Idee e grafici. - Cap. 2

meno di un minuto fa Re: Solointraday
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News

03/12/2013 10:07
Per Nokia prevale lo scenario rialzista
TradingCentral.com
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Quota 4,9 è il nostro pivot La nostra valutazione: Fino a quando regge il supporto a 4,9, prevale lo scenario rialzista. Scenario alternativo: Sotto 4,9, ci aspettiamo un approdo a 4,38 e successivamente a 3,89. Commento tecnico: Il movimento positivo della media mobile a 50 giorni sostiene il potenziale rialzista del titolo. Codice ISIN: IT0004972870 Tipo: Call Strike: 6 EUR Scadenza: 05.12.2014 Denaro: 0.0925 Lettera: 0.097 Delta%: 54 kV: 275 Autore: TradingCentral.com Fonte: News Trend Online
 
News

03/12/2013 10:01
Flash sui mercati
Intesa Sanpaolo Studi e Ricerche
Da seguire:
In Cina il PMI per i servizi è calato marginalmente da 56,3 a 56,0. L’indice dei nuovi ordini è a 51.
Area Euro
I prezzi alla produzione sono visti in calo di tre decimi a ottobre, per un’ulteriore flessione su base annua a -1,1% da -0,9% di settembre. Contribuiscono alla flessione Germania (-0,2% m/m) e Spagna (-0,6% m/m). Le indicazioni sui prezzi pagati dalle imprese manifatturiere segnalano che potrebbe essere vicino il punto di minimo per il PPI.
Il Portogallo effettua oggi un’operazione di concambio di titoli con scadenza 06/2014, 10/2014 e 10/2015, offrendo titoli con scadenza ottobre 2017 e giugno 2018. L’operazione punta a ridurre le scadenze del prossimo anno, facilitando l’uscita dal programma di sostegno.
Stati Uniti
Le vendite di autoveicoli a novembre sono attese in aumento a 16,1 mln di unità ann. da 15,15 mln di ottobre, sulla base dei dati rilevati da JD Power e LMC Automotive nella prima metà del mese presso i concessionari. Le vendite sarebbero in aumento di circa il 3% in termini di volumi rispetto all’anno prima, e del 10% in termini nominali, confermando una dinamica molto sostenuta della spesa nel settore. I dati di settembre e ottobre erano stati inferiori al trend per fattori transitori: a settembre c’era un effetto calendario sfavorevole, a ottobre la chiusura del governo per 16 giorni aveva artificialmente compresso le vendite. I produttori prevedono un livello di vendite a dicembre in ulteriore aumento rispetto a novembre.
Ieri sui mercati
Il dollaro ha aperto la settimana al rialzo, aiutato inizialmente dai buoni PMI asiatici e poi, soprattutto, dalla sorpresa positiva dell’ISM USA di novembre. Il recupero del biglietto verde è stato generalizzato. L’euro ha aperto al ribasso fin dalla mattina, portandosi da un massimo di 1,3616 a un minimo di 1,3524 EUR/USD; l’arretramento è stato poi confermato dopo i dati americani. Lo yen è sceso fino a 103,37 contro dollaro, a un soffio dal minimo 2013 (103,73). I dati americani hanno anche rivitalizzato le aspettative che la Fed possa stringere i tempi per l’annuncio di ridimensionamento degli acquisti, muovendosi già a dicembre. Tassi in rialzo sulle curve del dollaro, in particolare sul tratto 5-30 anni, e ripercussioni sui tassi euro. In Australia, tassi ufficiali invariati al 2,50%; sostanzialmente invariato anche il comunicato della RBA.
Area Euro
La seconda lettura del PMI manifatturiero di novembre dell’Eurozona migliora di un decimo a 51,6 rispetto alla prima lettura, in aumento dal 51,3 di ottobre e rimane sui massimi da giugno 2011. Rispetto alla stima preliminare migliora di due decimi il dato tedesco a 52,7 (e da 51,7 di ottobre) e quello francese recupera sei decimi salendo a 48,4 da 47,8 (ma in diminuzione da 49,1 del mese precedente). La prima lettura del PMI manifatturiero per gli altri Paesi mostra un aumento più forte del previsto in Italia (a 51,4 da 50,7 di ottobre, da notare il nuovo miglioramento degli ordini destinati all’estero che passano a 57,2 da 55,5) e un brusco e inatteso calo in Spagna (a 48,6 dal 50,9 di ottobre, con diminuzione dei nuovi ordini a 49,2 da 54,0). Nel complesso il dato conferma che nell’Eurozona lo scenario è di lenta ripresa per l’attività nel settore, con l’eccezione della Francia, dove la fase di debolezza non si è ancora conclusa.
