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08/02/2012 11:51
Grecia, riforme a un passo e i mercati ne approfittano
IG Markets
Prevediamo un'apertura in lieve rialzo per gli indici statunitensi questa mattina in scia con l'andamento delle borse europee. Il future sul Dow Jones Industrial Average sale dello 0,26%, mentre quello sull'S&P 500 segna un +0,2% e quello sul Nasdaq 100 un +0,1%. In Europa il Ftse 100 di Londra avanza dello 0,2%, mentre il Dax di Francoforte sale dello 0,7% e il Cac di Parigi dello 0,37%. Sembra proseguire l'effetto positivo delle notizie del tardo pomeriggio di ieri su un possibile accordo tra la coalizione governativa sulle riforme di austerity richieste dalla cosiddetta troika (Bce, Ue e Fmi). Secondo le ultime news, oggi il premier greco, Lucas Papademos, dovrebbe incontrare nuovamente i leader dei tre partiti che lo sostengono per discutere i dettagli finali, anche se circolano voci secondo cui un documento definitivo sia già in circolazione. Secondo altre indiscrezioni anche la Bce sarebbe disposta ad accettare un haircut sui titoli di Atene, che avrebbero un impatto sulla riduzione del debito di Atene pari a 11 miliardi di euro. Ieri sera, commentando i dati sul mercato del lavoro, il numero uno della Federal Reserve, Ben Bernanke, ha dichiarato che seppur positivi questi sono ancora lontano dal target di lungo periodo del 5,2%-6%. La reazione sui mercati è stata positiva visto che il commento lascia trasparire un ulteriore programma di quantitative easing. Tutti i principali indici azionari statunitensi sono prossimi a livelli importanti e la probabile rottura in scia a una risoluzione della questione greca potrebbe aprire a la strada a nuovi massimi dal 2008. Il bullish sentiment rimane intatto, anche se non è escluso un ritracciamento prima della ripresa del trend rialzista. Sul fronte corporate attesi i dati di Cisco System e News Corp. , Italia: bancari guidano il Ftse Mib oltre la resistenza a 16,640 punti A Piazza Affari il Ftse Mib oscilla ha accelerato al rialzo dopo un'apertura positiva. Il principale indice italiano segna ora un +1,6% a 16.750 punti. La rottura decisa della resistenza a 16.640 punti fa presagire che la forza sottostante rimane ancora sostenuta. Forte rialzo per tutti i bancari, con Unicredit che sale di oltre 4 punti percentuali. Bene anche Intesa (+3%) e Banco Popolare (+3,5%). Dopo il forte calo di ieri, sembrano tornare a correre i titoli legati all'operazione di maxi fusione tra Unipol (+9%) e Fondiaria-Sai (+6,3%), con Premafin che avanza del 3,6%. Valute: euro/dollaro prosegue su massimi di giornata Tra le valute, mantiene un'impostazione abbastanza tonica il cambio euro/dollaro, con il cross che si mantiene vicino alla resistenza 1,3290, la cui rottura apre lo spazio all'1,3360. Il supporto odierno si colloca a 1,3235. La moneta unica sta beneficiando sia delle news provenienti da Atene che di un quantitative easing della Federal Reserve. Recuperano terreno sia il dollaro che l'euro contro lo yen, con i rispettivi cambi a 77,05 (massimo dal 27 gennaio) e 102,25 (massimo dal 21 dicembre). Macro: continua a deludere l'economia tedesca e la Bce potrebbe decidere di intervenire Sul fronte macro, oggi il dato sulla bilancia commerciale tedesca di dicembre ha mostrato un calo del surplus a 12,9 miliardi di euro (dai 15,9 a novembre). A pesare sul dato è stato il calo più accentuato delle esportazioni (-4,3% sul mese) rispetto alle importazioni (-3,9% a dicembre). Insieme al dato largamente sotto le attese di ieri sulla produzione industriale (-2,9% sempre a dicembre) si può notare come l'economia tedesca sia rallentata nell'ultima parte del 2011. Riteniamo che una probabile recessione per i Paesi periferici dell'area euro possa trascinarsi dietro anche Berlino e i dati lo stanno dimostrando. Intanto cresce l'attesa per domani quando la Bce comunicherà il tasso di riferimento nel mese di febbraio. Riteniamo in merito che l'Istituto con sede a Francoforte possa decidere già nel corso di domani o al massimo nella seduta di marzo per un taglio dei tassi al di sotto dell'1%, visti anche i deludenti dati macro provenienti dalla Germania. Intanto questa mattina il deficit di bilancio francese a dicembre si è attestato a 90,8 miliardi di euro, in calo dai 97,2 miliardi del mese precedente. Negativa ma comunque migliore delle attese la produzione industriale in Spagna, scesa a dicembre del 3,7% rispetto all'anno precedente (-6,7% il consenso). , Titoli di Stato: spread Btp-Bund tocca i minimi da inizio ottobre a 350 pb Sul fronte governativo, attesa per oggi l'asta tedesca sul comparto a 5 anni, mentre nel pomeriggio il Tesoro Usa collocherà T-note sul comparto a 10 anni per 24 miliardi di dollari. Intanto lo spread tra Btp-Bund dopo essere sceso sino ai minimi da inizio ottobre a 350 punti base, ritorna sui livelli dell'apertura a 363 pb. Commodity: petrolio tenta il recupero in scia al mercato azionario, attenzione ai dati sulle scorte Usa Tra le commodity, salgono quasi tutti i comparti. Consolida i guadagni di ieri l'oro, con il prezzo spot a 1.743 dollari/oncia, dopo aver toccato un massimo in mattinata a 1.752 dollari. Prosegue positivo il petrolio con il cfd sul light crude con consegna a marzo a 99,40 dopo aver toccato un massimo dal 1 febbraio a 99,50 dollari/barile. Attesi per oggi i dati settimanali sulle scorte di greggio Usa rilasciati dal Dipartimento dell'Energia che potrebbero portare pressione al petrolio, soprattutto se dovessero risultare peggiori delle attese. Vincenzo Longo, Market Strategist of IG Markets Italy Fonte: News Trend-online