Per agosto turbolenze in arrivo su Piazza Affari
News alert: Yellen Janet, Fed, Oro, BCE, Fiat, Telecom Italia, Saipem, Wall Street, Volkswagen
La lunga estate calda di Piazza Affari si preannuncia come una stagione particolarmente difficile per gli investitori.
Rossana Prezioso 23 luglio 08:00
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La lunga estate calda di Piazza Affari si preannuncia come una stagione particolarmente difficile per gli investitori e la volatilità che finora si è vista, ne è una conferma diretta. A darci qualche indicazione è Vincenzo Longo market strategist di IG.
Questa estate le tensioni geopolitiche sostituiranno le banche centrali come driver dei mercati?
Non esattamente. Riteniamo che le tensioni geopolitiche possano fare da cornice alle strategie di politica monetaria della Federal Reserve, che rimane quindi in una posizione di primo piano. Nonostante nel breve non siano attese manovre da parte di quest’ultima, crediamo che le aspettative sul rialzo dei tassi da parte degli investitori continuino a guidare il mercato via via che saranno pubblicati i dati macroeconomici.
Oltre ai dati macro, due sono gli appuntamenti da tenere sotto osservazione entro fine agosto. In primo luogo, il meeting della Fed di fine luglio (29 e 30), dove ci aspettiamo una prosecuzione della riduzione del quantitative easing di altri 10 miliardi di dollari, portando gli acquisti mensili da 35 mld di dollari a 25 mld. Nello stesso comunicato potrebbero emergere poi dettagli sull’ultimazione definitiva del QE.
Il secondo appuntamento interessante ci sarà a fine agosto, nel consueto meeting di Jackson Hole. Potrebbe essere questa l’occasione giusta per la Yellen per dare indicazioni più precise sul timing del rialzo dei tassi di interesse, aprendo così a una svolta verso una politica monetaria restrittiva dopo 6 anni di tassi ai minimi storici.
E le tensioni geopolitiche? Probabilmente saranno utili per creare delle opportune correzioni di borsa via via che le tensioni affioreranno, con gli operatori che daranno seguito a temporanei fenomeni di flight to quality (fuga verso beni rifugio), come accaduto nelle ultime settimane.
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Oro, dollaro e petrolio: previsioni
In un contesto di simile incertezza, l’oro potrebbe continuare a rimanere volatile. Il metallo prezioso dovrebbe continuare a oscillare intorno alla soglia dei 1.300 dollari/oncia, sostenuto dalle tensioni geopolitiche sia in Ucraina che in Medio Oriente. Dal momento in cui le strategie della Fed diventeranno più chiare, è lecito attendersi una discesa del metallo prezioso, causa, da un lato, di un calo delle aspettative inflattive, dall’altro, di un rafforzamento del biglietto verde. Entro fine anno potremmo riposizionarci in area 1.180 dollari, minimi toccati a giugno e dicembre 2013.
Sul petrolio, le aspettative sono per un ampliamento dello spread tra il Brent e il Wti. Le tensioni in Europa terranno il greggio del Mar del Nord rilegato sopra area 110 dollari/barile, mentre negli Usa, la maggior produzione derivante dallo shale oil potrebbe fare pressione per una riduzione dei prezzi sotto area 100 dollari.
Piazza Affari: volatilità in arrivo? Quali titoli preferire per completare luglio?
Il Ftse Mib, dopo il PSI portoghese, è risultato uno dei mercati più volatili a luglio, complice una serie di ragioni, come le prese di profitto sui titoli bancari e una serie di notizie che hanno riguardato alcune big del listino (come Fiat, Telecom e Saipem). Per il prossimo mese ci aspettiamo che le turbolenze creeranno ancora qualche disturbo a Piazza Affari. Alcuni settori potrebbero rimanere sotto pressione soprattutto se le tensioni tra la Russia e l’Occidente dovessero intensificarsi a tal punto da richiedere ulteriori sanzioni nei confronti del paese Ex Unione Sovietica. Il comparto del lusso potrebbe essere uno di quelli più penalizzati, visti i forti scambi commerciali tra Italia e Russia. Fintantoché lo scenario non diventi più disteso, questi titoli potrebbero rimanere sotto pressione. Sui bancari invitiamo alla cautela. In ottica di trading di breve, potrebbe essere rischioso entrare in posizione su questo settore vista la volatilità che li caratterizza e in scia alle possibili notizie che potrebbero trapelare sul risultato degli stress test della Bce. In ottica di investimento di più lungo periodo, non dovrebbero esserci rischi particolari dato che le quotazioni attuali seppure in deciso rialzo dai minimi dello scorso anno, sono ben lontane dai massimi pre-crisi. Tra i singoli titoli, continuiamo a essere positivi su Fiat, in vista del piano che sarà presentato ad agosto per il lancio a Wall Street. Gli scambi sul titolo, accesi anche dalle voci di possibile take over da parte di Volkswagen, dovrebbero rimanere sostenuti e in vista della quotazione al NYSE potrebbe tornare verso i picchi annuali a 9 euro.
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