Spagna. È cominciata la quinta e ultima review della Troika in vista della conclusione del programma di aiuti alle banche (per 100 mld di euro) a gennaio prossimo. Non sono previste condizioni aggiuntive. Il completamento ordinato del programma unitamente all’avvio dell’unione bancaria dovrebbe contribuire ad un allentamento delle condizioni al credito. A ottobre la dinamica dei prestiti al settore privato calava ad un ritmo di -19,3%, in miglioramento rispetto al minimo del -20% di giugno scorso.
Italia. In novembre, il fabbisogno del settore statale è stato pari a 7,2 mld di euro e ha portato il saldo cumulato a 94mld. Il peggioramento rispetto al 2012 è giustificato con il tiraggio per il pagamento dei debiti pregressi delle amministrazioni pubbliche, maggiori esborsi per interessi, lo slittamento delle scadenze per l'autotassazione delle persone giuridiche ed effetti di calendario. Il MEF giudica anche questa volta l’andamento “in linea con le stime” per l’intero 2013, riviste in settembre a 84,5 miliardi. Normalmente il mese di dicembre registra un forte avanzo, che dovrebbe essere pari ad almeno 10 mld di euro.
Constancio, vicepresidente della BCE, è tornato a parlare di unione bancaria e prospettive del settore in Europa, affermando che la supervisione unica potrebbe favorire un nuovo processo di aggregazione delle aziende di credito. Constancio ha indicato che la BCE comunicherà per fine gennaio i criteri secondo i quali gli incagli saranno trattati dalla AQR (asset quality review).
Stati Uniti
L’ISM del settore manifatturiero a novembre sale a 57,3 da 56,2 di ottobre, il quinto rialzo consecutivo e il massimo da aprile 2011. La produzione sale a 62,8 da 60,8 di ottobre; gli ordini a 63,6 da 60,6, gli ordini inevasi a 54 da 51,5, l’occupazione a 56,5 da 53,2. L’indagine è univocamente forte e coerente con accelerazione della crescita del settore e dell’economia. I dati di novembre sono un’ulteriore conferma di riaccelerazione della ripresa e potrebbero indurre il FOMC a iniziare la riduzione degli acquisti già a dicembre, se anche il mercato del lavoro resterà in linea con le indicazioni viste ad agosto di crescita di occupati intorno a 200 mila al mese.
La spesa in costruzioni a ottobre aumenta di 0,8% m/m, dopo un calo di -0,3% m/m a settembre. I dati di settembre non erano stati pubblicati per la chiusura del Governo. I dati di ottobre sono spinti dal settore pubblico (+3,9% m/m), mentre la spesa privata cala di -0,5% m/m. I dati di ottobre per la spesa privata potrebbero essere influenzati negativamente dalla chiusura del Governo.
Giappone

Giovedì il consiglio dei ministri dovrebbe dare il via libera a un ampio programma di stimolo fiscale finalizzato a smussare gli effetti dell’aumento dell’imposta sui consumi. I dettagli sarebbero forniti il 12 dicembre, in sede di approvazione della manovra correttiva. Si parla di un intervento da 5mila miliardi di yen. Ieri il governatore della BoJ, Kuroda, ha sostenuto che non vi è necessità di modificare il target sui prezzi, ma che la BoJ non esiterà a correggere la politica monetaria se i rischi di mancato conseguimento si materializzassero.
Fonte: Mercati Flash
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News

