Parmalat (PLT) I promessi sposi: Lucia Parmalat e Renzo Lactalis

Una nota fondamentale è che finalmente sono stati approvati i poteri del nuovo EFSF, che quindi da oggi è pienamente operativo.

Ora la vera scommessa è se decideranno, come mi auguro, di sfruttare l'effetto leva portando la potenza di fuoco almeno a 2.000 miliardi o anche più.

Se la potenza di fuoco viene portata a 2.000 miliardi, cosa che implicherebbe una leva modesta, considerando la dotazione di 440 miliardi, allora gran parte dei problemi di breve, quelli legati alla speculazione che attacca confidando in crisi di liquidità, saranno risolti.

Resterebbero sul tappeto i problemi di lungo termine, quelli legati alla diversa competitività delle varie aree euro, competitività cui è legata a a sua volta, nel medio-lungo termine, la solvibilità o meno dei debiti sovrani dei vari paesi, tra cui l'Italia.
 
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Buonasera.

Cosa dire, se non che almeno oggi il mercato è stato selettivo.

Penalizzate le banche, leggermente i ciclici, ma tutto il resto ha sostanzialmente tenuto, quando non guadagnato.

Non riesco a rientrare su SANOFI AVENTIS, che oscilla sempre intorno ai 50.

Brutto segnale sui Titoli di Stato, ma non è una sorpresa vedendo quello che sta succedendo a livello politico.

Dobbiamo addirittura assistere al ritorno in pompa magna di sciaboletta Scajola e codazzo, quello del se scopro che la casa me l'hanno pagata altri mi arrabbio.:wall::wall:

Altro che casta, nella maggioranza, in Parlamento e al Governo abbiamo criminali, magnaccia, puttane nonchè gente incapace di intendere e di volere.

All'opposizione invece abbiamo una larga preponderanza di stupidi.

Quindi al Governo abbiamo banditi, all'opposizione stupidi, mi sa che è meglio che ci teniamo i banditi.

Quando sento parlare Rosy Bindi e Bersani mi cascano le braccia ed arrivo a desiderare che Dio ci preservi a lungo Berlusconi, pensate un pò.:wall::wall:


Non vedo prospettive per la povera Italia, a meno che nell'area di sinistra non riescano ad emergere dei giovani, tipo Renzi.

Le cui capacità sono tutte da valutare, ma almeno ha una dote preziosa che è appunto la gioventù.

Quindi la speranza è la seguente:

a) fine di Berlusconi e morte del finto partito PDL;

b) scissione del PD con l'area cattolica che confluisce nell'area dell'attuale terzo polo;

c) trasformazione del PD in un effettivo partito socialdemocratico, con alla guida della gente nuova e rottamazione dei vari D'Alema, Veltroni, Bersani ecc. ecc.

A questo punto resterebbero due poli, il polo popolare, di ispirazione cattolica, e il polo socialdemocratico.

Ai margini la sinistra estremista (Vendola & C) e i vari Di Pietro, nonchè la Lega Nord.


Alla quale, io da meridionale, imputo in primis la colpa di non avere fatto niente, pur avendone la possibilità, per combattere gli sprechi al Sud e, quindi, di essersi adeguata al motto "tiriamo a campare così non tiriamo le cuoia".

Il motivo?

Presto detto.

Eliminare gli sprechi significa agire diminuendo, al limite azzerando, gli spazi l'intermediazione politica.

Cosa che la Lega, e un pò tutta la politica, ovviamente non vuole.


Io non riesco a capire come un partito importante di opposizione possa
sopportare un Pierluigi ed una Rosy.

Roba da matti!!
 
Buongiorno e buona domenica.

Allora ho letto il comunicato dei ministri delle finanze e dei governatori centrali dei paesi del G20.

Tutte dichiarazioni di principio nella direzione giusta.

Particolarmente significativo il punto in cui i paesi con eccedenze della bilancia commerciale (Cina e Germania) si impegnano a sostenere la domanda interna.

Se alle parole seguiranno i fatti, allora andremo sulla strada giusta.

Per quanto riguarda l'Europa tutto dipenderà dalla credibilità e dalla convinzione con la quale i paesi guida decideranno di sostenere i c.d. paesi periferici.

Qui vale la vecchia regola della finanza.

Quella che le banche ribadiscono quando chiedono ai soci di fornire una fideiussione per garantire i prestiti della loro società.

Quindi le economie dell'area non euro fanno un ragionamento semplice e lineare.

