei e il sovranismo energetico, appena pubblicato dalle Edizioni Byoblu, significa prendere in esame tutto il periodo della sua avventura umana e professionale. Un impegno complesso e articolato che si svilupperà in due volumi.

Video:
 
Essere o avere (i Koglioni)
Maurizio Blondet 20 Dicembre 2022

Nel 1936, in piena era fascista, il socialista Alberto Beneduce (1877 – 1944) separò le banche commerciali dalle banche finanziarie, nazionalizzò la Banca d’Italia e proibì la libera circolazione del capitale straniero in Italia.
Tra il 1950 e il 1960 Mattei e l’Eni fornivano metano e petrolio all’Italia.
Nel 1953 l’Italia era tanto ricca che cancellava la metà del debito che la Germania doveva pagarle. Anche l’altra metà non è mai stata pagata.
Nel 1954 la Olivetti produceva il primo Personal Computer al mondo.
Tra il 1955 e 1960 la lira era la moneta più forte e stabile di tutta Europa e faceva aggio sull’oro [1].
Negli anni ’70 gli studenti in pari col piano di studi ricevevano dall’università un presalario per poter studiare e vivere.
A metà degli anni ’70 a Bologna gli autobus erano gratuiti.
Negli anni ’80 l’Italia era il quinto paese più industrializzato.
Fino agli anni ‘80 l’Italia era il paese più politicizzato d’Europa.
Nel 2000 gli italiani erano il popolo più ricco al mondo con un deposito medio in banca di 35.000 euro a testa.
Nel 1990 il 70% degli italiani aveva la casa di proprietà, nel 2007 la percentuale era salita al 81%, la più alta al mondo.
POI cos’è successo?
 
La Prima guerra mondiale ha depredato l’economia italiana mentre la Svizzera si è arricchita dei depositi delle persone ricche delle nazioni coinvolte nella guerra.

La Germania non ha pagato i debiti né della Prima né della Seconda guerra mondiale, prima perché non aveva i soldi e poi perché doveva riunificarsi.

Nel 1960 l’ing. Adriano Olivetti stava viaggiando su un treno e quando il treno esce da una galleria Olivetti è morto.
Un anno dopo, in uno strano incidente stradale, muore Mario Tchou, l’ingegnere che aveva inventato Elea 9003, il primo personal computer a transistor al mondo. Con queste due morti l’informatica passava dall’Italia agli Usa di IBM.

Nel 1962 una bomba fa precipitare l’aereo su cui volava Enrico Mattei, e precipita anche la realizzazione di un’autonomia energetica dell’Italia che torna sotto il controllo delle Sette Sorelle petrolifere di Usa e GB.

La lira è stata aggredita dal dollaro e siamo tornati ad essere succubi del potere politico economico e culturale della duplice potenza GB e Usa.


Gli italiani sono troppo politicizzati? E allora li spoliticizziamo! Come?
  • Dando in pasto tutti i giorni programmi radio e TV da deficienti si rende deficiente chiunque;
  • Facendo credere che l’importante sia il calcio, si distrae dai problemi veri; siamo l’unico paese al mondo con tre giornali sportivi che escono tutti i giorni!!
  • Se il vino è troppo forte lo si può diluire, così si è fatto con gli italiani: 10 milioni di immigrati affamati e senza idee politiche hanno diluito 45 milioni di italiani politicizzati e con chiaramente in testa quali erano i loro diritti acquisiti in un secolo di lotte. Una buona attuazione del Piano Kallergi.
Le segreterie dei partiti hanno scelto e mandato in parlamento e al governo persone sempre più corrotte, corruttibili, deficienti, criminali, ignoranti, mafiose. Politici che pensavano ad essere rieletti, non statisti che pensavano al bene della popolazione.