03/12/2013 10:38
Gran Bretagna: cresce più del previsto a novembre PMI costruzioni a 62,6 punti
Financial Trend Analysis
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In Gran Bretagna il CIPS (Chartered Institute of Purchasing & Supply) e Markit Economics hanno reso noto che nel mese di novembre l'indice PMI (Purchasing Manager Index) relativo al settore delle costruzioni e' salito a 62,6 punti dai 59,4 punti del mese precedente confermandosi al di sopra del livello di equilibrio pari a 50 punti. Il consensus era per un valore dell'indice pari a 59 punti. (CC) Autore: Financial Trend Analysis Fonte: News Trend Online
 
un paese che non ha massacrato un settore importante come le costruzioni


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03/12/2013 10:38
Gran Bretagna: cresce più del previsto a novembre PMI costruzioni a 62,6 punti
Financial Trend Analysis
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In Gran Bretagna il CIPS (Chartered Institute of Purchasing & Supply) e Markit Economics hanno reso noto che nel mese di novembre l'indice PMI (Purchasing Manager Index) relativo al settore delle costruzioni e' salito a 62,6 punti dai 59,4 punti del mese precedente confermandosi al di sopra del livello di equilibrio pari a 50 punti. Il consensus era per un valore dell'indice pari a 59 punti. (CC) Autore: Financial Trend Analysis Fonte: News Trend Online
 
che gente di MeRDACIA sollo rinvii non decidono nienet ,sollo se devvono farsi dei aumenti di stipendio li sonno veloci merdde merdde


Porcellum, la Consulta rinvia il verdetto a gennaio

Dopo l'udienza pubblica, la Corte ha deciso di fissare al 14 del mese prossimo la camera di consiglio per valutare l'ammissibilità del ricorso contro la costituzionalità della legge elettorale. In discussione il premio di maggioranza e l'esclusione del voto di preferenza
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03 dicembre 2013
Porcellum, la Consulta rinvia il verdetto a gennaioUn'udienza della Consulta
ROMA - E' terminata l'udienza pubblica della Corte Costituzionale chiamata a decidere sulla legittimità del Porcellum. I giudici al termine dei lavori hanno deciso di fissare per il 14 gennaio una camera di consiglio sull'ammissibilità di un referendum e quello potrebbe essere il giorno della decisione, sempre che la Corte ritenesse ammissibile il quesito.

La discussione riguarda in particolare il premio di maggioranza per Camera e Senato con relativa esclusione del voto di preferenza, contenuti nell'attuale legge elettorale.

Ad aprire i lavori è stato il giudice relatore Giuseppe Tesauro, che ha esposto il caso. La parola è passata poi ai ricorrenti, tra cui lo stesso avvocato Aldo Bozzi, promotore dell'azione contro il "porcellum" giunta fino in Cassazione e rinviata dalla Suprema corte alla Consulta. Secondo Bozzo il Porcellum è responsabile di una "reiterata lesione del diritto di voto".

"L'esercizio di voto non è libero - ha detto l'avvocato, durante l'udienza alla Corte Costituzionale - ed è condizionato e compresso da questa legge elettorale". L'avvocato Felice Carlo Besostri, altro legale che rappresenta le ragioni dei ricorrenti contro la legge elettorale in Consulta, ha poi sottolineato che con un intervento della Corte Costituzionale sul premio di maggioranza e sulle liste bloccate "non c'è il rischio di un vuoto legislativo".
Tags

Argomenti:
consulta
corte costituzionale
legge elettorale
riforma elettorale
porcellum