Dicono a Germania e Francia, ma se non ci credete Voi nella solvibilità dei paesi dell'area euro, perché mai dovremmo crederci noi?
 
Buongiorno e buona domenica.

Allora ho letto il comunicato dei ministri delle finanze e dei governatori centrali dei paesi del G20.

Tutte dichiarazioni di principio nella direzione giusta.

Particolarmente significativo il punto in cui i paesi con eccedenze della bilancia commerciale (Cina e Germania) si impegnano a sostenere la domanda interna.

Se alle parole seguiranno i fatti, allora andremo sulla strada giusta.

Per quanto riguarda l'Europa tutto dipenderà dalla credibilità e dalla convinzione con la quale i paesi guida decideranno di sostenere i c.d. paesi periferici.

Qui vale la vecchia regola della finanza.

Quella che le banche ribadiscono quando chiedono ai soci di fornire una fideiussione per garantire i prestiti della loro società.

Quindi le economie dell'area non euro fanno un ragionamento semplice e lineare.

Dicono a Germania e Francia, ma se non ci credete Voi nella solvibilità dei paesi dell'area euro, perché mai dovremmo crederci noi?
:up:
 
bella botta per Diasorin..

Buonasera.

Mercato schizofrenico.

Ho visto un pò Diasorin e non penso che il motivo del crollo possa essere attribuito, come hanno fatto, alla pubblicazione del piano industriale.

La Guidance è stata sostanzialmente confermata, da quel poco che ho letto.

Non penso che sia ancora un'occasione, io aspetterei almeno area 20-22.


Per il resto prese di beneficio diffuse.

Anche in questo caso non penso che l'inversione dei listini possa essere attribuita, come è stato fatto, alle dichiarazioni del ministro tedesco.

In fondo ha detto una banalità ed una cosa ovvia, vale a dire che non esiste una soluzione definitiva per il problema dei debiti sovrani, e che non esistendo non potrà essere adottata nella prossima riunione.

Una banalità in quanto è ovvio che non esiste una soluzione definitiva per i problemi dell'area eur, che possa essere adottata nel prossimo meeting.

Esiste però, ed è quello che si spera venga individuata e percorsa, la strada che porta alla soluzione definitiva.

Si tratta, ovviamente, di una strada lunga e che passa attraverso la revisione dei trattati e, ritengo, anche dello Statuto della BCE.
 
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Buonasera.

Mercato schizofrenico.

Ho visto un pò Diasorin e non penso che il motivo del crollo possa essere attribuito, come hanno fatto, alla pubblicazione del piano industriale.

La Guidance è stata sostanzialmente confermata, da quel poco che ho letto.

Non penso che sia ancora un'occasione, io aspetterei almeno area 20-22.


Per il resto prese di beneficio diffuse.

Anche in questo caso non penso che l'inversione dei listini possa essere attribuita, come è stato fatto, alle dichiarazioni del ministro tedesco.

In fondo ha detto una banalità ed una cosa ovvia, vale a dire che non esiste una soluzione definitiva per il problema dei debiti sovrani, e che non esistendo non potrà essere adottata nella prossima riunione.

Una banalità in quanto è ovvio che non esiste una soluzione definitiva per i problemi dell'area eur, che possa essere adottata nel prossimo meeting.

Esiste però, ed è quello che si spera venga individuata e percorsa, la strada che porta alla soluzione definitiva.

Si tratta, ovviamente, di una strada lunga e che passa attraverso la revisione dei trattati e, ritengo, anche dello Statuto della BCE.

si anche perchè dal pochissimo che ho letto i nuovi prodotti entrano a fine 2012..
il problema delle "farmaceutiche" in generale, che hanno un prodotto di successo, è che quando decade il brevetto, viene sostituito il prodotto dalla concorrenza devono trovare un'altra mucca... e la via più semplice e più costosa è attraverso le acquisizioni..

se corretto, penso sia scontato per te ;)


cmq oggi sono 1po' arrabbiato con me stesso: devo imparare a disciplinarmi meglio! dato che gli strumenti di analisi tecnica ce li avrei, devo almeno seguirli sempre allo stesso modo (sperando sia quello migliore ;)):wall::wall:
 
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Ottimo articolo tratto da bloomberg che sviluppa il discorso del rapporto creditori-debitori tanto caro a me e a Sal...
Spiega bene come la Cina sia uno schema Ponzi non tanto diverso da quello americano. Quello americano era basato sui mutui quello cinese sul credito alle grosse aziende e all'export.

