Parmalat (PLT) I promessi sposi: Lucia Parmalat e Renzo Lactalis

cmq come diceva il grafico postato.....

EMEA DC Statement
March 9, 2012
In light of today’s EMEA Determinations Committee (the EMEA DC) unanimous decision in respect of the potential Credit Event question relating to The Hellenic Republic (DC Issue 2012030901), the EMEA DC has agreed to publish the following statement:
The EMEA DC resolved that a Restructuring Credit Event has occurred under Section 4.7 of the ISDA 2003 Credit Derivatives Definitions (as amended by the July 2009 Supplement) (the 2003 Definitions) following the exercise by The Hellenic Republic of collective action clauses to amend the terms of Greek law governed bonds issued by The Hellenic Republic (the Affected Bonds) such that the right of all holders of the Affected Bonds to receive payments has been reduced.
The EMEA DC has resolved to hold an auction with respect to the settlement of standard credit default swaps for which The Hellenic Republic is the reference entity. To maximise the range of obligations that market participants may deliver in settlement of any such credit default swaps, the EMEA DC has agreed to run an expedited auction process such that the auction itself will take place on March 19, 2012. In light of this expedited auction process, market participants should submit any obligations that they would like to include on the list of deliverable obligations to ISDA as soon as possible.




spiegazione:
http://av.r.ftdata.co.uk/files/2012/03/Greek-Sovereign-CDS-Credit-Event-FAQs-03-09.pdf


obiettivo:
ISDA: most Greek CDS exposure is collateralized
Greece will hand over gold reserves
 
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Diasorin

Caro Sal,

considerato che ti consideriamo con molta considerazione il nostro fondamentalista di fiducia, e considerando che non ho altrettanta considerazione nelle considerazioni che posso fare io, riesci a spiegarmi "stu fattu":

Diasorin è scivolata sul fondo del paniere principale con un tonfo del 7,85% a 20,20 euro dopo la pubblicazione dei conti dell'esercizio 2011: i ricavi sono cresciuti dell'8,8% a 440 milioni di euro, mentre l'utile netto è aumentato del 10,2% a 99,6 milioni. Per l'anno in corso, il management prevede ricavi in linea o leggermente superiori a quelli del 2011

con una capitalizzazione di 1.166 milioni e un utile di 99,6, mi sembra che anche il P/E non sia sballato.
Oltretutto un farmaceutico di questi tempi è forse preferibile a un finanziario.

andgui.
 
Caro Sal,

considerato che ti consideriamo con molta considerazione il nostro fondamentalista di fiducia, e considerando che non ho altrettanta considerazione nelle considerazioni che posso fare io, riesci a spiegarmi "stu fattu":



con una capitalizzazione di 1.166 milioni e un utile di 99,6, mi sembra che anche il P/E non sia sballato.
Oltretutto un farmaceutico di questi tempi è forse preferibile a un finanziario.

andgui.

Buongiorno e buon week end.

Come detto il titolo appare correttamente quotato.

Ma probabilmente sarà ulteriormente penalizzato dal mercato perché ha rilasciato un outlook negativo sui margini e rivelato che sta concedendo sconti ai clienti anche sui vecchi contratti.

Quindi il rischio di ulteriori cali e' concreto perche' e' noto che i mercati amano le storie di crescita
 
Quindi caro Andgui la notizia che hai postato e' incompleta in quanto non riporta che la societa' ha previsto margini in calo e, quindi, un probabile calo dell'utile.

Poiché la societa' non ha quantificato il previsto calo della marginalità allora e' meglio andarci cauti.
 
lunedì vedremo ;)
ps. ma effettivamente il w rimane a sconto, se uno ha liquidi inutilizzati non conviene convertirli un mese prima dello stacco?

E come fai a convertirli?

Ti ricordo che la conversione e' sospesa fino allo stacco dei dividendi, come da regolamento.

Articolo 2 comma 5 regolamento warrant
 
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E come fai a convertirli?

Ti ricordo che la conversione e' sospesa fino allo stacco dei dividendi, come da regolamento.

Articolo 2 comma 5 regolamento warrant

già :wall: eppure me lo avevi già detto :wall:
vabbè diciamo che tra salita titolo e sconto warrant non cambia tanto :D (dopo questa vedi che lunedì anche l'azione scende del 10% :wall:)
 
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Per quanto riguarda i CDS sulla Grecia e' evidente che l'ISDA ha ritenuto che la modifica retroattiva delle regole, vale a dire l'introduzione della CAC, avesse carattere coercitivo, proprio perché non prevista nel regolamento originario del prestito.