Protagonisti:
aldo bozzi
 
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03/12/2013 11:13
Ribassisti in azione in Europa. Piazza Affari tiene meglio
Davide Pantaleo
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Dopo la chiusura poco mossa di ieri, quest'oggi la piazza azionaria giapponese ha imboccato la via degi guadagni, vivendo una giornata tutta in salita che ha visto il Nikkei 225 terminare gli scambi in area 15.750 punti, con un progresso dello 0,6%. La negativa chiusura di ieri a Wall Street è stata compensata dall'indebolimento dello yen nei confronti del dollaro, sceso a poca distanza dai minimi degli ultimi quattro anni e mezzo. Negativa l'intonazione delle Bose europee che sin dalle prime battute hanno imboccato la via delle vendite, sulla scia dei segnali ribassisti arrivati da Wall Street. A frenare gli investitori sono le preoccupazioni legate al possibile avvio del tapering da parte della Fed già a dicembre e non più a marzo, secondo quanto suggerirebbero gli ultimi dati macro che hanno evidenziato un rafforzamento della congiuntura. Il Ftse100 scende dello 0,66%, lasciando più indietro il Dax30 e il Cac40 che arretrano rispettivamente dello 0,88% e dell'1,45%. Segno meno anche a Piazza Affari che dopo il netto calo della vigilia riesce a difendersi meglio degli altri mercati europei con l'indice Ftse Mib che scivola al di sotto dei 18.650 punti, in calo dello 0,55%. Tra le blue chips in positivo troviamo Autogirll che sale di oltre l'1% insieme a Tod's, seguiti da Ansaldo STS e Atlantia che avanzano dello 0,83% e dello 0,74%. Spunti positivi sono offerti da diversi bancari come Ubi banca che sale di mezzo punto, mentre Intesa Sanpaolo e Banca Popolare dell'Emilia Romagna progrediscono dello 0,17% e dello 0,07%. Sotto la parità Banco Popolare e Monte Paschi che calano dello 0,14% e dello 0,37%, mentre Unicredit e Banca Popolare di Milano flettono di mezzo punto, lasciando più indietro Mediobanca che arretra dell'1,5%. Sotto pressione Telecom Italia che accusa un ribasso di quasi il 3% dopo che UBS ha ribadito il rating "sell" sul titolo, e le vendite colpiscono anche Fiat Auto che arretra del 2,1% all'indomani dei dati sulle immatricolazioni di auto in Italia che hanno evidenziato una sottoperformance del Lingotto rispetto al mercato di riferimento. Sul fronte macro Usa in calendario troviamo solo l'indice Redbook relativo alle vendite al dettaglio nelle maggiori catene Usa, con riferimento alle prime quattro settimane di novembre. Fonte: News Trend Online
 
anche nel 2014..ci sara' sofferenza per i bancari

Fitch: sofferenze banche italiane toccheranno i massimi nel 2014, ma ripresa sarà lenta

Finanzaonline.com - 3.12.13/12:10

I crediti in sofferenza per il comparto bancario in Italia toccheranno probabilmente il punto più alto nel 2014 ma la ripresa nell'asset quality sarà più lunga a causa della fragilità dell'economia domestica.

Così Fitch in un report odierno, secondo cui questa considerazione sarà alla base dell'outlook sul settore bancario del Belpaese, che Fitch ricorda essere negativo per il terzo anno consecutivo. Gli istituti di credito, spiegano gli esperti, sono particolarmente vulnerabili per la debole economia domestica e per la recessione che ha avuto un costo sulla qualità del credito e sui volumi dei prestiti. "Sebbene ci aspettassimo che il Pil crescesse ancora nel 2014, qualsiasi ripresa è probabilmente più lenta e debole rispetto alla media dell'Eurozona".

Il principale rischio per l'asset quality, a detta dell'agenzia di rating, deriva dall'esposizione delle piccole e medie imprese in quanto il loro settore in Italia è il più grande dell'Unione europea e questi business sono stati particolarmente vulnerabili nelle recessioni prolungate. "Questo potrebbe lasciare alcune banche italiane di medie dimensioni al rischio di ammanchi di capitale in occasione dell'asset quality review della Banca centrale europea e degli stress test europei del prossimo anno o potrebbero non soddisfare i requisiti del mercato per più alti standard di capitale".
 

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