Ecco la consueta analisi in anteprima per gli amici di IO
Questa di fine luglio è stata un'ottava davvero terribile che ha portato l'S&P MIB a lasciare sul campo in base settimanale oltre il 4.5% chiudendo la seduta di venerdì a 39581 punti.
A metà settimana è addirittura venuta meno anche la trendline rialzista di lungo periodo che in teoria farebbe scattare un chiaro segnale d'uscita dal mercato.
Tale segnale, a mio parere, non è però così chiaro in quanto, andando a guardare i grafici dei principali indici mondiali (Germania, Francia, Inghilterra, Usa, Giappone) possiamo notare che, pur avendo ancora dei margini di discesa, permangono in FORTE trend rialzista.
La rottura del nostro trend rialzista iniziava ad essere un pò nell'aria in quanto difficilmente Fiat, petroliferi e poche altre "mosche bianche" potevano bilanciare ancora a lungo i continui ribassi dei bancari, media e telecomunicazioni ormai in downtrend da mesi.
Adesso il primo obiettivo ribassista è rappresentato dal minimo di metà marzo a 39290 sotto cui troviamo gli altri supporti a 38750 e 37550 punti che non dovrebbero essere facili da rompere ulteriormente al ribasso.
Visto il fortissimo livello di ipervenduto accumulato (l'rsi segna un valore di 27 in un range che solitamente è compreso tra 30 e 70) non sono da escludersi rimbalzi che potrebbero avere estensione fino a 40050-40100 punti dove transita la vecchia rialzista.
L'eventuale superamento di questa trendline aprirebbe la strada fino alla successiva resistenza dinamica (linea verde) che lunedì transiterà a 41800 punti.
I primi segni di positività arriverebbero solo al superamento di questa linea e a quel punto non mi stupirei se nei mesi successivi l'indice possa addirittura far segnare nuovi massimi sopra 44000, passando attraverso tutti i livelli di resistenza che eventualmente vi segnalerò.
Operativamente, nonostante vi siamo spazi di discesa non venderei ancora i titoli del portafoglio di lungo periodo e per chi invece non è ancora investito, consiglierei di aspettare un assestamento del mercato e, con cautela, di proseguire ad una nuova fase di accumulo titoli, preferendo quelli che in genere si mostrano continuamente un pò più tonici e che stanno ancora in trend rialzista.
La rottura del trend rialzista e l'innalzamento della volatilità ci suggeriscono che in futuro non sarà così facile guadagnare come è successo in passato quindi, la selezione dei titoli da inserire in portafoglio dovrà essere molto più attenta.
Davide Rapisarda