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23/03/2012 10:50 Crisi: il peggio è alle spalle, ma intanto l'indice Pmi cala Rossana Prezioso
Da più parti continuano ad arrivare rassicurazioni sul fatto che il peggio è passato, la recessione è alle spalle, restano rischi che comunque sono affrontabili etc etc. Eppure il rallentamento del sistema c'è, è evidente e ogni volta viene confermato da un dato. In questo caso il calo riguarda l'indice Pmi di marzo, e cioè l'indicatore della produzione stilato sulla base dei responsabili acquisti delle imprese. In particolare vanno a rilento i settori dei servizi e quello manifatturiero. In cifre: l'indice composto Pmi flash passa da 49.3 a 48.7 quando invece si attendeva addirittura un rialzo a 49.7. In pratica ancora in recessione. Rimandata dunque (di nuovo) la ripresa, quello che viene facilemtne notato è il rallentamento più volte sospettato, della cosiddetta locomotiva tedesca. Infatti , sebbene in Germani l'indice in questione non si in negativo, o almeno non sotto i 50 punti, resta comunque stabile a 51.4, cioè il minimo da oltre 4 mesi. I pratica se non è recessione tecnica è comunque un forte segnale di rallentamento se non addirittura di stagnazione. Non va meglio in Francia dove, nonostante le stime di crescita siano viste al rialzo, l'indice composto scende a 49 punti dai 50.2 di febbraio, mentre quello manifatturiero arriva addirittura a 44.6 da 50.3 che era. Discrete invece le notizie sul fronte del consumo e della fiducia dei consumatori, nonostante si debba prendere atto anche della diminuzione generale del monte ore lavorative. Secondo la analisi della Commissione Europea infatti, i dati passano da un -20.3 a -19 per la zona Euro, e in chiave Ue da -20.1 a -19.1. Fonte: News Trend Online Fonte: News Trend-online