News
19/12/2012 13:00
Crescono le attese per la BoJ
Swissquote
Durante la seduta asiatica si è rinsaldata la propensione al rischio sul forex, grazie all'effetto persistente del rally dei mercati azionari di ieri e all'ottimismo sul precipizio fiscale negli USA. Ancora una volta i listini asiatici hanno avuto un andamento contrastato, con l'Hang Seng a +0,55%, Shanghai a -0,1% e il Nikkei in forte rialzo, a +2,39%. Dato l'attuale clima di propensione al rischio, l'USD subisce una cospicua pressione a vendere e l'EUR/USD ha raggiunto un picco di 1,3256. Stando agli ultimi lanci d'agenzia da Washington, i politici americani sono vicini a un accordo che eviterebbe il baratro fiscale. Il rally della propensione al rischio ha innescato vendite sui titoli di stato e acquisti sull'azionario, che dovrebbero sostenere questo sentiment positivo fino all'inizio dell'anno nuovo. L'AUD/USD ha iniziato la seduta asiatica a 1,0535, per poi scendere lentamente a 1,0504. In un'intervista, il governatore della RBA Stevens ha affermato di essere disposto a tagliare ulteriormente i tassi se avvertisse un peggioramento della debolezza economica, anche se al momento non intende aggiustare la politica visti gli sviluppi nel settore minerario e il miglioramento delle previsioni sulla crescita economica globale. Sospettiamo che nel 2013 la RBA lascerà i tassi invariati al 3,00% (con una leggera impostazione accomodante), ma la mancanza di un vero e proprio allentamento permetterà all'AUD di trovare acquirenti (soprattutto chi è in cerca di rendimenti). L'USD/JPY si è stabilizzato sopra quota 84, perché gli investitori prevedono un intervento della BoJ nella settimana in corso. Sul mercato crescono le attese per una BOJ molto più accomodante, già dalla riunione di domani. Detto questo, i titoli di stato giapponesi (JGB) non si sono adeguati alle previsioni, quindi o i mercati dei tassi o il forex si sbagliano nel ritenere che Abe creerà inflazione (stanotte i JGB sono scesi di nuovo, sull'onda delle vendite sui titoli americani). Circolano indiscrezioni secondo cui il primo ministro in pectore Abe abbandonerà l'attuale piano di riforma fiscale (molto probabilmente perché poi presenterà la sua proposta). Per quanto riguarda i dati giapponesi, il deficit commerciale di novembre si è attestato a -953,4 miliardi di yen, le esportazioni sono risultate in calo del 4,1% su base annua, mentre le importazioni sono cresciute dello 0,8%; si tratta del deficit più consistente da gennaio. L'aspetto preoccupante per il Giappone è che le esportazioni verso la Cina sono diminuite del 14,5%, e ciò dimostra che le attuali tensioni regionali hanno un impatto negativo sulle relazioni commerciali. Considerando l'andamento degli scambi di ieri, ci troviamo chiaramente in una fase di scambi pre-natalizi, caratterizzata da improvvisi attacchi di volatilità contrapposti a lunghi periodi di calma. Consigliamo agli operatori di rimanere vigili nei prossimi giorni. Oggi sarà diffuso l'indice IFO tedesco e saranno pubblicati i verbali della riunione di dicembre del Comitato di Politica Monetaria (CPM) della BoE. Il CPM ha lasciato invariata la politica, ma sarà interessante vedere se il membro del comitato David Miles ha espresso voto contrario, esprimendosi a favore di uno stimolo immediato di 25 mld di sterline. Fonte: News
Trend Online Fonte: News Trend-online