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MILANO - Dalle stelle alle stalle. Facebook che fino a due settimane fa era l’azione più promettente del momento, continua a perdere terreno a Wall Street e oggi ha rotto al soglia psicologica dei 30 dollari scivolando fino a quota 28,8 con un calo del 9,6 per cento. Morale in dieci giorni di negoziazione il titolo ha già bruciato un quarto del valore dal collocamento, fissato a 38 dollari. La prima forchetta di prezzo era stata fissata proprio tra 28- 34 dollari, ovvero l’attuale valore del titolo, prima che le banche alzassero il prezzo e aumentassero l’offerta.
Oggi il titolo del più famoso social network del mondo è stato affossato dalle indiscrezioni del Wall Street Journal, secondo cui il gruppo guidato da Mark Zuckerberg starebbe considerando un’offerta d'acquisto per la norvegese Opera software, società che sviluppa browser per telefonia mobile. Le applicazioni mobili sono una delle debolezze di Facebook, ma il prezzo resta un incognita, e adesso gli investitori sono diffidenti sul gruppo.
Secondo i calcoli di Henry Blodget, guru degli analisti Internet ai tempi del collocamento di Amazon, poi indagato dalla Sec per aver gonfiato le valutazioni sulle dot.com, le azioni della società potrebbero addirittura dimezzare di valore. Blodget stima infatti che Facebook dovrebbe valere tra i 16 e i 24 dollari, una valutazione che assume comunque multipli generosi rispetto a Apple e Google (20-30 volte gli utili attesi) e prospettive di crescita ambiziose come quella di raddoppiare