Azioni Italia I titoli del rapi 2007-08 (6 lettori)

Rapisarda

Forumer storico
sono fuori ormai da qualche mese. Mi sembra, di aver letto da qualche parte che sia stato recentemente vinto un ricorso che potrebbe far portare ad un miglioramento dle prezzo offerto in sede d'opa. Questa è stata davvero una truffa, ai mergini dell'illegalità. non capisco come gli abbiano potuto permettee di offrire in cambio del delistining azioni di una società non quotata andando contro ogni regolamento :eek:
 

Rapisarda

Forumer storico
Quello appena finito è stato un anno a dir poco turbolento. Fino a febbraio si preseguiva lungo un trend rialzista ben definito e di lunga data, successivamente l'inizio di marzo non è stato dei migliori con l'indice che ha iniziato a ritracciare pesantemente pasando da 42800 fino al minimo di metà mese a 39300 da cui è partita una rapida inversione che ha condotto l's&P mib fino al massimo di maggio ben oltre i 44000 punti. A quel punto la situazione non sembrava affatto negativa, e seppur un ritracciamento (complice anche lo stacco di importanti dividendi) era prevedibile, non lo era altrettanto quello che è successo nei mesi estivi che, col ricordo, ci hanno riportati a quelle sedute a cui abbiamo assistito nel triennio successivo allo scoppio della bolla speculativa del 2000.
A luglio con la rottura al ribasso della media mobile a 200 sedute che sosteneva le quotazioni azionarie dall'estate precedente, si sono infrante le ultime speranze di poter assistere ad una nuova e positiva annata. Infatti, come avviene in queste situazioni, le quotazioni si sono velocemente afflosciate sia per la chiusura di posizioni rialziste di lungo periodo che per la contestuale apertura di nuove e più convinte posizioni ribassiste.
La situazione di incertezza e di elevatissima volatilità è stata presente anche dopo l'estate dove a improvvisi rialzi seguivano forti ritracciamenti che conducevano l'indice verso nuovi minimi. Il culmine della negatività è stato raggiunto a metà novembre con l's&p mib in area 37300.
I rumors provenienti dagli Usa relative ad un nuovo taglio dei tassi di intereresse portarono ad un momentaneo ottimismo che consentì ai mercati di rimbalzare un pò. Quando il taglio divenne realtà non si è concretizzò il classico rally di fine anno ma abbiamo assistito ad un nuovo ritracciamento che ha condotto l'indice ad un close annuale a 38554 punti in ribasso di circa il 7%.
La situazione per il nuovo anno resta ancora complessa. E' probabile che nella prima parte di gennaio assisteremo a qualche altro rimbalzo verso area 39100-39300 ma anche in caso di superamento di tale area sembra difficile immaginare anche il superamento della media mobile a 200 sedute (40800 punti) che ci permetterebbe di ricostiture un portafoglio di lungo periodo.
Sull'andamento dei listini mondiali inciderà molto l'andamento del cambio euro/dollaro e le quotazioni del petrolio entrambe non lontane da aree psicologiche molto importanti quali 1.50 e 100 dollari.
Al ribasso i primi supporti sono a 38450, 38200 e 38000 punti. Sotto questo valore non escludo di assistere a nuovi minimi inferiori a quello di novembre.
 

Rapisarda

Forumer storico
Ci siamo lasciati ad inizio anno con la possibilità di arrivare in area 39100-39300 in breve tempo prima di riprendere la strada del ribasso. Ma la chiusura dell'ultima seduta annuale di Wallstreet, unita ad un andamento che potremmo definire di "caduta libera" dal Nikkei non hanno lasciato scampo all'S&P Mib che termina, questa prima ottava del 2008 formata solo da tre sedute, a 37450 punti in deciso ribasso (-2.86%) rispetto al close della settimana precedente.
Avevamo indicato come supporti (che ora considereremo resistenze) 38450, 38200 e 38000 punti dicendo che sotto quest'ultimo valore non sarebbe stato difficile assistere a nuovi minimi. Infatti la rottura dei 38000 punti, ha favorito l'apertura di facili posizioni ribassiste che già nella nella seduta di venerdì, hanno condotto l'indice in intraday sul target rappresentato dal livello fatto segnare dal minimo di novembre in area 37355 calcolato in chiusura.
Venerdì Wallstreet chiude sui minimi una delle peggiori sedute degli ultimi mesi con il Nasdaq composite che, a 2504 punti, arriva a perdere il 3.77%.
Ciò, logicamente, inciderà sull'apertura dei nostri mercati che è prevista in territorio negativo. L'estenzione del ribasso non dovrebbe comunque andare oltre i 37184 punti che rapppresenta in assoluto il livello più basso raggiunto dal minimo di novembre. Solo sotto questo valore si potrebbero aprire ulteriori posizioni ribassiste con target di brevissimo compresi tra 36900 e 36300.
Bisogna però prestare un pò di attenzione perchè i listini statunitensi hanno lasciato aperto un grosso gap (down) [il nasdaq a 2592.2 punti] che potrebbe, in caso di rimbalzo fungere da livello fortemente attrattivo. Ciò però non dovrebbe far mutare una view, al momento negativa, che vede sul nasdaq la formazione di un doppio massimo che lo potrebbe portare entro fine mese in area 2440.
Operativamente consigliamo sempre il classico "mordi e fuggi" evitando di portare overnight posizioni rialziste o ribassiste che siano perchè l'alta volatilità potrebbe tramutare in loss quello che poche ore prima era un ottimo gain.
Inoltre per chi ha una view di lungo periodo il consiglio resta sempre quello di aspettare il superamento della media mobile semplice a 200 sedute che attualmente transitera a 40777 punti e quindi ad un livello difficilmente raggiungibile nel breve.
 