La decisione mi pare oggettivamente ineccepibile anche se pensavo che per motivazioni politiche avrebbero deciso diversamente.

Non penso che questa decisione comporterà sconvolgimenti sui mercati, anzi una decisione diversa sarebbe stata peggiore in quanto si sarebbe creato un grave precedente.

In fondo i CDS sono uno strumento utile per la gestione del rischio e renderli inutilizzabili con un escamotage avrebbe comportato una probabile fuga dai debiti sovrani più a rischio.

Forse le banche esposte ai CDS saranno leggermente penalizzate, ma non più di tanto.

Anche se non penso che si conoscano le esposizioni sui CDS dei singoli istituti.

Il che per certi versi e' assurdo se si pensa a tutti gli esercizi dell'EBA sui debiti sovrani.

In fondo chi ha venduto CDS sul debito sovrano italiano ha gli stessi rischi di chi ha i titoli in portafoglio.
 
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Quindi caro Andgui la notizia che hai postato e' incompleta in quanto non riporta che la societa' ha previsto margini in calo e, quindi, un probabile calo dell'utile.

Poiché la societa' non ha quantificato il previsto calo della marginalità allora e' meglio andarci cauti.

Ecco perché mi sono rivolto a te. Tu hai la pazienza di non fermarti alla semplice notizia. In ogni caso penso che siano poche le aziende che anticipano una possibile riduzione di utili. Con tutte le tasse in arrivo nel secondo semestre, voglio vedere quante saranno le aziende italiane che aumenteranno gli utili.

Cambiando argomento: ho letto che il debito giapponese ammonta al 220% del PIL. Ci hanno messo sotto pressione con la scusa che il 120% del PIL è insopportabile (anche se in pratica il nostro debito ha viaggiato per vent'anni tra il 100% e il 120% del PIL). Il Giappone ha subito lo scorso anno una batosta violenta eppure con un debito quasi doppio del nostro non è stato indicato come prossimo al default.

andgui
 
Ecco perché mi sono rivolto a te. Tu hai la pazienza di non fermarti alla semplice notizia. In ogni caso penso che siano poche le aziende che anticipano una possibile riduzione di utili. Con tutte le tasse in arrivo nel secondo semestre, voglio vedere quante saranno le aziende italiane che aumenteranno gli utili.

Cambiando argomento: ho letto che il debito giapponese ammonta al 220% del PIL. Ci hanno messo sotto pressione con la scusa che il 120% del PIL è insopportabile (anche se in pratica il nostro debito ha viaggiato per vent'anni tra il 100% e il 120% del PIL). Il Giappone ha subito lo scorso anno una batosta violenta eppure con un debito quasi doppio del nostro non è stato indicato come prossimo al default.

andgui

Buongiorno e buona domenica.

Purtroppo sono due situazioni completamente diverse:

1) perché pressoché l'intero debito giapponese e' in mano ai giapponesi stessi e, quindi, e' stabile per definizione;

2) perché il Giappone ha la sovranità monetaria e, quindi, non ha alcun problema di collocamento del debito;

3) perché il Giappone, ed e' questo il motivo per cui il debito e' solo interno, ha sempre avuto una bilancia commerciale eccedentaria e, quindi, non solo non ha accumulato debito estero, ma ha una posizione netta creditoria.

Il problema dell'Italia e, in misura maggiore, della Grecia, del Portogallo, della Spagna e anche della Francia, e' che dall'entrata in vigore dell'euro hanno accumulato crescenti deficit commerciali e, quindi, aumentato considerevolmente il debito estero, sia pubblico che privato.

Il fatto che i beni acquistati dall'estero fossero più competitivi di quelli prodotti all'interno, anche a causa della forza dell'euro, ha determinato in questi paesi un impoverimento della struttura industriale.

Nel momento in cui dall'estero hanno smesso di finanziare questi paesi ecco che la recessione e' inevitabile ed e' e sara' tanto maggiore e duratura in quei paesi, come la Grecia il Portogallo e la Spagna, che non hanno conservato o non hanno mai avuto una struttura industriale degna di questo nome.
 
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Se ci fate caso dall'entrata in vigore dell'euro la gran parte dei c.d. industriali italiani ha preferito andare sul sicuro e rivolto le sue attenzioni e, quindi destinato i capitali, verso aziende protette dalla competizione internazionale.

Es. i Benetton con le Autostrade, ma gli esempi potrebbero continuare all'infinito.
 

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