China Will Write Off $3 Trillion, Says Das of ‘Extreme Money’

Q
By James Pressley - Oct 18, 2011 1:00 AM GMT+0200





If Satyajit Das is right, China will end up writing off its $3.2 trillion in foreign reserves. Europe is shambling toward Japanese-style growth. And a day of reckoning is at hand for creditors and debtors alike.
“Europeans are going to have to recapitalize their banks,” Das said as we discussed the sovereign-debt crisis and his new book, “Extreme Money,” over coffee in a Brussels hotel. “You have made bad loans; you’re going to have to write them off. That is the one axiomatic law of making a bad loan.”
Das, 54, is the puckish derivatives specialist who lampooned banking excesses in “Traders, Guns & Money.” He was in town to brief members of the European Parliament on the crisis. Looking relaxed in a black V-necked sweater and black shirt, he talked about Germany’s fling with Greece, China’s unpaid loans and what Angela Merkel can learn from Winston Churchill. We began with Dexia SA (DEXB)’s second bailout.
Das: The European Banking Authority gave Dexia a clean bill of health in the last three months. What does that tell us? The unwillingness to address the leverage in Dexia is astonishing, especially given how the French at the start of the crisis went on about “les affaires capitalistes sont finies.”
Whether you bail out Greece or you bail out your banks, all these countries will incur savage costs. Moody’s has now put Belgium on negative credit watch. I don’t think France will be far behind.
Saving Germany?
Pressley: Is the Greek rescue really an attempt to save French banks and German exports?
Das: It has always been about that. The hypocrisy of the Germans is staggering. They run the same relationship as China runs with the United States: They funded the peripheral economies to fuel their exports. Everybody knows why Germany wants to save the euro. The debtors have sinned, but the creditors are hardly without sin. No country can run permanently large trade surpluses, and no country can run permanently large trade deficits.
Pressley: How can a land as large as China run such a surplus? It works for a Korea, but China?
Das: It’s unsustainable. That’s the lesson we should have learned from 2007. We instead shoveled everything under the carpet, and it’s going to come back to haunt us. China’s going to have to write off its $3 trillion.
Chinese history is full of discontinuities. Why wouldn’t they suddenly turn around and say, well, we lent you $3 trillion and you’re not going to pay us back. So we’ve written it off and we won’t buy any more U.S. Treasuries until the U.S. reforms its fiscal position. Any country whose symbol is the Great Wall is hardly incapable of isolationism.
China’s Ponzi

Pressley: Chinese state-controlled banks are meantime on the hook for bad loans to state-owned companies. Is that a Ponzi scheme?
Das: It is. I do a simple piece of mathematics. The Chinese say they’re growing at about 10 percent. But they’re pumping the system full of bank debt equal to 30 percent to 40 percent of gross domestic product. Of that, a third to a quarter isn’t coming back.
If one-third doesn’t come back, they’re losing 10 percent. The state-owned companies’ production shows up as GDP. Are they growing at 10 percent, or do the losses mean they’re growing at zero? Are they converting capital into income? Isn’t that what the U.S. did when it borrowed against home equity to fund growth?
Risk for U.S.
Pressley: What does Europe’s crisis means for the U.S.?
Das: In New York a few weeks ago, somebody said to me, “This European debt problem: What’s it got to do with us?” I said, ‘Well, based on 2010 data you export about $400 billion a year to Europe, which is about 20 percent of your exports. Plus you export a significant volume of intermediate goods to Southeast Asia and China, which they repackage and sell as finished goods to Europe. So if you don’t mind wiping out, say, 20-plus percent of your exports, you’ve got no problem.’
Pressley: Are European politicians trying to patch this up with Band-Aids?
Das: That’s the danger. It’s like having cancer. If people admit they have cancer, then you can look at all the options for treatment. If you stay in a state of denial and let the disease metastasize, it doesn’t give you a good long-term prognosis.
In a democracy, you have to have an honest discourse. Go back to Churchill, whom I’m not a great admirer of. What was his most important characteristic in the early part of the war? He was honest. He said, we have to fight this because there is no choice. We either fight this or we die.
Lost Decade

Pressley: What happens if Greece defaults?
Das: Its banking system will be bankrupt. The government won’t be able to borrow from overseas. Even with all the austerity, Greece is going to shrink by about 20 percent over three years.
The rest of Europe is then trapped. Savings will be absorbed in bank bailouts, and the ratings of these countries will come under pressure. They will have trapped themselves in a cycle of low growth. That’s the best case.
Pressley: That sounds like Japan’s lost decade.
Das: In hindsight, Japan may be judged better than people think.
 