I sindacati hanno subito la stessa fine, basti un dato: nel 1975 un gruppo di sbarbatelli senza soldi per seguire le lotte studentesche e nelle fabbriche apre in una soffitta di Bologna Radio Alice, una radio libera dal controllo della Rai. Il Partito Radicale, un gruppo di altri senza quattrini, da quarant’anni trasmette da Roma le sue idee in tutta Italia. Nel mondo della comunicazione globale, i sindacati forti della maggior massa di lavoratori della nazione, non hanno ancora una radio, un giornale, un volantino un megafono col quale comunicare coi lavoratori e i disoccupati. Cecità politica? Stupidità al potere? Piano per spoliticizzare la popolazione?

Il trasporto pubblico, un tempo gratuito per agevolare i mezzi pubblici e ridurre l’inquinamento, è passato dal pubblico al privato e il privato che pensa solo a far cassa si fa pagare salatamente i trasporti.

Per elevare il livello culturale della popolazione un secolo fa lo stato investiva nell’istruzione e un maestro aveva uno stipendio equiparato a quello di un magistrato, oggi a quello di … ha ancora uno stipendio?

Grazie all’IRI, alle sue banche e alle aziende di stato l’Italia ha sempre avuto una struttura industriale in grado di fare ricerca e sviluppare nuove tecnologie che a cascata finivano anche alle piccole aziende private. Da quando sono sbarcati gli ospiti del Britannia in crociera attorno alle coste italiane, il tandem Prodi/Berlusconi, al potere da un quarto di secolo, ha destrutturato l’Iri, regalato i gioielli dello stato e demolito il potere industriale e bancario dell’Italia realizzando il progetto dello stato liberale di von Hayek.

Nel 1992 il socialista Giuliano Amato e compagni distruggono la riforma Beneduce: permettono la libera circolazione dei capitali stranieri in Italia (la globalizzazione), privatizzano la Banca d’Italia, permettono la commistione tra banche commerciali e finanziarie, privatizzano il settore pubblico.


L’introduzione dell’euro ha dimezzato di colpo il capitale degli italiani. Un caffè che costava mille lire adesso costa un euro, ovvero il doppio, e come il caffè ora costa tutto il doppio.

Al calo del potere d’acquisto si è aggiunto il calo degli stipendi. Nel 1974 per comperare una casa di 60 metri quadri a Milano servivano tre anni e sei mesi dello stipendio medio di un dipendente, nel 2015 per gli stessi metri quadri servivano nove anni di stipendio, oggi 11.

Negli anni ’50 e ’60 era normale vedere famiglie con due o tre figli; con lo stipendio di una sola persona si viveva decentemente, si compravano gli elettrodomestici, l’auto e poi la casa. Oggi il 30% degli italiani è single o separato, il 20% sono coppie senza figli, il 50% è sposato e raramente ha più di un figlio. La politica e l’economia hanno distrutto la famiglia italiana.

Il mattone, il bene rifugio tradizionale degli italiani, l’unico bene che si è sempre rivalutato nel tempo, con l’introduzione delle classi energetiche è diventato un bene che non solo non si rivaluta nel tempo ma, come un’auto, con gli anni perde valore, si deprezza, ha un costo di mantenimento che non verrà mai più recuperato. Con una legge semplice e apparentemente innocua si è colpito anche il mattone, e il patrimonio degli italiani diminuisce sempre più di valore.

Nel 1951 il 7% della popolazione aveva più di 65 anni, oggi un quarto della popolazione italiana ha più di 65 anni.

Ogni anno 145.000 giovani, solitamente laureati o con un alto grado di istruzione, emigrano verso altri stati con una situazione economica, politica e culturale migliore.

Che fare? Scriveva un secolo fa Lenin …

Chi resta in Italia può solo scegliere tra:
  • accettare di impoverire sempre più o
  • buttarsi nella lotta e cambiare il corso della storia e dell’Italia.
Una scelta che si riassume in due verbi: essere o avere.

Essere coglioni o avere i coglioni

© Galileo Ferraresi

[1] Fare aggio, o avere aggio, significa che era preferita all’oro perché considerata più sicura e quindi pagata più del suo cambio ufficiale con l’oro.
 

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