Idee e grafici. - Cap. 2

Cosa farà Piazza Affari nei prossimi 6 mesi? Ottimisti in calo, dal 66% al 46%

di redazione Radiocor25 luglio 2014
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Argomenti: Borsa di Milano | Borsa Valori | Fed | Bce | Giuseppe Attanà | Assiom Forex





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Una maggioranza di operatori continua a prevedere che la Borsa italiana punterà al rialzo nel prossimo semestre, anche se l'ottimismo è sceso nettamente rispetto agli ultimi mesi. È quanto emerge dal sondaggio di luglio (chiuso il 22) condotto – in collaborazione con ‘Radiocor' – tra gli associati ad Assiom Forex. Dalla ricerca, cui hanno partecipato 296 soci, emerge che gli ottimisti sono calati ai minimi da aprile (quando è iniziato questa rilevazione), dopo avere toccato il picco lo scorso mese: la percentuale di chi prevede Piazza Affari ‘in rialzo' è scesa al 46% dal 66% (58% in maggio).
Contestualmente è salita la quota di chi prevede ‘stabilità' (al 39% dal 25%) e si è azzerata la quota di chi puntava sul ‘forte rialzo' (1% in giugno). È quasi raddoppiata la percentuale (al 14% dall'8%) di chi prevede un calo ed è spuntato un 1% (zero a maggio) che non esclude un ‘forte calo'. Dietro al ridimensionamento delle aspettative sia fattori endogeni, con i dati macro che hanno deluso, sia esogeni, come la frenata della Germania. Nonostante il recente storno "il 46% degli intervistati rimane positivo sull'andamento del mercato azionario e circa il 40% prevede comunque almeno il consolidamento dei progressi sino ad ora conseguiti". Così il presidente di Assiom Forex, Giuseppe Attanà, ha commentato la ricerca.

Nel complesso, ha detto, "si tratta di un segnale di sostanziale fiducia sulla tenuta della situazione generale dell'economia". L'euro punterà al ribasso, visto che Bce e Fed hanno preso strade diverse per le rispettive politiche: la prima espansiva e la seconda di senso opposto. Secondo il sondaggio la quota di chi prevede il cross ‘in calo' è rimasta per il secondo mese al 55%, quella di chi lo stima ‘stabile' è scesa al 28% dal 31% e quella che lo indica ‘in rialzo' è salita al 12% dall'11%. Finora, sostengono gli esperti, il divergente orientamento di Bce e Fed non si è visto molto perché nel frattempo sul mercato si sono innestati fattori non calcolabili: le tensioni in Medio-Oriente e l'acuirsi della crisi Ucraina-Russia. Vince l'ottimismo per lo spread, con chi lo vede ‘stabile' al 42% e chi lo vede in ulteriore miglioramento al 51%. Quest'ultima fascia si suddivide a sua volta tra chi lo stima nella gamma 125-150 punti base e chi azzarda un restringimento del differenziale fino a 100-125 punti base.
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©RIPRODUZIONE RISERVATA
 
azz...dopo tre tentativi mi son collegato :sad:
pc di ***** :down:

Il metodo direbbe già short da ora ( sotto 170 ):down:
con stop 230, ma non mi vien tanta voglia con stò strumento sottomano :(
 
ora potrebbe anche continuare lunedì
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lo spero perché io arrivo tardi vado al controllo e non chiudo oggi il mio shiort leva 7
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azz...dopo tre tentativi mi son collegato :sad:
pc di ***** :down:

Il metodo direbbe già short da ora ( sotto 170 ):down:
con stop 230, ma non mi vien tanta voglia con stò strumento sottomano :(

prova prova..........
c.......
co......
cog......
cogl......
coglio.........
coglio.....
neeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee :wall::wall:
 
MIB WEEKLY

molto interlocutorio

le medie a 10 e 20 periodi sono ancora orientate verso l'alto

niente è chiaro oggi
dopo 5 settimane down era ovvio attendersi un rimbalzo

che sia la ripresa della salita è ancora tutto da dimostrare

good night
 

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La profezia di De Bortoli

Ieri, alcuni organi di stampa hanno ripreso una presunta affermazione resa in privato agli amici da parte di niente di meno che del direttore del Corriere della Sera, Ferruccio De Bortoli, il quale avrebbe definito Matteo Renzi “la rovina d’Italia”. De Bortoli avrebbe confidato agli amici che il governo sarà costretto a varare ad ottobre una manovra da 20 miliardi, che sarebbe in arrivo un prelievo forzoso, e che dopo arriverà la Troika (UE, BCE e FMI). E pare che il banchiere Giovanni Bazoli – presidente del consiglio di sorveglianza di Intesa-Sanpaolo, a sua volta azionista in Rcs (il gruppo editoriale che controlla il Corriere) – condividerebbe le idee del direttore.
Potremmo declassare le affermazioni di De Bortoli a semplice sfogo, a boutade, a esagerazioni del tutto personali e senza fondamento. Ma stiamo parlando non solo del numero uno del principale quotidiano italiano, bensì di colui che gestisce l’organo di informazione dei salotti buoni italiani, che ha perfetta percezione di cosa pensi la finanza nazionale e internazionale. Se De Bortoli arriva ad affermare che ci sarà una maxi-manovra da 20 miliardi, che sarà effettuato un prelievo forzoso e che alla fine arriverà la Troika, significa che verosimilmente ha informazioni che lo spingono a esternare simili frasi.

Commento personale :

Beh...........iniziamo bene la settimana non credete ?:eek:

direi che le esternazioni son molto piacevoli
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si inizia piu che bene ,pensavo di chiudere il mio shiort ma lo lascio libero di respirare
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