Le correlazioni del diavolo (il nuovo mondo della finanza)
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
  Scritto il 
22 agosto 2013 alle 11:25 da 
Dream Theater 
   
		
		
	
	
 I diabolici rapporti tra FED, borse, liquidità, tassi di interesse in un modello economico anomalo e condizionato da forze centrali maligne che hanno generato l’economia di carta.
 Parlare di “
correlazione del diavolo”  può suonare abbastanza strano o esagerato. Ma fino ad un certo punto.  Se ci troviamo in questa assurda situazione di mercato è appunto colpa  del “diavolo” del momento, quel diavolo che risponde al nome della
 FED o Federal Reserve che  con una politica monetaria ultraespansiva ha condizionato il mercato in  modo inequivocabile e, permettetemi, anche unico, cambiando  correlazioni e logiche di mercato.
 Coloro che masticano di finanza sono  stati costretti negli ultimi anni a “cambiare” le loro logiche di  investimento, proprio in virtù di un mercato che è diventato quanto mai  anomalo.
Questi grafici sono stati presentati nel 
Meeting di giugno,  quindi a qualcuno di voi non suoneranno come nuovi. Ve li ripresento  aggiornati, ovviamente, e ritengo che siano ancora oggi attualissimi.  Sono semplici grafici che sintetizzano all’ennesima potenza cosa è  successo negli ultimi anni e ci lasciano intravvedere…cosa aspettarci.
 
La correlazione del diavolo base: Tasso FED vs SP 500
 
 La definisco la correlazione base in  quanto sintetizza poi tutto quanto è successo negli ultimi anni. Nel  grafico potete notare che fino al 2008 c’era una correlazione  evidentissima dei 
tassi di interesse con le 
borse.  Il che rientra in un percorso logico, dove la politica monetaria  “accompagna” la macroeconomia, con tassi che salgono e scendono a  seconda dell’inflazione e delle reali aspettative.
 Ma dal 
2008 qualcosa cambia. La FED porta i tassi a zero (
ZIRP) e non li alza più. Nasce la 
politica monetaria espansiva  senza precedenti che gonfierà i mercati a dismisura. Certo, ci  domandiamo cosa sarebbe successo se la FED non interveniva in questo  modo. Lo SP500 sarebbe andato BEN più sotto di
 quota 666 (minimo).  Ed ecco che salta fuori il numero diabolico che dà un senso al titolo  del post… Diabolico… Perverso…Deviante…ma ora il mercato chiede la  redenzione…
 
 Correlazione SP 500 e bilancio FED
 
 Ad ulteriore conferma di quanto detto ecco il grafico diabolico che mette a nudo la 
correlazione tra lo SP500 e il
 bilancio FED.  E’ impressionante il fatto che tra questi due grafici la correlazione  ante 2008 era pari allo 0% (totalmente indipendenti) e oggi la 
correlazione invece è pari al 93%.  E notate quando c’è stato il BOOM. Proprio ai minimi del 2008. E da  allora è iniziata al festa dell’economia virtuale, o se preferite  finanziaria. Anzi no, chiamiamola nel modo giusto: l’
economia di carta.
 La velocità di circolazione della moneta
 
 Chiudiamo con l’ultimo grafico del giorno che vi illustra la
 velocità di circolazione della moneta.  Ho ricevuto in passato alcune contestazioni su come viene calcolato  questo dato. Credo però che sia decisamente interessante farvi notare il  crollo verticale della circolazione della moneta da inizio 2008, quando  insomma è nata la 
crisi subprime. Ed è pazzesco se lo  confrontiamo con la quantità di moneta offerta dalla FED e ovviamente  con la borsa. Inflazione? Dove? Tranquilli, prima di parlare di  inflazione ce ne vorrà ancora un po’…
 Intanto però, ve lo ricordo, la FED ha  anche in mano il 30% dei titoli decennali emessi dal Tesoro USA. Ma che  succederà quando arriverà il tapering?
 
Consider the following. The Fed has only $50 billion or so in capital. With the Fed now owning over 30% of the ten-year market, every time bonds drop and yields rise, the Fed will erase ALL of this capital. Indeed, Mark Hussman of Hussman Funds notes that even a 100 basis point increase in yields will wipe out the Fed’s capital six times over.
 And there in  lies the core problem: by expanding its balance sheet so dramatically,  the Fed has in effect spread the financial crisis from a private banking  level to a public/ sovereign level. Put another way, when the next  Crisis hits, it will not be Wall Street banks that go bust but the Fed  itself.
 Anyone who  believes the Fed can “exit” this position is delusional. The single  biggest trade for the last four years has been frontrunning the Fed’s  asset purchases. When the Fed reverses course and begins selling assets,  everyone will dump Treasuries in anticipation.
 Indeed, we are  already witnessing this with foreign nations selling Treasuries in  record amounts in June when the Fed first hinted at tapering its QE  programs. Japan and China alone dumped $40 billion that month (of a  total $66 billion sold by foreigners that month).
 By the way, this  was the single largest Treasury dump by foreigners since August 2007.  We all remember what followed that (the first round of this Crisis).
 Sure, the Fed  could print money to deal with this. But if Treasuries begin to collapse  while the Fed is already buying them… and it can only buy more by money  printing, then it’s GAME SET MATCH for Bernanke’s QE, the Fed, and the  US economy. (Source)
 Conclusioni
 Siamo  nel bel mezzo di una catastrofe finanziaria, un’economia di carta  costruita diabolicamente dalla FED per creare ricchezza gonfiando asset.
 Il sistema finanziario è stato salvato,  ma si è voluto evitare una violenta correzione che sarebbe stata  “naturale” post crisi subprime, con fallimenti a catena di banche ed  imprese, e a ruota stati sovrani.
Quella correzione avrebbe fatto quella “pulizia” che avrebbe portato i mercati e le banche ad un
 livello molto più “basilare”. Si schiacciava il tasto
 reset e poi… si ripartiva.
 Volete che ve lo dica? Secondo me sarebbe stato paritetico, a livello di costi, 
ad una guerra.
Ok…prendetemi per matto…ma poi andate a riprendervi i libri di storia economica. Scoprirete che gli eccessi di mercato sono poi 
sempre sfociati in conflitti bellici.
 Distruzione, abbattimento degli eccessi, ripartenza, boom economico.
 Ma il diavolo ci ha messo lo zampino 
interrompendo il ciclo naturale delle cose, nella fattispecie il ciclo economico.
Non potremo mai sapere come sarebbe oggi il mondo se la FED non fosse intervenuta (
non  dimentichiamo MAI gli effetti di un financial default su leva  finanziaria e derivati, questi ultimi nel 2008 pari a circa 10 volte il  PIL mondiale). Ma è altrettanto vero che ora NON possiamo sapere con certezza dove ci troveremo tra 5 anni.
 
Sempre che il diavolo non se ne inventi un’altra delle sue…
 Un’ultima curiosità… Il 
post di ieri su Bob Farrell  riprende un mio vecchio post sull’argomento. Riprendete il grafico  proposto. Nel 2009 ci sarebbe dovuta ancora un’ultima gamba ribassista  ma non c’è stata per colpa del diavolo. Altrimenti, state pur certi, ci  sarebbe stata, eccome…
 STAY TUNED!
 
DT
 Buttate un occhio al nuovo network di
 Meteo Economy: tutto quello che gli altri non dicono