Rapisarda

Forumer storico
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Credo sia quansi 50 euro sotto il prezzo di vendita di meno di un anno fa... e pensare che non ero neppure sicuro di aver fatto un grosso affare dandola via :rolleyes: [/u]
 

Rapisarda

Forumer storico
Ennesima settimana caratterizzata da alta volatilità che non permette al nostro S&P MIB di chiudere positivo, infatti tra alti e bassi, rispetto alla chiusura del venerdì precedente l’indice lascia sul campo lo 0.23% a 37364 punti.
Decisamente peggio è andata negli USA dove, seduta dopo seduta, il Nasdaq composite lascia sul campo oltre il 2.5% giungendo con diversi giorni di anticipo al target di cui vi avevo parlato nella scorsa newsletter rappresentato dal completamento del doppio massimo.
La recessione USA è vicina, molti affermano già che ci sono già. In effetti l’ISM uscito sotto i 50, non lascia certo ben sperare, la crisi dal settore immobiliare e bancario sembra stia piano piano facendo rallentare anche gli altri settori. Proprio per evitare un aggravamento della situazione la Fed ha annunciato che già nella prossima riunione (fine gennaio) potrebbe esserci un nuovo taglio dei tassi di interesse.
La Bce, questa volta, sembra essersi mossa dal lato opposto, affermando, in Europa, la possibilità di un nuovo aumento.E’ una situazione molto complessa che potrebbe penalizzare ulteriormente il rapporto di cambio Euro/dollaro che ormai sembra avviato in area 1.50.
I timori di recessione USA e quindi di una domanda sensibilmente inferiore a quella attuale hanno portato ad un rapido deprezzamento del petrolio che da 100 scende fino a 92 dollari circa. Gli stessi motivi, hanno portato alla crescita dell’oro (considerato da sempre un bene rifugio) che ha fatto segnare nuovi massimi.
Nel S&P MIB, abbiamo assistito alla rottura del minimo di novembre, anche se sul finale ci siamo riportati un pò su. I target ribassisti sono rappresentati da 36900 e 36300. I 37358 punti rappresentano il minimo di novembre.
Quando diventa troppo facile guadagnare al ribasso e tutti hanno una view negativa, spesso avviene un inversione del trend. Questo non vuole essere certamente un invito ad aprire posizioni rialziste ma più che altro un invito alla prudenza in quanto anche le operazioni più facili potrebbero nascondere insidie inaspettate. Per gli investimenti di lungo periodo aspetteremo il superamento della media mobile a 200 sedute che transitando in area 40680 non sarà facilmente raggiungibile a breve. I principali livelli di resistenza intermedi sono a 38000 e 38450 punti.

Davide Rapisarda
 

fedemart

Guest
L'anno scorso tutti ci chiedevamo:
Quali saranno i titoli migliori o meglio quelli che guadagneranno di più nel 2007 ?
Quest'anno invece ci stiamo chiedendo :
quali saranno i titoli che perderanno di meno ?

Comunque l'anno scorso si partiva con una ottica prevalente LONGHISTA
quest'anno si parte con un'ottica prevalente SHORTISTA.

Comunque il problema è sempre lo stesso:
LONG o SHORT ?

Con tutto il rispetto per i cassettisti che in questa situazione ed attualmente sono quelli che rischiano di più sul breve, ma non sul lungo
 

Rapisarda

Forumer storico
fedemart ha scritto:
Con tutto il rispetto per i cassettisti che in questa situazione ed attualmente sono quelli che rischiano di più sul breve, ma non sul lungo


probabilmente non sei lontano dalla verità, ma per un pò dovremmo tenerli lontani dalle pagine finanziarie e dal televideo :lol:
 

Rapisarda

Forumer storico
Siamo pronti all’Apocalisse finanziaria?
Come avrete notato i ribassi si stanno facendo consistenti e soprattutto molto intensi. Tali movimenti, per intensità, in genere si sviluppano alla fine del trend quando si innesca il così detto panic selling. Adesso nessuno può dire se oggi si è fatto un minimo importante o se lo si farà nei prossimi giorni ma vendere adesso potrebbe voler dire farlo non molto lontano dai minimi di periodo. Vi è un tale ipervenduto (guardate il grafico di mediobanca con RSI a 2….) che appena si allenterà la pressione ribassista è molto probabile che assisteremo a sedute caratterizzata da forti rialzi. In genere i nuovi trend nascono nei periodi di pessimismo più cupi e questo sembra esserci. Anche se gli Usa entreranno in recessione non è detto che ci staranno allungo ed i mercati un pò come stanno anticipando gli effetti recessivi sull’economia reale, potrebbero anticipare anche un eventuale ripresa… Staremo a vedere… Forse l’Apocalisse finanziaria non è poi così vicina come c’è la descrivono le prima pagine dei giornali.

Davide Rapisarda


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