Parmalat (PLT) I promessi sposi: Lucia Parmalat e Renzo Lactalis

dax:

tic -16

indicatori di forza per ora positivi però possono diventare negativi presto

quicky ha superato la banda superiore (di solito ci si attende l'inversione positiva, però è rischiosa)
 

Allegati

  • da.png
    da.png
    220,7 KB · Visite: 114
Buonasera.

Scusa Dario, ma cosa significa tic -21, tic - 15.

E poi sbilanciati un poco, salgono o scendono sti titoli?:help:
:wall:

pensavo avessi imparato a leggerli i grafici di iu...

tic è il ciclo di medio e -15 significa che è negativo da 15 gg di solito dura intorno a 40 gg (però non è una regola!!)

l'interpretazione nel breve è che potrebbe girare il quicky verso il basso (positivo) essendo nella parte alta delle oscillazioni (dopo provo a farti delle simulazioni per diverse chiusure del dax come si comporta, per vedere se gira già lunedì).. e quindi le quotazioni potrebbereo salire..

però l'inversione non è ancora avvenuta e siamo in un fase d'inversione potenziale negativa per cui non me la sentivo di dirti potrebbero rimbalzare..


ps. se ti rispondesse iu penso ti direbbe che la cosa migliore da fare è aspettare il movimento del quicky che torna positivo e poi inverte nuovamente dal basso: per entrare short.

pps. se hai delle domande non esitare a chiedere..
 
Ultima modifica:
facendo due simulazioni lunedi non inverte ancora, ma si avvicina alla verde (se la supera diventa da lateral-negativo a negativo), bisogna aspettare il mercato perchè martedì potrebbe invertire (dato che siamo sempre nella parte alta dell'ondulazione).. però queste simulazioni rischiano di diventare imprecise dato che invento chiusure a caso ;)

il mib va in negativo lunedì... se poi vogliono fargli fare la spalla di un T&S io non lo so; come, ricordo, noi non sappiamo l'ampiezza delle escursioni .. ma ci possiamo mettere "solo" dalla parte con più probabilità di successo!
 
Buongiorno e buona domenica.

Finalmente qualcuno che, nell'epoca del pensiero unico della stampa pro Monti, dice le cose come stanno.

Che poi sono le cose che qualsiasi persona di buon senso sa.

Ma non la nosta classe dirigente, a partire da Napolitano per finire a Monti e Passera.

Da "Il Corriere della Sera" di domenica 25 marzo 2012

TASSE AUMENTANO (E LA CRESCITA NON ARRIVERÀ) di PIERO OSTELLINO T 1 governo continua a promettere «crescita» (o «meno recessione nel 2012»), ma dopo aver portato la tassazione a un livello anomalo persino per la Corte dei conti e aver fatto ricorso a controlli fiscali inquietanti per il garante della privacy - programma nuove gabelle e/o aumenti delle vecchie, dall`Iva alla casa, e col passaggio di certi tributi agli enti locali più voraci dello Stato centrale. ll guaio è che fra crescita e tassazione c`è un rapporto inversamente proporzionale.
CONTINUA A PAGINA 8 Tanto maggiore è la percentuale del Pil (Prodotto interno lordo) rappresentata dalla pubblica amministrazione, tanto minori sono le possibilità di crescita del Paese. Se il burocrate «pesa» sul Pil più dell`imprenditore o del risparmiatore non si cresce. È sufficiente comparare l`andamento del Pil degli ultimi anni, costantemente in calo, e quello della fiscalità, costantemente in aumento, per rendersene conto.
Né vale, a giustificazione degli aumenti fiscali fatti dall`attuale governo, lo stato di emergenza dovuto alla crisi dei debiti sovrani. Non è vero che non ci fosse alternativa. L`alternativa c`era e si chiama «chi sbaglia paga»; che è, poi, la regola, non (solo) economica, ma (soprattutto) etica del liberalismo.
Tutto stava nell`aver chiaro ciò che è una.«economia aperta». Se il governo fosse stato fedele al principio che, in un regime di libera concorrenza, ogni operatore - dallo Stato, a una banca, al singolo cittadino - è responsabile delle proprie azioni, e ne paga le conseguenze, saremmo in una economia aperta. Con la redistribuzione delle risorse per via fiscale, a pagare per gli errori compiuti dallo Stato, dalle banche, e da certi «gli onesti e/o capaci», si è perpetrata una confisca a vantaggio dei «disonesti e/o degli incapaci». Ora sarebbe bene si spiegasse, almeno, che il fallimento di uno Stato non è la sua dissoluzione, bensì segna il passaggio di mano dalla vecchia, che ha sbagliato, a una nuova classe politica; che il fallimento di una banca non è la sua distruzione, bensì si risolve in un cambio di proprietà qualcuno che la comperi c`è sempre dal vecchio a un nuovo azionariato e a un nuovo management più onesti e/o più capaci; infine, che le perdite del risparmiatore, dovute a investimenti imprudenti, non sono un disastro naturale come il terremoto, ma - nella cruda definizione di un uomo della sinistra americana, John K. Galbraith - «la separazione dei soldi dai cretini». I quattro gatti liberali avevano ragione; ma, a quanto pare, non lo si vuole ammettere. E si persevera.
Il passaggio dai governi politici al governo tecnico non ha fatto registrare, secondo la mia opinione, un cambiamento di cultura e di prassi politica, dal collettivismo al liberalismo, bensì (solo) da una fórma di dirigismo a un`altra...
Piero Ostellino [email protected] (imprudenti) risparmiatori, hanno finito con essere coloro i quali avevano gestito saggiamente il proprio reddito e i propri risparmi.
Davanti al pericolo del fallimento dello Stato e delle banche, e all`esigenza di salvarli per salvaguardare L`emergenza Lo stato di emergenza dovuto ai debiti sovrani non giustifica l`aumento delle tasse RIPRODUZIONE RISERVATA • CON IL FISCO Pie PESANTE LA CRESCITA NON ARRIVERÀ

Governo Italiano - Rassegna stampa
 
Sal hai letto il sottosegretario Grilli sul sole 24 ore oggi?
Dice di non aspettarsi granchè dalla spending review. Insomma tradotto vuol dire che non si taglia.
Al corriere stanno incominciando a martellare giustamente Monti. E' ora che si dicano le cose come stanno. Che questo governo non ha fatto nulla di straordinario. Ha solo alzato le tasse come fatto da tutti gli altri governi. Abbiamo la pressione fiscale più alta nel mondo. Ovvio che nessuno produrrà ricchezza in una situazione del genere. Meglio lavoricchiare e godersi quello che si ha prima che ce lo porti via lo stato e i suoi commis.
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto