Idee e grafici. - Cap. 2 (3 lettori)

dondiego49

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sempre più grosse le sparate ,da dove prende i soldi
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e pure alcuni ci credono ancora
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Berlusconi: ok a primarie se non sarò candidato. E rilancia: alzerò le pensioni minime a 800 euro

6 maggio 2014
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Argomenti: Elezioni | Alfano | FI | Canale 5 | Ncd | Matrix | Berlusconi | Grillo
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(Ansa)(Ansa)

Rilancia le primarie per scegliere il suo successore alla guida di Forza Italia. Attacca Alfano e la sua «ingratitudine». Promette di portare a 800 euro le pensioni minime se tornerà al governo. Non scioglie le riserve sulla discesa in campo della figlia Marina. È un Berlusconi a tutto campo quello che si offre all'ennesima intervista, questa volta a Matrix su Canale 5, per provare a risalire la china dei sondaggi che collocano impietosamente Fi sotto al 20%.

Primarie se non sarò candidato io
Le primarie «con Berlusconi candidato sarebbero inutili perché vincerei sicuramente io, senza Berlusconi penso sia assolutamente logico mettere in lizza i competitori dei vari partiti e vedere chi ha più consensi», ha detto Berlusconi a Matrix. Quanto a una sfida tra Alfano e sua figlia Marina replica: «Io credo che non ci sarà mai la contrapposizione tra Alfano e Marina, che é libera di scegliere ma qualche consiglio da suo padre lo ascolta... io farei di tutto per impedirle» di scendere in politica «perché questo le sconvolgerebbe la vita», ha aggiunto l'ex premier.
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Alfano non ha il quid della gratitudine
Ad Alfano il leader di Fi riserva parole sferzanti. «Non ha il quid della gratitudine - lo apostrofa. Io ancora non ho capito come sia potuto avvenire» che ci sia stata la scissione con la nascita di Ncd, «perché queste persone che hanno formato questo piccolo partito sono tutti professionisti della politica e dovrebbero sapere che nella storia italiana mai nessun piccolo partito ha superato il 5%».

Pensioni minime a 800 euro tagliando da spesa servizi
Poi prova a contrattaccare con proposte concrete, per controbilanciare lo «spot elettorale» del bonus degli 80 euro di Renzi. «Io sono sempre vicino alla gente e quindi so meglio dei politici di professione, che si incontrano solo tra loro, cosa vuole la gente» dice l'ex Cavaliere. E promette: «In caso di vittoria di Fi, io posso aumentare a 800 euro se non a mille euro le pensioni minime. Solo io ho la credibilità e sono in grado di poterlo garantire» garantendo che «le pensioni minime saranno almeno 800 euro se non mille euro». Per arrivare a 800 euro «servono 2 miliardi di euro e si può intervenire sui 100 miliardi della spesa per servizi».

Griderei più forte, ma no a faccia a faccia con Grillo
Infine esclude un confronto in tv con Grillo. «No, non credo» di volere un faccia a faccia, un confronto con Grillo, «anche se - dichiara - io saprei gridare più forte di lui, perché ho il fisico che me lo consente» «Non si può impostare un discorso costruttivo con Grillo - ha aggiunto - È uno sfasciacarrozze. Lui sbraita e urla ma non è costruttivo. Il voto dato a lui è il disastro». E ancora: «dietro a Grillo non c'é nulla, c'é solo il pericolo di chi, come è successo nel passato, va al potere con una dittatura dove non c'é nessuna libertà».
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dondiego49

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06/05/2014 18:26
Per salvarci dalla Tobin dobbiamo sperare che Londra s'arrabbi!
Rossana Prezioso
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Verrebbe voglia di trasferirsi tutti in Inghilterra (la lingua non è poi un gran problema, la grammatica italiana è molto più complessa...) se non altro per la lungimiranza allora di una Thatcher criticabile sotto molti punti di vista ma non certo quello degli affari. A suo tempo la Lady di Ferro rifiutò l'idea di Londra nell'euro. Oggi anche i suoi nemici la ringraziano per quello. Adesso, invece, a difendere il Paese dalla Tobin Tax il ministro delle finanze britannico George Osborne, il quale, conscio di non poterla impedire in altri Paesi ha già fatto sapere che, qualora dovesse ledere interessi economici inglesi, sarà pronto ad impugnarla. Che si sia fatto "spaventare" dai dati concreti che finora ha dato la Tobin e che nella sola Italia hanno registrato, stando alla relazione di Credit Suisse, un volume in picchiata del 29,7% contro la media degli altri titoli europei aumentati del 4,5%, portando perciò il totale del crollo italiano a -34,2% dall'introduzione della tassa? Intanto, dall'Ecofin, arriva la conferma: c'è l'accordo per l'applicazione a 10 (inizialmente erano 11 ma la Slovenia non ha potuto approvare a causa di crisi di governo) per una tassazione delle transazioni finanziarie limitata "ad azioni e alcuni prodotti derivati da applicarsi "non oltre gennaio 2016". I risultati? Già in atto, in Italia e chiaramente visibili sotto gli occhi di tutti, anche se Padoan, ha specificato che la tassa in questione riguarderà le transazioni su azioni e "alcuni derivati" e non i titoli di stato. Ma già siamo pronti a scommettere che presto le cose cambieranno: la parola di un ministro si può cambiare facilmente... Per fortuna l'accordo in questione risulta ancora molto vago, cosa che ha portato i Paesi Bassi ad evitare la firme, sulla scia dei dubbi di Albione, come anche il ministro svedese Anders Borg che ha dichiarato: "E' difficile comprendere la logica di questa tassa, visto l'impatto negativo su crescita e produttività". Come dargli torto? Fonte: News Trend Online
 

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06/05/2014 19:13
Il mercato italiano resta in attesa di nuovi spunti direzionali
Davide Pantaleo
La chiusura contrastata delle ultime due sedute è stata seguita quest'oggi da un ribasso corale per le Borse europee che hanno terminato gli scambi tutte in territorio negativo. Gli indici si sono fermati a non molta distanza dai minimi intraday con il Ftse100 in calo dello 0,35%, mentre il Dax30 e il Cac40 sono scesi rispettivamente dello 0,65% e dello 0,78%. Occhio alla tenuta dei prossimi supporti del Ftse Mib In rosso anche il close di Piazza Affari dove il Ftse Mib si è fermato a 21.521 punti, in flessione dello 0,55%, dopo aver toccato un massimo a 21.798 e un minimo a 21.473 punti. L'indice ha cercato anche oggi di riconquistare la soglia dei 21.800 punti, ma l'avvicinamento di questo livello ha fatto scattare le vendite, rtiportando i corsi a ridosso dei 21.500, già raggiunti nella sessione di ieri. Prosegue il movimento in trading range del Ftse Mib che dopo il mancato superamento dei 22.000 punti non sembra riuscire ad esprimere vitalità riazlista, senza tuttavia accusare almeno per il momento flessioni di rilievo. Dal punto di vista tecnico la tenuta dei 21.500/21.400 sarà ancora favorevole a spunti rialzisti che troveranno un primo ostacolo in area 21.800 e una resistenza successiva a 22.000 punti, superata la quale sarà praticamente inevitabile un test dei massimi dell'anno in area 22.200. Discese al di sotto dei 21.500/21.400 proietteranno al contrario le quotazioni verso i 21.200 prima e i 21.000 in un secondo momento, con eventuali estensioni ribassiste fin verso i 20.800 nella peggiore delle ipotesi. Fino a quando il Ftse Mib continuerà a muoversi all'interno dell'intervallo compreso tra i 22.000 e i 20.800 punti, difficilmente si assisterà a spunti direzionali che arriveranno solo con la rottura di uno di questi due livelli, dando il via ad accelerazione in un verso o nell'altro. I market movers attesi in Europa e Usa Domani in America si guarderà all'indice settimanale relativo alle richieste di mutui ipotecari e ancor più rilevante sarà il dato preliminare relativo alla produttività non agricola del primo trimestre che dovrebbero evidenziare una variazione negativa dello 0,5%, rispetto al rialzo dell'1,8% dei tre mesi precedenti. Per il dato preliminare del costo unitario del lavoro nel primo trimestre si prevede una variazione positiva del 2,3%, contro il calo dello 0,1% del trimestre precedente. Nel pomeriggio sarà diffuso inoltre il consueto report sulle scorte strategiche di petrolio da parte del Dipartimento dell'energia statunitense. Mezz'ora dopo l'avvio degli scambi a Wall Street è attesa l'audizione del presidente della Fed, Yanet Yellen, che interverrà al Joint Economic Committee. In Europa i riflettori saranno puntati sulla Gerrmania dove saranno diffusi gli ordini all'industria che a marzo dovrebbero salire dello 0,4%, in frenata rispetto allo 0,6% precedente, mentre in Francia è atteso l'aggiornamento sulla produzione industriale di marzo che dovrebbe salire dello 0,1%, in linea con il dato di febbraio. In Germania sarà da seguire anche l'asta dei titoli di Stato visto che saranno offerti titoli con scadenza nel 2019, per un ammontare massimo di 5 miliardi di euro. Titoli e temi da monitorare a Piazza Affari A Piazza Affari si conosceranno i risultati del primo trimestre di Enel Green Power, Pirelli e Yoox, e alla prova dei conti saranno chiamate anche alcune società a piccola e media capitalizzazione. Si tratta di: Beni Stabili, D'Amico International Shipping, Datalogic, El Towers, Indesit e Isagro. Da seguire anche i titoli del settore petrolifero in vista del report sulle scorte strategiche Usa. Da monitorare Finmeccanica che ha chiuso i primi tre mesi dell'anno con una perdita netta di 12 milioni di euro, rispetto all'utile di 6 milioni di euro del 2013, mentre i ricavi sono calati da 3,099 a 2,946 miliardi di euro. Sempre per domani segnalano le assemblee degli azionisti di Tenaris e Indesti per l'approvazione dei dati di bilancio dell'ultimo esercizio. Fonte: News Trend Online
 

dondiego49

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06/05/2014 18:34
Borse ancora fiacche
Giancarlo Marcotti
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Non arriva l'aiuto da Wall Street ed oggi non abbiamo assistito al recupero nella seconda parte della seduta, anzi ... col passare delle ore e dopo l'apertura di New York le vendite sono aumentate anche se alla fine il calo è risultato di poco superiore al mezzo punto percentuale. A sostenere Piazza Affari il comparto energetico, per il resto un monocolore rosso che ha riguardato in particolare il settore bancario, stavolta senza eccezione alcuna. Non ci sono stati crolli particolari è proprio il mercato che è risultato fiacco, il dato macro più rilevante della giornata era risultato anche molto positivo, il deficit della bilancia commerciale Usa è infatti sceso al livello più basso degli ultimi cinque mesi (40,4 miliardi) e risultando migliore delle attese, ma ciò non è bastato a far tornare gli acquisti sui listini. A deprimere le Piazze europee può anche aver contribuito l'ennesima impennata dell'euro, ormai il mercato non teme più le "minacce" di Draghi e le considera un bluff, non resta, al Presidente della Bce, che giocare qualche "carico", se davvero lo ha in mano. Sul mercato Usa tiene banco la vicenda Twitter che oggi, nel giorno in cui scade il lock-up perde al momento l'11%, e ricordiamo che da inizio anno il titolo ha lasciato sul terreno più della metà del proprio valore. Ma torniamo al nostro Ftse Mib (-0,55%) che ha visto in vetta alla graduatoria odierna delle performances Buzzi Unicem (+1,78%) che, in netta controtendenza rispetto al mercato, mette a segno il terzo rialzo di fila. Ma il titolo del giorno è senza dubbio Snam Rete Gas (+1,25%) che ritocca nuovamente il proprio massimo storico portandolo a 4,378 euro dopo una trimestrale che ha visto l'utile netto aumentare del 20,7%. Torna a guadagnare dopo due ribassi consecutivi Stmicroelectronics (+1,10%) che sembra proprio non voler abbandonare il trend rialzista di breve periodo iniziato lo scorso 15 aprile. Salgono anche Atlantia (+0,81%), Saipem (+0,77%), Prysmian (+0,38%), Azimut (+0,18%) e Cnh Ind. (+0,06%). Ancora una volta sul fondo della classifica troviamo Yoox (-2,80%), e torna su quota 14 euro Banco Popolare (-2,29%). Penso si possa parlare di prese di profitto per Pirelli (-1,90%) sceso di nuovo sotto quota 12 euro, mentre continua lo scivolamento delle "sorelle" World Duty Free (-1,90%) ed Autogrill (-1,78%). Scende di nuovo Moncler (-1,65%) che rimane però nel range 12,5/13 euro ormai da diverso tempo. Terzo ribasso nelle ultime quattro sedute per Bper (-1,53%) di nuovo sull'orlo degli 8 euro, un livello che stavolta rischia di non "tenere". Seduta fiacca infine anche per Finmeccanica (-1,36%), Unicredit (-1,33%), Exor (-1,24%), Campari (-1,19%), Enel (-1,19%) e Fiat (-1,17%). Un discorso a parte, invece, per Banca Popolare di Milano (-1,16%) che, pur non resistendo alle vendite, come era accaduto ieri, al momento non ha dato segni di particolare cedimento, l'operazione di adc prosegue quindi senza troppi scossoni. Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro Autore: Giancarlo Marcotti Fonte: News Trend Online
 