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Buonasera.

Oggi giornata interlocutoria.

Sto facendo trading praticamente solo su K+S e Basf, che mi sembrano i titoli meglio impostati del DAX, sia a livello di fondamentali che di AT.

Caro Storm, tutta l'economia è un enorme schema Ponzi, se ci pensi bene.

Tutto funziona finchè c'è la fiducia e il credito circola.

Questo vale anche per la moneta, che tecnicamente altro non è che un debito, infruttifero, della BANCA CENTRALE.

In tanto io accetto una moneta (credito infruttifero) in quanto sono certo di poterla utilizzare per acquistare una certa quantità di beni e/o servizi.

Ed è per questo che, hanno ragione Trichet e Monti, l'euro è una valuta forte.

E' forte perchè ha alle spalle economie produttive forti e nazioni i cui asset fanno gola a tutti (Francia, Germania, Italia e anche la Spagna).

Tanto per fare un esempio io con l'euro posso comprare un immobile in Toscana, a Capri, a Parigi, ecc. ecc.

Il problema dell'euro, ovviamente, è un altro e lo abbiamo detto più volte.

E' che una moneta forte, senza sistemi di trasferimento di risorse e/o una convergenza economica, mal si concilia con un'economia produttiva debole.

Pensate solo per un attimo all'enorme danno che subisce l'economia turistica della Grecia, ma anche dell'Italia, dalla forza dell'euro.

Ora cosa succede.

Succede che la convergenza economica è praticamente impossibile, in quanto una seria convergenza economica si realizza, fra le altre cose, solo con un mercato del lavoro UNICO (nel senso che i lavoratori si trasferiscono facilmente da una zona all'altra).

Ma oggi un mercato del lavoro unico richiederebbe anche un sistema scolastico e formativo in generale abbastanza omogeneo, per non parlare dei sistemi previdenziali e assistenziali e della lingua.

Chiunque vede che siamo lontani anni luce dal solo pensiero di poter realizzare una convergenza economica.

Ecco allora che i paesi periferici hanno solo svantaggi dal restare nell'area euro.


L'Italia è al limite, nel senso che fra i paesi periferici è quello che ha un'economia produttiva più solida.

Quindi l'Italia con una serie di riforme strutturali e con un massiccio programma di riduzione della spesa pubblica improduttiva (praticamente quasi tutta), nonchè di dismissione di asset, ce la potrebbe fare.


A patto che le risorse liberate vengano impiegate secondo le seguenti priorità:

a) Formazione del capitale umano (Scuola e Università) e Ricerca Applicata(l'Università dovrebbe collaborare seriamente con il mondo produttivo, come avviene in Germania);

b) Riduzione delle imposte che gravano sui redditi di impresa e di lavoro.

Anche qui siamo lontani anni luce, basti guardare al fantasmagorico programma di dismissione degli immobili pubblici oggetto del recente convegno, che c'è da giurarlo allo stato di convegno resterà.

Anzi già mi immagino che il materiale servirà solo per fare un altro convegno fra 2 o 3 anni.

Quindi l'Italia ce la potrebbe fare.

Ma non certo l'Italia che ha come ministri pagliacci come Tremonti o Brunetta.:wall::wall::wall:
 
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Intanto inutile dire, penso, che a questi prezzi sia l'azione Parmalat che il warrant sarebbero molto appetibili e che lo erano ancora di più a 1,5 e 0,5.

Con una liquidità per azione di circa 0,9 centesimi ed un EPS di circa 10 centesimi, a voler stare bassi, il titolo varrebbe almeno 2,1, ipotizzando un P/E prudenziale di 12.

Ma il flottante è molto basso per cui sono titoli sconsigliabili per chi ha un'ottica di breve termine, almeno fin quando non emergerà in maniera chiara quella che è l'effettiva strategia di Lactalis riguardo Parmalat.

Io ritengo, come più volte detto, che prima o poi Lactalis lancerà un'OPA residuale, finalizzata al delisting del titolo.

Ma prima dovrà sistemare, presumo, la sua situazione finanziaria riportando il rapporto Debito/Ebitda a livelli accettabili.
 

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