l'influenza nn mi lascia un attimo in pace, quindi visto che non mi fa neppure dormire ne approfitto per portarmi avanti col lavoro...
Ennesima settimana all'insegna del recupero quella che ha vissuto l'S&P MIB che, con un close a 40800 punti, guadagna rispetto al venerdì precedente il 2.28%.
E' andata molto bene anche in America, dove con le chiusure di venerdì poste rispettivamente a NASDAQ Composite 2780.32, DJIA 14066.01, S&P 500 1557.59 punti, tutti gli indici fanno segnare un nuovo massimo dell'anno e addirittura il Dow Jones, un nuovo massimo storico.
Anche se il Nasdaq Composite inizia a presentarsi con un pò di ipercomprato di breve, eventuali chiusure sopra i 2900, lo potrebbero proiettare tranquillamente verso area 3160 punti superando così anche l'importante resistenza psicologica rappresentata da quota 3000 punti.
La chiusura degli indici americani dovrebbe permettere all'S&P MIB un apertura in linea se non frazionalmente positiva. L'indice delle nostre principali blue chips continua a muoversi nello spazio compreso tra la vecchia trend line ribassista (linea rossa) e la trendline rialzista (linea verde). La rottura della resistenza statica (adesso supporto) posta in area 40300 sembrerebbe voler proiettare l'indice un pò sotto i 42600 punti per metà novembre, livello che l'S&P MIB non vede dai massimi di luglio.
Sopra la trendline rialzista (linea verde) come prossime resistenze troviamo area 41200, 41440 punti e la media mobile semplice a 200 sedute che transita a 41589.
Eventuali ritracciamenti atti a scaricare l'ipervenduto che si sta accumulando in queste sedute potrebbero riportare l'indice a 40300 punti ma difficilmente credo che, nella peggiore delle ipotesi e in un discorso più ampio, potremmo vedere nelle prossime settimane minimi in close inferiori a 39300 punti. All'interno di questi valori, troviamo il gap lasciato aperto tra il 18 e 19 settembre a 39436 punti, ma che al momento ha una valenza rialzista.
La volatilità in sensibile calo e l'avvicinarsi alla fine dell'anno mi portano a vedere il possibile evolversi del trend di medio, in un ottica positiva.