Il settore immobiliare, in Italia, è destinato a morire: una buona parte delle grosse imprese è sovrastrutturata rispetto a quello che è il mercato attuale, e troppi gruppi (in particolare quelli cooperativi) stanno pagando l'essere stati troppo radicati al territorio locale, e il non essere andati all'estero. Il 2013, per quanto riguarda il settore edile, è sicuramente in recessione. Ma sono convinto che la botta finale arriverà verso marzo/aprile, quando si scoprirà che i grossi cantieri immobiliari di Milano non partiranno, perchè le banche non rilascieranno i finanziamenti.
Ciò nonostante, credo che il FTSE MIB sia sottocapitalizzato, e la ragione, molto semplice, viene dai numeri: a fine marzo, con uno spread simile a quello attuale, ma con un incertezza maggiore sulle sorti dell'U.E., il FTSE MIB ha superato i 17000 punti; oggi, che la situazione politica europea è più stabile, sono stati raggiunti degli accordi sulla vigilanza bancaria, e la Bce può acquistare i titoli di stato a 3 anni, dovrebbe quantomeno raggiungere quella soglia. É chiaro che certi livelli non li rivedremo più, ma credo che questo non sia un buon motivo per tenere short continuo...
In ogni caso, come ho scritto all'inizio, le mie sono solo opinioni, e sicuramente valgono poco. Di certezze, per fortuna, non ne ho, al punto che non sono solito portami over qualcosa...