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per me anno scaricato tanto sul 60" non ce spazio per scendere più di tanto ormai ,prima deve ricaricare o cincilare qui due giorni o tre


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dondiego49

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:eek:
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07/05/2014 08:35
Tokyo crolla. Nikkei a -2,93%
Pierpaolo Molinengo
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Crollo in chiusura per la Borsa di Tokyo. L'indice Nikkei ha registrato un - 2,93% a 14.033,45 punti. L'indice Topix registra un -2,58% a 1.152,01 punti. Sui listini del Sol Levante pesano la negativa performance registrata ieri da Wall Street, i timori legati alla crisi ucraina e l'apprezzamento dello yen. Le vendite hanno colpito tutti i settori. Autore: Pierpaolo Molinengo Fonte: News Trend Online
 

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07/05/2014 08:51
I dati macroeconomici in calendario oggi 7 maggio
Pierpaolo Molinengo
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Riportiamo di seguito i dati macro economici attesi per oggi. GERMANIA 08h00 - ordini industria marzo (precedente: +0,6% m/m; previsione: +0,2% m/m; consenso: +0,4% m/m) FRANCIA 08h45 - produzione industriale marzo (precedente: +0,1% m/m; previsione: +0,1% m/m) USA 13h00 - indice settimanale richieste mutui (precedente: -5,9% a 333,2 punti nella settimana al 25 aprile) 14h30 - produttivita' settori non agricoli 1* trim. prel. (precedente: +1,8% t/t annualizzato; consenso: -0,5% t/t) - costo unitario lavoro 1* trim. prel. (precedente: -0,1% t/t annualizzato; consenso: +2,3% t/t annualizzato) 16h00 - scorte settimanali petrolio DoE (precedente: mln barili a mln nella settimana al 25 aprile) - scorte settimanali benzina (precedente: mln a mln nella settimana al 25aprile) - scorte settimanali carburante distillato (precedente: mln a mln nella settimana al 25 aprile) All'1h00 discorso di Stein (Fed) su economia e politica monetaria. All'1h50 la BoJ pubblica i verbali della riunione del 7-8 aprile. Alle 16h00 audizione di Yellen (Fed) al Joint Economic Committee. Elezioni politiche in Sud Africa. Autore: Pierpaolo Molinengo Fonte: News Trend Online
 

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07/05/2014 08:23
Germania: calo a sorpresa del 2,8% per gli ordinativi industriali in marzo
Financial Trend Analysis
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L'Ufficio federale di statistica tedesco ha annunciato a sorpresa che gli ordinativi industriali sono scesi, al netto di inflazione e fluttuazioni stagionali, del 2,8% in marzo, dopo il progresso rivisto allo 0,9% per il mese di febbraio. Il dato si confronta con un 0,3% di progresso stimato in media dagli analisti di Bloomberg. (RR) Autore: Financial Trend Analysis Fonte: News Trend Online
 

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